RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Ida Bozzi per il “Corriere della Sera”
[...] Ieri il Gruppo Mondadori ha diffuso la notizia che Mondadori Libri Spa ha sottoscritto con Josephine Calasso, figlia di Roberto Calasso e detentrice di una partecipazione del 23,88 per cento della casa editrice Adelphi, «reciproche opzioni di acquisto e vendita relative a una quota pari al 10 per cento del capitale sociale di Adelphi Edizioni».
Tali opzioni, prosegue il comunicato, saranno esercitabili a decorrere dal maggio 2027, «a un prezzo di esercizio che riflette un equity value per il 100 per cento di Adelphi di 50 milioni di euro». In sostanza, le opzioni consentiranno nel maggio 2027 la vendita del 10 per cento delle azioni Adelphi a Mondadori.
«L’accordo definito — ha dichiarato Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori — deriva dal riconoscimento e apprezzamento da parte del Gruppo Mondadori per la straordinaria unicità e valenza di Adelphi […]». E conclude nella nota Porro: «Intendiamo, in definitiva, dare un contributo e condividere a tempo debito un percorso inclusivo con tutti coloro che desiderano collaborare al progetto di ulteriore valorizzazione di una delle più prestigiose case editrici del Paese».
Nella nota diffusa ieri, anche il commento di Josephine Calasso alla firma: «Ho scelto il Gruppo Mondadori perché ho a cuore il futuro di Adelphi, perché si è dimostrato un interlocutore lineare e trasparente e perché ritengo che la sua vicinanza possa dare un prezioso contributo all’evoluzione e alla crescita della nostra casa editrice […]».
Risulta al «Corriere», tuttavia, che i vertici di Adelphi non fossero informati della novità. Ricordiamo che, in giugno, Adelphi ha riunito il consiglio di amministrazione confermando nel ruolo di presidente Teresa Cremisi e di amministratore delegato Roberto Colajanni (anche direttore editoriale) con Elisabetta Zevi vicepresidente, consiglieri Gini Alhadeff e Anna Katharina Fröhlich, a cui si sono aggiunti Maurizio Ferrera e Paolo Mieli.
Solo un mese fa inoltre, il 2 luglio, Adelphi è stata al centro di un’altra operazione editoriale e finanziaria di notevole impatto: in quella data, la Giangiacomo Feltrinelli Editore ha annunciato l’acquisizione del 10 per cento di Adelphi, attraverso l’acquisto di quote appartenenti agli eredi dell’antropologo Francesco Pellizzi, socio storico di Adelphi da poco scomparso: agli eredi di Pellizzi, la vedova Gini Alhadeff e i figli Giandomenico e Aurora, è rimasto il 3,5 per cento della società.
Le altre quote dell’azionariato dell’Adelphi risultano attualmente così suddivise: i due figli di Roberto Calasso, Francesco Federico e Josephine, hanno ciascuno il 23,88 per cento; il 14,30 per cento è in mano alla vedova di Calasso, Fleur Jaeggy; l’amministratore delegato e direttore editoriale dell’azienda, Roberto Colajanni, ha il 9,53 per cento; Elisabetta Zevi è proprietaria di un 10 per cento; il restante appartiene a Giovanni Zevi della Porta.
[…] La situazione complessiva, tra vendite e cessioni incrociate di quote, fa tuttavia pensare che il clima sia piuttosto caldo, tanto più che Feltrinelli e Mondadori sono due gruppi importanti e concorrenti.
Tutto lascia presupporre che nei prossimi tempi si possa aprire una stagione di grande conflittualità intorno a un’azienda tra le più prestigiose e significative, che ha fatto la storia dell’editoria nel nostro Paese.
antonio porroteresa cremisi 3roberto colajanniJosephine Calassoteresa cremisi 4 antonio porro a segrate ADELPHI 1roberto calasso con josif brodskijadelphi 2i libri della finta casa editrice adelphighetti 9roberto calassoJosephine CalassoJosephine Calasso
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