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Chiara Maffioletti per il "Corriere della Sera"
Il buon senso imporrebbe di usare sempre una certa cautela quando si fanno dichiarazioni perentorie. Specie se le proprie parole vengono riprese e fatte girare in tutto il mondo. Probabilmente oggi Catherine Zeta-Jones non direbbe più che il divorzio «è disgustoso» e che lei non divorzierà «mai e poi mai».
Ora che il suo matrimonio con Michael Douglas sembra davvero arrivato alla fine, l'attrice sarà diventata forse meno categorica rispetto al 2003 quando, a tre anni dal sì, si diceva certa che la sua storia non sarebbe finita mai. E invece, quell'amore nato nel 1999 (si sono sposati un anno dopo), su cui in pochi all'inizio avevano scommesso soprattutto per via della considerevole differenza d'età - 43 anni lei, 68 lui - dopo un anno di voci su presunte crisi e pause di riflessione, pare adesso arrivato al termine (anche se c'è chi li dava ieri in vacanza a Positano).
Se così fosse, 13 anni di matrimonio - gli ultimi dei quali vissuti non esattamente all'insegna della tranquillità , attraversati dalla malattia di lei (più volte in cura per disordini bipolari) e da quella di lui (che ha vinto un cancro alla gola al quarto stadio) - si concludono con una copertina di «Star», il giornale che ha dato la notizia della rottura e con l'ennesima triste operazione economica che quantifica quanto è valso il loro amore. In questo caso, la calcolatrice di Zeta-Jones si sarebbe fermata a quota 300. Pare siano tanti i milioni di dollari che Douglas dovrebbe alla moglie nel caso diventi «ex», come indennizzo per la separazione.
Prima ti sposo, poi ti rovino è il titolo del film dei fratelli Coen di cui l'attrice è stata protagonista. Un titolo che oggi strappa un sorriso di fronte a quei 300 milioni. Non che i divorzi milionari siano una rarità dalle parti di Hollywood: Mel Gibson ne diede 425 all'ex moglie, Tom Cruise versò 200 milioni a Nicole Kidman e Steven Spielberg, per chiudere quattro anni di matrimonio nel 1989 staccò un assegno da 100 milioni.
Cifre spaventose, ma non per Douglas. Sembra infatti che la decisione di lasciarsi sia - contro ogni pronostico - dell'attore secondo cui, si legge su Star , gli ultimi anni sarebbero stati «da inferno».
Le difficoltà l'avrebbero stremato fino a non sopportare più i cambi d'umore della moglie. Lei, pubblicamente, gli era stata vicina nelle fasi tremende della chemioterapia. Aveva elogiato il suo coraggio e la sua determinazione quando l'immagine dell'attore - deperito e pallidissimo - aveva fatto preoccupare anche i più ottimisti. Ma il cancro avrebbe però aggravato il bipolarismo dell'attrice, che aveva detto: «Una situazione simile non può non compromettere la serenità mentale».
Così, lo scorso giugno, Douglas aveva lasciato la casa dove vivevano con i due figli. Ma per loro, dopo qualche settimana aveva fatto ritorno. Eppure le voci di crisi, ormai scoppiate, non si erano placate nemmeno di fronte al tappeto rosso degli ultimi Oscar, a febbraio, su cui avevano sfilato insieme, sorridenti.
Ad aggravare una situazione già difficile, le recenti dichiarazioni di Douglas secondo cui il suo tumore alla gola sarebbe stato causato dal sesso orale (avrebbe contratto il Papilloma virus): sembra che Zeta-Jones abbia reagito malissimo, non perdonando la leggerezza con cui il marito ha colpito l'immagine della coppia. Erano andati oltre la differenza d'età , la sofferenza, la malattia. Ne sono usciti. Ma forse non insieme .
CATHERINE ZETA JONES AND MICHAEL DOUGLAS MICHAEL DOUGLAS E CATHERINE ZETA-JONESVANITY FAIR PARTY: ROBERT DE NIRO, MICHAEL DOUGLAS E CATHERINE ZETA-JONESCATHERINE ZETA JONES E MICHAEL DOUGLASMICHAEL DOUGLASCATHERINE ZETA JONES E MICHAEL DOUGLAS
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