vladimir luxuria

A QUALCUNO PIACE LA TRANS-AVANGUARDIA - LUXURIA: “IL TRANSESSUALE PIACE PERCHÉ È UNA CREATURA SUI GENERIS. CON CUI UN UOMO PUÒ ESSERE ATTIVO E PASSIVO. E GLI UOMINI CHE LI FREQUENTANO NON SONO GAY NASCOSTI: L’OMOSESSUALE AMA LA MASCOLINITÀ. INVECE I TRANS SONO MOLTO FEMMINILI”

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Giulia Ceratoli per “Chi”

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“Scusate se vi ricevo in accappatoio, ma sto facendo la valigia”. Vladimir Luxuria si rannicchia sul divano e ci offre un dolcetto siciliano. A piedi nudi e senza trucco non ha nulla di trasgressivo. La sua casa con le pareti color pastello è nel cuore popolare del Pigneto (un quartiere di Roma), ma potrebbe essere ai Parioli. Le foto nella libreria sono della nipotina Giulia, figlia della sorella Barbara.

 

L’ex parlamentare (primo transgender nella storia della Repubblica) di Rifondazione Comunista combatte le sue battaglie, ma fuori dal Palazzo, preferisce scrivere libri (ultimo: L’Italia migliore, edito da Bompiani), dedicarsi al teatro e alla tv, come per L’isola di Adamo ed Eva su Deejay Tv, un successone al di là delle aspettative.

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In sostanza uno show in cui vestita da sacerdotessa fa incontrare ragazzi e ragazze completamente nudi sull’isola di Mljet, in Dalmazia.

 

Dopo l’Isola dei Famosi e la giuria di Miss Italia, perché questo programma su Deejay Tv?

«Perché tifo sempre per l’amore. E qui l’obiettivo è formare delle coppie. Però è il contrario di Facebook, dove il contatto con l’altro è virtuale. Qui si comincia già nudi. Non c’è filtro. Ed è interessante il rapporto con il corpo. Abbiamo anche persone sovrappeso e non giovani».

 

D. Lei si definisce transgender. Oggi il trans è di moda. Non c’è reality, vernissage, film o sfilata che non ne ospiti uno.

vladimir luxuria in parlamentovladimir luxuria in parlamento

R.«Fino agli Anni Cinquanta venivamo rinchiusi nei manicomi e sottoposti all’elettrochoc o mandati dall’esorcista. Oppure eravamo definiti “delinquenti abituali”. Adesso forse c’è una spinta esagerata, una corsa ad avere il trans per rendere cool una festa. La cosa importante per me è invece la comparsa di Rebecca, la trans tipo Sora Lella del Grande Fratello, una casalinga. Facile apprezzare Eva Robin’s o Lea.T. Abbiamo invece il diritto di essere poco attraenti».

 

D. I trans sono l’oggetto del desiderio per molti uomini, anche sposati e con figli. Per quale motivo secondo lei?

R.«Il fascino di una persona che ha entrambi i sessi risale agli ermafroditi greci. Ricordo, appunto, la statua dell’Ermafrodito dormiente (di Gian Lorenzo Bernini, ndr) che si trova alla Galleria Borghese. Un giovanetto con il seno e un piccolo sesso maschile. Il motivo credo stia nella congiunzione, anziché opposizione, del maschile con il femminile».

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D. Qual è il profilo dell’uomo che va a trans? Ce ne sono tanti insospettabili...

R. «Non esiste. Premesso che sono molti di più gli uomini che cercano le donne. Ci sono quelli che vanno con le donne e con i trans. I ragazzi spesso ci vanno una volta per provare e poi mai più. Alcuni si appassionano, ma la maggior parte non è attratta dai trans come surrogato della donna, ma perché è una creatura sui generis. Con cui puoi essere attivo e passivo».

 

D. Omosessuali nascosti?

R. «No. L’omosessuale ama la mascolinità. E i trans sono molto femminili, anche nella sensibilità. Si sentono donne».

 

D. Perché non si è operata?

R. «Per paura. Alcune amiche lo hanno fatto per amore e sono state piantate subito dopo».

 

D. «Mai subito un rifiuto?

R. «Certo. Un ragazzo mi ha rifilato un pugno quando si è accorto con orrore che non ero una donna in tutto e per tutto. Ne ho sofferto. Ora lo dico subito».

 

D. Confessare di andare con un trans resta un tabù però.

R. «Purtroppo sì. La mia relazione con un politico di destra, con famiglia, è finita, perché lui non ha avuto il coraggio di confessarlo».

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D. «Andare con un trans è perversione?

R. «Io mi chiamo Luxuria, anche se in fondo mi sento borghese. Ma la perversione è qualcosa che fa male a te o a qualcun altro. Il sesso fa bene».

 

D. «Quanti vanno con i trans in Parlamento?

R. «Il 5 per cento. Molto di più degli elettori di Alfano (ride, ndr)».

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