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"LA MIA GENERAZIONE ERA IDEOLOGICA, TROPPO SERIOSA, INCAPACE DI RIDERE DI SE’ STESSA. FORSE PER QUESTO PIACE ANCORA 'ECCE BOMBO'..." – NANNI MORETTI, COLPITO GIORNI FA DA UN INFARTO, CHIAMA A SORPRESA LA CASA DEL CINEMA DI ROMA, PRIMA DELLA PROIEZIONE DELLA VERSIONE RESTAURATA DEL SUO FILM: “ECCE BOMBO ERA UN FILM DOLOROSO E RIESCE A PARLARE AI GIOVANI DI OGGI, MOLTO DIVERSI RISPETTO A QUELLI DI ALLORA…” – VIDEO
Fulvia Caprara per “la Stampa” - Estratti
Il cinema allunga la vita. Se poi c'è di mezzo una telefonata, come recitava il famoso spot con Massimo Lopez, allora è anche possibile raggiungere l'eternità. Ieri, a sorpresa, nella giornata conclusiva della rassegna Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale, Nanni Moretti si collega con la Casa del Cinema di Roma, dove sta per essere proiettata la versione restaurata di Ecce Bombo e inizia a parlare di quel fenomeno che, per lui, ancora oggi, contiene ragioni di stupore:
«Ogni tanto vedo esordi di giovani e mi chiedo perché mai Ecce Bombo abbia avuto tutto quel successo e questi altri film no. Veramente non lo capisco».
nanni moretti - premiato al festival di venezia per il restauro di ecce bombo
L'applauso che accoglie le parole dell'autore appena tornato a casa dopo il secondo infarto, la corsa in ospedale, l'intervento, l'apprensione di amici e colleghi, è scrosciante: «Ecce Bombo - prosegue Moretti - riesce ancora oggi a parlare, e, addirittura, a parlare ai giovani di oggi, molto diversi rispetto a quelli di allora.
Mi dispiace non essere lì con voi oggi, buona proiezione».
La voce del regista arriva dal cellulare tenuto in viva voce da Sergio Bruno, responsabile Area preservazione e restauri del CSC - Cineteca Nazionale, ogni tanto c'è qualche pausa, «Scusate, sto mangiando una noce». Le considerazioni sono lucidissime: «C'era, dentro quel film, qualcosa che a me sfuggiva». Qualcosa che forse riguardava «la mia generazione troppo ideologica, troppo seriosa, incapace di ridere di se stessa.
nanni moretti - premiato al festival di venezia per il restauro di ecce bombo
Forse questo è il motivo del successo, perché Ecce Bombo era anche un film doloroso». La voglia di sorridere, nonostante tutto, era forte, e allora accadeva che «il pubblico continuasse a ridere anche nei momenti drammatici».
Moretti cita la sequenza in cui Mirko (Fabio Traversa) parla di una comune amica con la ragazza che, in quel periodo, era ospite a casa sua: «Le spiega che quella loro conoscente sta male, perchè soffre di schizofrenia, la gente rideva pure in quella scena. Ho rivisto il film di recente e ho notato che ora il pubblico, compresi gli spettatori più giovani, non ride più, si vede che viene recepito il lato doloroso del racconto».
Durante il processo di restauro dell'opera, nel primo trimestre del 2024, Nanni Moretti ha frequentato a lungo il Csc, i fedelissimi raccontano che, per rendere più piacevoli le sessioni di lavoro, i responsabili della Cineteca Nazionale diretta da Steve Della Casa gli facevano trovare dolciumi e cioccolatini prediletti:
«Il film – riflette ancora l'autore – descriveva una piccolissima porzione di realtà, giovani appartenenti alla media e piccola borghesia, di sinistra e di estrema sinistra, che avevano lasciato la militanza politica e si erano riuniti in un gruppo di autocoscienza maschile, cosa che nessuno aveva mai fatto, né allora né oggi. Non pensavo proprio che potesse scattare una tale corsa all'identificazione».
Quasi tra se e se, Moretti borbotta («mi sono dimenticato quello che volevo dire»), poi va avanti: «Spettatori lontanissimi da quei personaggi, per generazione, per ceto sociale, anche per idee politiche, sono stati con quel film molto generosi».
nanni moretti ecce bombo
nanni moretti ecce bombo
nanni moretti ecce bombo
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