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“BIANCA MI HA PERDONATO DOPO LE SCUSE, MA IN RAI QUALCUNO VOLEVA DIVIDERCI” - CONTINUA IL GIRO DELLE SETTE CHIESE DI MAURO CORONA PER FARCI SAPERE QUANTO GLI DISPIACE ESSERE STATO SILURATO DA “CARTABIANCA”: “AVEVO CHIESTO A FRANCO DI MARE UN'OPPORTUNITÀ PER CHIEDERE SCUSA AI TELESPETTATORI E ALLA BIANCA MA LUI HA UN VECCHIO RANCORE PERCHÉ 11 ANNI FA GLI FREGAI IL PREMIO BANCARELLA. MI HA MANDATO UN MESSAGGIO IN CUI HA SCRITTO… - MIO PADRE MI LEGAVA A UN PALO FACENDOMI INGURGITARE OLIO DI RICINO E BOTTE. MIA MADRE ABBANDONÒ ME E I MIEI FRATELLI QUANDO IO AVEVO SEI ANNI”

Maria Corbi per “la Stampa”

 

MAURO CORONA A STASERA ITALIA

Quando racconta Mauro Corona colora le parole con la ruvidezza di un montanaro e la dolcezza trattenuta di un uomo malinconico. L' ultimo sorso. Storia di Celio è il suo ultimo libro uscito per Mondadori. «Celio sono io, almeno per un 90 per cento», spiega lo scrittore che ha però l' urgenza di parlare di altro, della sua cacciata dalla trasmissione Carta Bianca per volere del direttore di Rai 3 Franco Di Mare dopo una frase infelice rivolta alla conduttrice, Bianca Berlinguer: «Stai zitta gallina».

 

MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

Ma mentre lei dopo aver risposto per le rime e avere accettato le scuse ripetute e contrite di Corona, ha considerato la vicenda chiusa, Di Mare ha deciso che in nome del rispetto delle donne fosse necessario non rispettare la volontà della Berlinguer che chiede a gran voce il ritorno del suo opinionista in trasmissione. Iniziamo da qui perché , come ripete Corona, non è il suo primo obiettivo parlare del libro. «Non è come ha detto Franco Di Mare. Io ho sempre rispettato le donne».

 

Però le è scappata una frase, certamente poco rispettosa, almeno verso la padrona di casa.

MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

«Cosa crede che non mi sia dispiaciuta quella sparata alla Bianchina? Mi sono dispiaciuto con il cuore, non per riparare al danno. Avevo chiesto a Di Mare un' opportunità, tornare in tv una volta per chiedere scusa ai telespettatori e alla Bianca»

 

Ma lui è stato inflessibile?

«Mi è dispiaciuto perché si diceva mio amico e mi chiamava "fratello della montagna".

Adesso ti leggo il suo messaggio in cui dice cose non vere. Per scaricare la sua ferocia ha incolpato altri»

il servizio di striscia su franco di mare 4

 

Chi?

«Ti leggo il messaggio. "Amico mio carissimo ti capisco e non ti ho rotto i coglioni scrivendoti prima perché immagino come ti senti dopo quella improvvida sfuriata. A tutti dico che siamo amici. Ma la situazione, ahimee, è sfuggita al nostro controllo: il tuo certo; ma anche il mio. Ci sono prese di posizioni della commissione Pari Opportunità della Rai, non c'è partito politico che non abbia chiesto misure, non c'è consigliere Rai che non si sia espresso. Io temo che lo stop debba andare oltre il semplice giro di giostra così come auspicato da Bianca. Un po' di pazienza. Facciamo decantare. Ti abbraccio".

 

mauro corona

Nessun vertice Rai si è espresso e nemmeno i partiti tranne un rimbecco di Ansaldi. A me questo sms ha fatto male perché io nell' amicizia credo. E non può dire che io ho offeso le donne. Ne ho offeso solo una, la Bianca, e sono mortificato. La verità è che lui ha usato me per danneggiare lei. Eravamo una bella coppia, che faceva ascolti, la gente ci voleva bene. Di Mare avrebbe dovuto permettermi di tornare per chiedere scusa e poi sarei sparito. Ma mi aspettava al varco, voleva scombinare l' armonia che avevamo creato. O forse ha un vecchio rancore perché 11 anni fa gli fregai il premio Bancarella».

 

franco di mare

Però ha subito tradito la Berlinguer con la Palombelli dove è andato ospite.

«No, io ci sono andato con il permesso della Bianca. Pensa che etica ho io».

 

Parliamo del libro. Chi è Celio?

«Un eteronimo totale. Celio è esistito ma non è solo lui in questo personaggio, e c' è molto di me».

 

Più un bilancio o testamento?

«Sono entrambi. Perché anche chi ha vissuto a volte dimentica la sua vita e riscriverla è anche una sorpresa, per le cose che saltano fuori in corso d' opera. E sicuramente, tra le righe - come diceva Mozart la musica è tra le note - è anche un testamento».

 

Prima di questo libro aveva mai raccontato il dolore vissuto nell' infanzia ai suoi figli?

MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

«Qualche accenno. Non volevo gravarli perché già ci pensa la vita a farlo. L' ho buttata lì in maniera quasi ironica più che tragica. Non potevo vendicarmi di mio padre raccontandogli quello che mi faceva. Certo ho accennato dicendo "quando non aveva tempo di badarci ci legava al palo", ma ridendo. Però ci legava anche 10 ore al palo, facendoci ingurgitare olio di ricino e botte. Riflettevo l' altro giorno sul fatto che mio padre che è stato un criminale con i suoi figli ha fatto in modo che io mi comportassi in maniera totalmente diversa. Quindi alla fine sono stato educato al bene e gli dovrei riconoscenza».

MAURO CORONA

 

Parole che significano perdono?

«Mio padre si è fatto disprezzare. E anche mia madre che ci abbandonò quando io avevo sei anni, mio fratello, 5 e quello più piccolo solo 4 mesi. Tornò che avevo 13 anni, ma ho la certezza che scappò per non essere ammazzata da lui. Perché allora non potevi denunciare le violenze. Mia mamma è andata 3 volte in coma e noi abbiamo visto il sangue. Questo non giustifica poi le scelte che ho fatto...».

 

Sta parlando dell' alcolismo?

«L' alcolismo, le spacconate, i comportamenti. Non li giustifico alla luce della mia infanzia difficile, io il coltello lo uso dalla parte della lama. Nel libro e nella vita faccio la nuda cronaca di quello che mi è capitato».

 

L'ultimo sorso. Lo ha dato?

«Riuscii a non bere più molto tempo fa per 5 anni. Poi ci sono ricaduto, coscientemente e lucidamente. Non troviamo scuse. Il 17 agosto, ho detto che volevo provare ancora una volta. E' difficilissimo, ma resisto. Mi hanno convinto i miei 4 figli che ne soffrivano perché della mia salute non me ne frega nulla. E l' ho dimostrato cercando di arrostirmela in ogni modo. Ero mezzo agitato perché non bevevo: ecco perché e mi è scappata una gallina».

 

Non ha appena detto "niente giustificazioni"?

«E' vero non mi giustifico ma chiedo ancora scusa a Bianca e ai telespettatori».

 

È a Di Mare cosa direbbe se lo incontrasse?

«Gli direi "andiamo a bere un caffè" perché io sono un vero amico, non riesco a odiare, non è nella mia genetica, ed è per questo che ne soffro di più. Ma la gente deve anche sapere le cose, per questo io mi sfogo con te».

 

Ad agosto hai compiuto 70 anni. Propositi?

« Non pensavo di arrivarci perché ho vissuto dannatamente a rischio. Ora inizio a godermi i giorni. Non spreco più un minuto».

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