sconcerti mughini

LA VERSIONE DI MUGHINI - IL SINDACATO DEI GIORNALISTI SERVE A PROTEGGERE IL LAVORO DEI MEDIOCRI A DANNO DEI 'FUORICLASSE' COME MARIO SCONCERTI, CHE ORA DEVE SUBIRE L'USIGRAI CHE SBAVA D'INVIDIA PER LA SUA COLLABORAZIONE, INVECE DI ESSERE ORGOGLIOSA DELL'ARRIVO DI UNA FIRMA DI SIMILE TALENTO - IO FUI CANCELLATO DALL'ALBO DOPO UNO SPOT PUBBLICITARIO. GRAZIE

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Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

 

Caro Dago, non ho mai capito a che cosa servisse il sindacato dei giornalisti se non a proteggere il lavoro dei mediocri e a tentare di equipararlo a quello dei “fuoriclasse”. Ne parlo con cognizione di causa, avendo lavorato nei giornali e coi giornali una quarantina d’anni.

 

Ora che Mario Sconcerti sia, tra quelli che scrivono di calcio, un “fuoriclasse” non v’ha dubbio. Leggi i suoi articoli, e sono brani dell’Encyclopédie, frammenti di un romanzo (come lo sono quelli di Gianni Mura sulla “Repubblica” o quelli di Roberto Beccantini sul “Fatto” o quelli del nostro Giancarlo Dotto). Magnifico giornalista, magnifici giornalisti.

 

Uno che lavori in Rai dovrebbe essere orgoglioso che la firma di Sconcerti sia entrata a far parte del team giornalistico della Rai. E invece vedo dei sindacalisti sbavare contro la sua paga (meritatissima), definirlo sprezzantemente “un pensionato”, invocare l’utilizzo delle “risorse interne” e come se a frugare fra i diecimila dipendenti della Rai ce ne sia uno che abbia le qualità di Sconcerti.

MUGHINIMUGHINI

 

Tra i vizi capitali, diceva Leonardo Sciascia, la lussuria è quello meno grave; l’invidia, aggiungo io, è il più grave. Ne parlo con cognizione di causa.

 

Quando l’Ordine dei giornalisti mi molestò a causa di un mio spot pubblicitario, e io che sono un bonaccione, accettai di andare a discutere con loro, e lo ricordo come mi guardassero con la bava alla bocca senza dire una parola, dissi loro che io non facevo un lavoro giornalistico quando andavo in televisione.

 

Sul contratto c’era scritto che ero “un’attrazione” e glielo sparavo sul muso a significare che nessuno di loro sarebbe mai stata “un’attrazione” per nessuno. Più tardi mi cancellarono dell’albo dei giornalisti. Grazie

 

 

Giampiero Mughini

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