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Marco Giusti per Dagospia
Non se ne può già più di commedie natalizie e di film d'autore italiani, vero? E allora questo violentissimo e scatenato "Lawless" diretto dall'australiano John Hillcoat, l'ottimo regista di "The Road" e del western "The Proposal", co-sceneggiato e musicato dal grande rocker Nick Cave come i precedenti, è il film giusto per voi. A Cannes, esattamente come "Killing Them Softly" di Andrew Dominick, è stato accolto con grande puzza sotto il naso dai critici di stretta osservanza hanekiana.
Certo, non è serio e duro come i suoi due film precedenti, è piuttosto una specie di "murder ballad" violenta e scanzonata come le canta Nick Cave, ma ci si diverte parecchio. Tratto da un romanzo scritto da Matt Bondurant, "The Wettest County In The World", sulle avventure dei suoi zii, i tre fratelli Bondurant, reduci della Grande Guerra finiti a fare i distillatori clandestini in quel di Franklin, Virginia, nel 1931, in pieno Proibizionismo, tra gangster di città e poliziotti corrotti, il film non sviluppa tanto i caratteri dei suoi protagonisti, ma cerca piuttosto di darci un quadro d'insieme del luogo e dell'allegra violenza dei tempi.
Solidamente prodotto da Harvey Weinstein e concepito anche come film di lancio per Shia LaBoeuf, che interpreta il più giovane dei fratelli, Jack Bondurant, segue con toni tra l'epico e il grotteschi i suoi personaggi. Dal notevole Tom Hardy, il Bane di "Il cavaliere oscuro", che interpreta il forzuto Forrest, il leader dei fratelli, a Jason Clarke, il grosso Howard Bondurant, dal cattivissimo e azzimato procuratore Charley Rakes, il Guy Pearce protagonista di "The Proposal", al gangster di Chicago Floyd Banner di Gary Oldman.
Le donne dei fratelli sono la rossa Jessica Chastain, fidanzata di Tom Hardy, e la più piccola Mia Wasikowska, la figlia del mormone che è innamorata di Shia La Boeuf. Infarcito di attori inglesi (Hardy, Oldman) e australiani (Pearce, Wasikowska, c'è pure Noah taylor) che si divertono a fare gli americani terroni, il film punta più a toni leggeri come "Il bandito e la madama" di Hal Needham o del dimenticato "The Moonshine War" di Richard Quine piuttosto che all'epicità autodistruttiva di "Boardwalk Empire", anche se circola altrettanta violenza.
Spettacolare, gradevole, con un gran lavoro musicale di Nick Cave e una bellissima fotografia del francese Benoit Delhomme, non è all'altezza dei precedenti film di Hillcoat, ma lancia definitivamente la stella del supermacho Tom Hardy,che mena tutti, tromba poco, e se la cava anche dopo che gli hanno tagliato la gola. Le ragazze, come al solito, sono meravigliose. 26 milioni di budget dichiarato, ne ha rifatti già 37 in America.
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