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LE MAGAGNE DI MAGALLI, CHE SI CONFESSA A DIACO: ''IL MIO FLOP PIÙ GRANDE? LA FINE DEL MIO SECONDO MATRIMONIO, UN FALLIMENTO DURATO 22 ANNI. HO FATTO DI TUTTO PER SALVARLO MA…'' - ''NON SONO CATTIVO, SONO SINCERO. SE PENSO CHE QUALCUNO È SCARSO LO DICO. SONO GENTILE E GENEROSO. E UN OTTIMO ASCOLTATORE: DA GIOVANE ERO COSTRETTO AD ASCOLTARE LE RAGAZZE CHE, INVECE DI VENIRE A LETTO CON ME, MI TENEVANO ORE AL TELEFONO. MI VOLEVANO SPIEGARE CHE…''
Estratto dall'intervista di Pierluigi Diaco a Giancarlo Magalli per ''Oggi''
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GIANCARLO MAGALLI AL FAST FOOD
La sua trasmissione sta avendo ascolti altissimi. Merito di Magalli?
"E' merito del programma ed è altrettanto evidente che negli anni ho imparato a farlo bene. Non voglio fare il finto modesto e non sono nemmeno così ipocrita: tra gli ascoltatori che stanno disertando ’La prova del cuoco” di Elisa Isoardi, una buona parte ha scelto noi".
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A proposito di legami di sangue: con Manuela e Michela che papà è stato?
"Ho cercato di essere il migliore possibile. Le ho avute in periodi molti diversi della mia vita: quando è nata Manuela, avevo venticinque anni ed ero in una fase iniziale del mio lavoro. So di non esserci stato come avrei dovuto, ma non le ho mai fatto mai mancare il mio amore. Lei lo sa bene. Con Michela le cose sono andate diversamente: è nata quando già ero un professionista affermato e certamente ho potuto essere più presente e affettuoso".
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magalli dorato e forzuto uomo oggetto per barbara bouchet 3
"Il mio lavoro è ascoltare gli altri. Credo di riuscire quasi sempre a essere empatico con le persone, almeno che non dicano stupidaggini. Sì, sono un buon ascoltatore”.
Lo era anche da giovane?
“Ero costretto ad ascoltare le ragazze che, invece di venire a letto con me, mi tenevano ore al telefono. Volevano spiegare perché non andavano a letto con i miei amici".
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Giancarlo Magalli ha un tempo libero?
magalli dorato e forzuto uomo oggetto per barbara bouchet
"Certo. E lo impiego in mille modi molto divertenti, almeno per me. Mi diverte andare a vedere i musei e le esposizioni, frequento molto il teatro, leggo, studio e tento di viaggiare il più possibile. Tra i miei hobby, come è noto, c'è quello di continuare a fare il vigile urbano: metto la divisa e vado a fare servizio da qualche parte (…) per conoscere meglio la città in cui vivo, per continuare a vederne gli aspetti più insoliti".
Non giriamoci intorno: ha fama di rompiscatole, qualcuno dice addirittura cattivo. Ci ha mai sofferto?
"Certo che ne ho sofferto, come del resto tutti quelli che vengono accusati ingiustamente di qualche cosa. Non sono cattivo, non lo sono mai stato. Ci sono tanti che possono testimoniare quanto io sia buono e gentile”.
E allora da dove nasce l’accusa di essere cattivo?
“Dico sempre quello che penso: in un Paese in cui l'ipocrisia è lo sport più praticato, chi esprime la propria opinione in modo libero e chiaro appare cattivo. Una volta si sarebbe detto, semplicemente, sincero. Addirittura mi criticano perché parlo male degli altri, ma non è vero”.
Un po’ è vero...
"Parlo male di quelli di cui bisogna parlar male, degli altri non parlo o ne parlo bene. Se interrogato o provocato, non riesco a essere ipocrita. Tra mille che mi danno ragione, ce ne sono cinquanta che sostengono che sparo a zero su tutti. Che le devo dire? Pazienza”.
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Ha mai conosciuto il fallimento?
"La fine del mio secondo matrimonio lo ritengo il fallimento più grande che è durato ventidue anni. Ero molto felice, ma purtroppo è andato per aria. Ho fatto l'impossibile per cercare di evitare la rottura: per mesi non sono uscito di casa, ho dedicato anima e corpo alla mia relazione. Ahimè, non sono stato capace di salvare ciò a cui tenevo di più. Poi non ho più avuto voglia di innamorarmi e di avere un'altra compagna. Non mi sento solo: ho tanti amici e tante amiche... Ma quel tipo di complicità e di sentimento non li ho più ritrovati".
virginia raggi con magalli a capodanno
Magalli e il futuro: lascerà la Rai? Sui suoi canali social ha parlato di “pausa”...
"A maggio 2019 scadrà il mio contratto e, mio malgrado, avrò già raggiunto il tetto dello stipendio consentito. Il mio tetto è circa un decimo di quello che guadagnano gli altri conduttori, ma lasciamo stare, non voglio infierire. Dico solo che mettere un tetto al compenso degli artisti è una follia: gli artisti, come i calciatori, sono regolati dal mercato. Se uno lavora ed è bravo, deve essere pagato quanto merita. Detto questo, se a maggio mi devo fermare e posso tornare a lavorare in Rai solo nel gennaio 2020, in quei mesi di pausa mi ritengo libero di valutare e accettare, qualora dovessero arrivare. È posso aggiungere una cosa?”.
Prego.
“Arbore e io siamo gli unici due artisti con una certa anzianità e in forze alla Rai che non hanno mai tradito l’azienda per passare alla concorrenza. Questo è indiscutibile".
giancarlo magalli
giancarlo magalli fotomontaggi 2
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giancarlo magalli fotomontaggi 6
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