
COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER…
Per la maggior parte delle persone l’incontro con una celebrità può diventare oggetto di vanto. E se a qualcuno capita d’imbattersi nell’ultimo volto noto della televisione, in un politico, in divo del cinema, la prima cosa a cui pensa è come riuscire a ottenere un selfie da sbattere su Facebook e suscitare l’invidia dei tuoi amici.
Addirittura, esistono persone che si eccitano talmente all’idea di mettere in moto questo processo di autocompiacimento che finiscono per rimanere vittime di vere e proprie allucinazioni e scambi d’identità. Accecati dall’euforia, bloccano dei passanti per strada certi che si tratti di Jay-z o di Sean Penn, di Stevie Wonder o Marilyn Manson, di Johnny Depp o addirittura di Barack Obama, e finiscono per supplicare e implorare per un selfie.
Solo a volte l’ignoto passante decide di stare al gioco e quando accade l’autocompiacimento si trasforma in una figura di merda assolutamente esilarante. Come hanno potuto prendere degli abbagli così giganteschi?
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