L’ORGIA È FINITA – UNA VIOLENTISSIMA TEMPESTA HA COLPITO IL DESERTO DI BLACK ROCK, IN NEVADA, DOVE SI STA TENENDO IL FESTIVAL BURNING MAN, E HA DISTRUTTO LA CELEBRE “ORGY DOME”, UNA DELLE ATTRAZIONI PIÙ FAMOSE DELL’EVENTO – IL FESTIVAL DI QUEST’ANNO È STATO SFIGATISSIMO DALL’INIZIO, TRA TEMPESTE DI POLVERE, URAGANI E TEMPORALI IMPROVVISI – LA “CUPOLA” DELLE ORGE È STATA SCOPERCHIATA: NON È CHIARO SAPERE QUANTI PORCELLONI FOSSERO RINTANATI ALL’INTERNO, NÉ SE SARÀ COSTRUITA (I BAGORDI DEL “BURNING MAN” FINISCONO IL 1 SETTEMBRE…) - VIDEO

Traduzione dell’articolo di Aidin Vaziri per https://www.sfchronicle.com/

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Il famoso Orgy Dome, una delle attrazioni più longeve e famigerate del Burning Man, è stato distrutto dai forti venti durante una violenta tempesta a Black Rock City, hanno confermato gli organizzatori.

«Il nostro team di costruzione ha lavorato così duramente la scorsa settimana per erigere il nostro adorabile spazio», si legge in un post su Instagram del gruppo di lunedì 25 agosto. «Purtroppo, i venti di ieri hanno annullato tutto quel lavoro e distrutto la nostra struttura. Siamo ancora qui e per fortuna al sicuro, speriamo di regalare alla playa alcuni workshop e vi terremo aggiornati».

Il crollo è avvenuto dopo un fine settimana di condizioni meteorologiche brutali che avevano già colpito il festival di quest’anno, iniziato domenica 24 agosto.

Tempeste di polvere con raffiche fino a 50 miglia orarie hanno squarciato il deserto del Nevada, ferendo almeno quattro persone, facendo crollare campeggi e distruggendo installazioni artistiche, tra cui Black Cloud, una scultura gonfiabile realizzata da un team ucraino. «Un improvviso vento di forza uragano ha spazzato il deserto», hanno scritto i creatori in una dichiarazione.

tempesta di sabbia al burning man

Le tempeste hanno lasciato migliaia di persone ad affrontare ore di ritardo ai cancelli, con nuovi avvisi di fulmini emessi lunedì che hanno sollevato timori di ulteriori chiusure.

Fondato nel 2003, l’Orgy Dome è diventato uno dei luoghi più noti e controversi del Burning Man. Gestito da un collettivo sex-positive, offre ai partecipanti del festival uno spazio climatizzato dotato di materassi, divani e cuscini, dove si entra con un partner consenziente.

Gli organizzatori descrivono la cupola come un luogo per promuovere «l’educazione sul consenso e l’importanza della sua pratica anche oltre gli spazi intimi».

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Lo scorso anno, l’attrazione avrebbe accolto più di 5.000 visitatori, con lunghe file che spesso si formavano all’esterno.

Anche se non è certo che la struttura venga ricostruita quest’anno, gli organizzatori hanno dichiarato di voler comunque ospitare workshop ed eventi sulla Playa.

Sui social media sono arrivati numerosi messaggi di sostegno, con un campo vicino che ha offerto «birre artigianali fredde per tutta la settimana» ai volontari che avevano costruito la cupola.

Il Burning Man, che attira circa 70.000 persone ogni anno, prosegue fino a lunedì 1 settembre.

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