DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
C’è finalmente una verità, forse, su uno dei casi recenti più clamorosi del calcio italiano: il famoso fallo (non punito) di Pjanic su Rafinha in Inter-Juventus 2-3 del 28 aprile 2018, una partita che poi risultò decisiva per la conquista dello scudetto bianconero a spese del Napoli. A proporla, in un servizio che andrà in onda martedì 1 giugno su Italia 1, è il programma «Le Iene», che ha provato a dare finalmente parola al famoso file video senza audio in cui è registrato il colloquio fra l’arbitro Daniele Orsato e il Var Paolo Valeri.
il direttore di gara daniele orsato
Come ha fatto? Affidando la lettura del labiale a due consulenti sordi la cui conclusione è che il Var aveva detto all’arbitro che il contrasto fra Pjanic e Rafinha c’era (come poi lo stesso Orsato ha ammesso lo scorso febbraio). Fallo da giallo, insomma. Che avrebbe significato seconda ammonizione per Pjanic, conseguente espulsione e ripristino della parità numerica saltata nel primo tempo con l’espulsione dell’interista Vecino (un altro episodio, svela il servizio, piuttosto controverso).
IL «CASUS BELLI»
Ma ripartiamo dall’inizio. Il 28 aprile 2018, a tre giornate alla fine del campionato di serie A, dopo che il Napoli la settimana prima ha battuto 1-0 la Juve a Torino portandosi in classifica a -1 dai bianconeri, si gioca a San Siro Inter-Juve. Al 12’ del secondo tempo, sull’1-1, Pjanic, già ammonito, entra duro su Rafinha e rischia l’espulsione per doppia ammonizione. Subito dopo il fallo — obiettivamente da giallo, senza se e senza ma — l’arbitro Orsato tira fuori il cartellino giallo dalla tasca, ma dopo 35 secondi di attesa decide di non ammonire Pjanic per il suo intervento scomposto, bensì l’interista D’Ambrosio per proteste. Quel cartellino era per l’esterno dell’Inter o per Pjanic?
ALLEGRI E IL FRATELLO DI ORSATO
Durante quei 35 secondi tra il fallo e l’ammonizione, il Var ha comunicato qualcosa negli auricolari a Orsato? E, se sì, cosa? Se lo era già domandato l’ex procuratore federale Giuseppe Pecoraro, che nell’ottobre 2020, sempre a «Le Iene», svelò come, subito dopo la partita, chiese i relativi file audio-video dei dialoghi tra il Var e l’arbitro, ma che questi gli sarebbero stati forniti solo sei mesi dopo. Non solo: tra gli episodi ricevuti dalla Lega, l’episodio del fallo di Pjanic aveva il video, ma, appunto, non l’audio dei colloqui tra Var e Orsato.
OMISSIONI E INCONGRUENZE
Nel servizio si raccontano molte cose. Storie di versioni cambiate, omissioni, reticenze. I protagonisti (compreso il designatore arbitrale Nicola Rizzoli) contattati dall’autore, Filippo Roma, non hanno voluto parlare, invitando il cronista a rivolgersi agli avvocati, anche perché il programma è già stato querelato dai tre arbitri proprio per il precedente servizio di ottobre con Pecoraro. Querela da cui è partita un’inchiesta della squadra mobile di Bologna.
LE RISPOSTE INEDITE
E qui arriviamo al clou del servizio. Le immagini inedite della sala Var, decrittate dai due consulenti non udenti, dovrebbero consentire di rispondere a due domande: arbitro e Var si sono parlati? E, se sì, che cosa si sono detti? La risposta alla prima domanda è un chiaro sì: lo si capisce quando si vede Valeri premere il pulsante rosso che mette in comunicazione la sala con il direttore di gara in campo. La risposta alla seconda è la seguente: «Valeri (affiancato dall’assistente Var, Alessandro Giallatini, ndr) preme il pulsante rosso e dice “ho controllato adesso, il contrasto c’è”», spiega il primo consulente de «Le iene», Giuliano.
ORSATO E IL CARTELLINO ROSSO A VECINO IN INTER JUVENTUS
Da notare che al momento del contatto Pjanic-Rafinha, Valeri esclamerebbe subito: «Uuuh, check!», cioè esaminiamo le immagini. Il sospetto sulla gravità dell’intervento, insomma, gli viene da subito. Osserva Alessandro, il secondo esperto non udente: «Valeri mi sembra che dica “ho controllato adesso, lo riguardo un secondo, ho controllato, un contatto c’è”». E quindi la frase per intero potrebbe essere, con tutto il beneficio del dubbio: «Ho controllato adesso il contatto c’è».
Poco dopo — su questo i due consulenti concordano — l’assistente Giallatini dice a Valeri: «Per me è giallo, per me è giallo», e Valeri gli risponde «Sì certo». Secondo «Le Iene» tutto questo confermerebbe due cose: 1. che per il Var Valeri e il suo assistente sembra che non ci siano dubbi sul fatto che il fallo di Pjanic meriterebbe il giallo, che invece Orsato non dà. 2. che ci sono molte differenze fra quanto emerge da queste immagini decrittate e la ricostruzione fatta a suo tempo dai protagonisti.
IL CASO RESTA APERTO
Tre anni dopo insomma le ombre sulla vicenda sembrano ancora più dense. Perché così poca chiarezza? Perché tante versioni contraddittorie? Contattati telefonicamente, sia Orsato che Valeri che Rizzoli si sono rifiutati di parlare. Così l’assistente Giallatini, mentre non è stato possibile parlare con l’Aia, l’Associazione italiana arbitri.
giuseppe pecoraro foto di bacco
Da ultimo Damiano Di Iorio, arbitro che quella sera era in training in sala Var, ha rifiutato di commentare con questa argomentazione: «Non voglio crearmi dei problemi personali, più che altro». Il servizio si conclude coinvolgendo ancora l’ex procuratore Giuseppe Pecoraro: «Per me il mistero non c’è mai stato — dice —. Ero convinto dell’errore dell’arbitro. Queste immagini confermano i pensieri cattivi che avevo...». E tre anni dopo il caso, come l’inchiesta, resta più aperto di prima.
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