1. CHE LEGNATE! NANI CAZZUTI, ORCHI ED ELFI MASSACRANO I CINEPANETTONI DE’ NOANTRI 2. “LO HOBBIT: LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE”, ANCHE SE NON SI CAPISCE GRANCHÉ DELLA STORIA, SOLO BOTTE IN TESTA FRA TUTTI, IL POVERO SMAUG RIDICOLIZZATO, È IN TESTA ALLA CLASSIFICA DELLA BATTAGLIA NATALIZIA CON 3 MILIONI E MEZZO GUADAGNATI NEL WEEK END 3. LO INSEGUONO ALDO, GIOVANNI E GIACOMO CON UN DIGNITOSO, MA MODESTISSIMO INCASSO DI 1 MILIONE E 450 NEL WEEK END OTTENUTO CON IL LORO ‘’IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO’’. RICORDIAMO CHE QUATTRO ANNI FA IL LORO ‘’LA BANDA DEI BABBI NATALE ‘’FECE BEN 22 MILIONI. DIFFICILE CHE IN QUESTO MODO RAGGIUNGANO I 10 4. PERFINO ‘’L’AMORE BUGIARDO - GONE GIRL’’, IL GRANDIOSO NOIR DI DAVID FINCHER SUPERA L’ARMATA DEI CINEPANETTONI NOSTRANI CON 872 MILA EURO. ‘’UN NATALE STUPEFACENTE’’ CON GREG E LILLO È QUINTO CON 790 MILA EURO. PER DE LAURENTIIS, ANCHE SE HA SPESO METÀ DEL BUDGET DELL’ANNO PASSATO, UN CINEPANETTONE AVVELENATO

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Marco Giusti per Dagospia

 

LO HOBBIT 3 LO HOBBIT 3

Che legnate! Nani cazzuti, orchi e elfi massacrano i cinepanettoni in versione classic, post, neo, meta. Non ce n’è per nessuno. Dimostrando che, forse, disperdere le forze in tante commedie sotto le feste non è stata una grandissima idea. E dimostrando anche che il nostro cinema, crisi a parte, che per gli altri paesi però non esiste, non sta facendo una grande strategia e non possiede una grande forza di comunicazione.

 

Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, così, anche se non si capisce granché della storia, solo botte in testa fra tutti, qualche nano che ci lascia la pelle, il povero Smaug ridicolizzato, le star della serie costretti a apparire come se fosse la partita delle vecchie glorie calcistiche, è in testa alla classifica della battaglia natalizia con 3 milioni e mezzo guadagnati nel week end che diventano 4 e mezzo se si considera la partenza anticipata di mercoledì.

 

LO HOBBIT 3LO HOBBIT 3

Cambia poco, visto il distacco che ha dato al gruppazzo dei nostri comici. Lo inseguono Aldo, Giovanni e Giacomo con un dignitoso, ma modestissimo incasso di 1 milione e 450 nel week end ottenuto con il loro Il ricco, il povero e il maggiordomo. Ricordiamo che quattro anni fa il loro La banda dei Babbi Natale fece ben 22 milioni. Difficile che in questo modo raggiungano i 10. Terzo è il cartoon Marvel-Disney Big Hero 6 con il pupazzone gonfiabile Baymax con1 milione e 100. Ovvio che migliorerà nei giorno natalizi, ma non dimostra un grande richiamo. Perfino L’amore bugiardo – Gone Girl, il grandioso noir di David Fincher supera l’armata dei cinepanettoni nostrani con 872 mila euro. Un Natale stupefacente è quinto con 790 mila euro. Per De Laurentiis, anche se ha speso metà del budget dell’anno passato, non credo sia un successo. Almeno finora.

lo hobbit 3 la battaglia delle cinque armatelo hobbit 3 la battaglia delle cinque armate

 

Il ragazzo invisibile, il film di supereroi di Gabriele Salvatores è sesto con 660 mila euro. Non so quanto si pensasse di sfondare con un film coraggioso ma certo non paragonabile a quelli della Marvel, ma anche qui i conto andranno fatti il 6 gennaio. Distanziato il cinepanettone classico di Parenti-Vanzina-Boldi, Ma tu di che segno 6? con 465 mila euro. Ahi! Che Lo Hobbit bruciasse tutto il pubblico nei primi giorni era ovvio, magari ci si aspettava una risposta un po’ più ricca da parte della compagine italiana. E l’unico film che ha delle reali potenzialità di incasso, quello d Alessandro Siani, è stato piazzato strategicamente l’1 gennaio, in modo da non competere direttamente coi nani e gli elfi in 3D.

lo hobbit 3 la battaglia delle  cinque armatelo hobbit 3 la battaglia delle cinque armate

 

Rimane il fatto che stiamo andando verso una disfatta abbastanza clamorosa per il nostro cinema che dovrebbe aprire un po’ gli occhi a produttori e distributori. Qua non si parla di ripetere i 50 milioni di Checco Zalone dell’anno scorso, ma è evidente che c’è grande difficoltà a arrivare a 5 milioni, mentre gli unici film che sono andati bene sono Andiamo a quel paese di Ficarra e Picone, commedia intelligente sulla linea di Zalone, che ha incassato quasi 8 milioni e le tre ore di Leopardi-Martone.

“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo 6

 

La grande fuga dalla commedia, insomma, dimostra una disaffezione totale rispetto al genere. Non a caso le indicazione della riuscita di piccole opere prime intelligenti come Smetto quando voglio di Sydney Sibilia e La mafia uccide solo l’estate di Pif indicavano bene da quale strada si poteva ricostruire e che un rinnovamente nel gusto il cinema italiano lo stava davvero cercando. Che fosse più o meno commedia.

 

“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo

A naso, non credo che avremo grosse sorprese dei giorni di Natale, visto anche che in questi quattro giorni non ci sono stati grandi sbalzi di classifica e gli incassi italiani sono molto ravvicinati. Spesso capitava che un film, partito bene, ma considerato mollo, col passa parola venisse scalzato da un outsider. In questo Natale, purtroppo, non vediamo outsider reali e la mollezza ci sembra dilagante. Inoltre l’arrivo di Paddington il 25, ottimo film per bambini, potrebbe anche aggravare la crisi delle commedie italiane, che offrono un prodotto, alla fine, molto simile fra di loro.

 

BEN AFFLECK IN GONE GIRL CON RAGAZZA MORTABEN AFFLECK IN GONE GIRL CON RAGAZZA MORTA

Anche in America trionfa ovviamente Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate con 56, 2 milioni di dollari che, calcolando che il film è partito mercoledì 17, diventano 90 milioni. Buono come incasso, ma non come gli 84, 6 milioni del primo episodio e i 73, 6 del secondo. L’incasso globale da 59 mercati è però già un potente 350 milioni di dollari, anche se il film in molti paesi è partito prima del 17 dicembre.

 

big hero 6 5big hero 6 5

In testa ci sono i 10 milioni della Sud Corea, diventato un mercato fortissimo, i 6,3 della Spagna, i 31 della Gran Bretagna, i 21,5 della Russia, i 13, 1 del Brasile, i 12, 4 della Germania, i 7, 5 della Francia. Mezzo disastro invece per Night at the Museum: Secret of the Tomb di Shawn Levy, terzo film della saga.

 

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E’ secondo, ma con soli 17, 3 milioni di dollari, quando i primi due episodi fecero rispettivamente 30 milioni e 54, 2. Malgrado la presenza di Robin Williams al suo ultimo film, siamo sul flop pesantissimo. Non va molto meglio per il remake di Annie, già massacrato dalla critica, che incassa solo 16, 3 milioni. Exodus: Kings and Gods è quarto con 8, 1, mentre Hunger Games riesce a portare a casa altri 7, 8 milioni di dollari.

il cast di smetto quando voglioil cast di smetto quando voglio

 

Fra le uscite intelligenti Mr Turner di Mike Leigh trionfa con 108 mila dollari spalmati in cinque sale, quindi con una media di 21 mila dollari a sala. Inherent Vice di Paul Thomas Anderson incassa invece 147 mila dollari sempre su cinque sale.