DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER…
Fulvio Abbate per Dagospia
“Loro 2” è un film straordinario, riscatta una prima parte, “Loro 1”, almeno i miei occhi, piuttosto debole, forse perfino noiosa, dove l’unico momento di autentica fosforescenza si rivela sul finale, quando Silvio, nell’esterno giorno della villa in Sardegna, dona a Veronica il vero Fabio Concato, e questi, chitarra al petto, come un posteggiatore preso a noleggio, intona “Domenica bestiale”, così nel disincanto di un racconto privato e insieme collettivo.
LORO SORRENTINO BERLUSCONI APICELLA SERVILLO
“Loro 2”, se di seconda parte di un unico affresco dobbiamo parlare, brilla invece in modo assoluto, con la fluidità propria d’ogni vero stato di grazia espressivo. Basterebbero le sequenze delle fiction (produzione, va da sé, Mediaset), film nel film, dedicate ora a Giovanna D’Arco, con la ragazza, presumibilmente già cubista promossa tuttavia dal palo della lap-dance alla pira non meno verticale dell'edificante martirio cristiano, crocifisso in pugno e occhi al cielo, ora a una giovane Rita Levi Montalcini, lì intenta al microscopio, la scollatura a cuore che ne mostra, prorompenti, i seni, un’immagine che mai avremmo associato alla figura della scienziata Premio Nobel, prossima semmai per definizione iconica a una scultura di Giacometti.
Su tutto, la fissità meravigliosamente manieristica di Toni Servillo, pura formaldeide della retorica narcisistica berlusconiana: eccezionale, meglio, di assolutezza inenarrabile la sequenza in cui proprio il suo Berlusconi ha per sé, come fossero codici preziosi, gli elenchi telefonici di tutta Italia, ordinatamente, alfabeticamente, scientificamente esposti, nella sua casa-navicella astrale, - le “Pagine bianche” accostate ai titoli dei “Supercoralli” Einaudi, prosaicità da prefisso notturno e maiuscole letterarie idealmente a confronto, così sullo sfondo delle coppe, trofei conquistati, s’intuisce, dal suo Milan.
loro berlusconi e il bunga bunga by paolo sorrentino
Qui Silvio, spacciandosi per un certo Antonio Pallotta o roba simile, come un ago ipodermico entra nella solitudine serale di una povera derelitta signora, stregandola dal nulla con la proposta di una casa da acquistare, come fosse un sogno, un miraggio, un’epifania, puro ricatto emotivo di un cobra venditore con animo intatto da piazzista.
E ancora, non meno perfetto e insieme spettrale è il racconto del protagonista che ritrova come nuova riconquista la guida del governo. Un istante di esaltazione appena, ed ecco L’Aquila venire giù sotto lo spasimo del terremoto, nella vibrazione estenuata della sua insegna toponomastica è racchiuso per intero il possibile requiem di una nazione.
Ci sono altre perle, ma è giusto che ogni spettatore le possa scoprire da sé. Di sicuro, sia detto senza retorica, “Loro 2” tocca un vertice anzi, raggiunge forse il Mont Ventoux dell’intera storia espressiva di Paolo Sorrentino.
loro parte seconda 1loro 2 di paolo sorrentino 4loro 2 di paolo sorrentino 3LORO 2 - RICCARDO SCAMARCIO SERGIO MORRA
UMBERTO CONTARELLO E PAOLO SORRENTINO
paolo sorrentino e nicola giulianoloro 2 di paolo sorrentino 1il set di loro di paolo sorrentino foto enzo russo 2sorrentino e scamarcio girano il film su berlusconi 2loro di paolo sorrentino 2loro parte seconda 9loro parte seconda 8loro parte seconda 5loro parte seconda 7loro 2 di paolo sorrentino 2
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