LERNER SVELENA SUL ‘’FATTO’’: “SCARONI ALLA LORO FESTA NON PER MASOCHISMO MA PER CALCOLO” - LA REPLICA: “PERCHÉ NON PENSA AGLI SPONSOR (ENEL, TIM, AUTOSTRADE) DELLA FESTA DEL SUO GIORNALE REPUBBLICA”?

1. PERCHÉ UNO COME SCARONI VA ALLA FESTA DE "IL FATTO QUOTIDIANO"?
Gad Lerner per "www.gadlerner.it"

Gli stessi giorni in cui festeggia quota un milione di fans raggiunta su Facebook, "Il Fatto quotidiano" realizza alla Versiliana di Marina di Pietrasanta un raduno un po' diverso dai precedenti. Vi partecipano infatti alcuni protagonisti dell'establishment contro cui il giornale fondato da Padellaro e Travaglio hanno rivolto fin dall'inizio la loro attenzione critica. Molto significativa, in particolare, la presenza dell'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni.

Ha sponsorizzato due settimane fa il Meeting di Rimini ciellino, ha presenziato ieri a Cernobbio al Forum Ambrosetti (dopo la sua partecipazione al colloquio bilaterale Letta-Putin di San Pietroburgo) e ora, se "legittima" con una presenza davvero insolita il giornalismo critico de "Il Fatto", non è certo per spirito olimpico. In misura minore, è significativa anche la presenza alla Versiliana di Luigi Gubitosi e Gina Nieri, ovvero dei top manager di Rai e Mediaset. Non ci vanno per masochismo ma per un calcolo, evidentemente condiviso dagli organizzatori. Qui il discorso si farebbe lungo, sfumato, e prima o poi lo faremo in sedi adatte, cioè evitando la grossolanità manichea delle accuse di complicità.

Limitiamoci a rilevare che il circuito culturale ruotante intorno a "Il Fatto quotidiano", con particolare e trasversale capacità egemonica sul linguaggio televisivo, e seguaci fedeli nel mondo dello spettacolo e dell'editoria, sta acquistando uno spazio rilevante ben al di là della sfera d'influenza del giornale. Ha costruito un linguaggio, in parte comune al giornalismo conservatore da cui provengono quasi tutti i suoi maitre à penser fondatori.

Con gli avversari della destra c'è un terreno comune d'intesa nel linguaggio (penso a gente come Feltri e Sallusti e Briatore e Sgarbi e Bisignani e...) così come emerge una convenienza a misurare gli spazi di rispetto. Tra gente di mondo. Sono slittamenti trasversali da seguire con interesse perchè raccontano molto delle evoluzioni sostanziali del potere italiano. Di cui "Il Fatto quotidiano" entra a pieno titolo a far parte. Complimenti, senza ironia.

2. GLI SLITTAMENTI DI GAD
Da "Il Fatto Quotidiano"

Perché uno come Scaroni va alla festa del "Fatto", abbiamo letto sul blog di Gad Lerner, ieri mattina mentre l'Ad di Eni veniva intervistato alla Versiliana. E giù considerazioni velenosette adombrando accuse di "complicità" (salvo poi negarle una virgola dopo), fino agli "slittamenti trasversali che raccontano molto della evoluzioni sostanziali del potere".

Detto che Lerner dovrebbe parlare con maggior cautela di slittamenti visto che tra gli sponsor della festa del giornale su cui scrive, "Repubblica", oltre a Enel e Tim c'è anche Autostrade per l'Italia, il collega si tranquillizzi: noi le feste ce le paghiamo con i nostri soldi e gli unici sponsor che conosciamo sono i nostri lettori.

SCARONI PADELLARO E STEFANO FELTRI ALLA FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO

Gad Lerner

ANTONIO PADELLARO

Antonio Padellaro

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