DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Chris Summer per “Mail On Line”
C’è voluto più di un secolo ma finalmente la Francia rende omaggio ad Oscar Wilde, lo scrittore che morì senza un soldo in tasca in un cimiciao parigino dicendo: «Io e la carta da parati stiamo combattendo un duello contro la morte. Uno dei due deve cedere».
La mostra al “Petit Calais”, intitolata “L’impertinent absolu”, include fotografie, dipinti e lettere dei suoi tristi ultimi giorni di esilio auto-imposto. La vita dello scrittore irlandese ebbe un declino dopo che la sua omosessualità divenne di dominio pubblico. Wilde era sposato e con due figli, però aveva una relazione con Lord Alfred Douglas, di venti anni più giovane, figlio di Lord Queensberry, il quale lanciò le accuse di sodomia.
Siccome gli atti omosessuali erano illegali al tempo, Wilde fu condannato, passò tre anni in prigione, dove scrisse “The Ballad of Reading Gaol”, e poi se ne andò in Francia, per non tornare mai più. Sua moglie scelse di vivere in Svizzera e cambiò il cognome dei figli in Holland, altrimenti nessuno le affittava una stanza, perché era la moglie del mostro. Poi morì, pare per una sifilide contratta dal marito.
Una cartomante aveva predetto tutto: il trionfo e il muro. Wilde morì in miseria a 46 anni, per una meningite. Il suo pronipote Merlin Holland, ha curato la mostra parigina e trova ancora difficile leggere le lettere che il suo antenato scriveva dal carcere, supplicando clemenza e perdono per “la forma più orribile di erotomania e le sue rivoltanti passioni”.
Racconta il nipote: «Gli tolsero tutto. Lo punirono perché era irlandese, omosessuale, e non nascondeva il suo disprezzo per gli inglesi. Ha preso in giro la società e la società ha riso con lui ma con lui non si trovava a suo agio. Era pericoloso, predicava l’individualismo, la ribellione, la sensualità. Oscar era l’antesignano punk, per questo i giovani continuano ad amarlo».
copia originale del ritratto di dorian gray
La mostra si terrà fino a gennaio. Include la trascrizione del processo (fu glorioso anche nella caduta), le immagini della sua camera all’Hotel d'Alsace, dove trascorse i giorni finali, le ricevute delle vendite dei suoi beni, le opere del suo amico Aubrey Beardsley, che illustrò “Salomé” e la copia di “Il ritratto di Dorian Gray” con la dedica al suo Alfred.
Molti oggetti non sono mai stati esposti prima e sono stati dati in prestito dal filantropo turco Omer Koc. La tomba di Wilde è uno dei monumenti più visitati di Parigi, si trova nel cimitero di Père Lachaise ed è una monumentale sfinge androgina.
tomba di wilde a parigiwilde usato per lo spot di un tappeto
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