‘’nymphomaniac’’ di lars von trier: “un film sul sesso più intellettuale di questo non c’è’’

18 Dec 14:18

1. â€˜â€™UN FILM SUL SESSO PIÃ™ INTELLETTUALE DI QUESTO NON Câ€™Ãˆâ€™â€™
Dagoreport dallâ€™articolo di Geoffrey MacNab per â€œThe Independentâ€

Prima ancora di uscire Nymphomaniac di Lars Von Trier ha generato polemiche e speculazioni. Il film tratta la vita erotica di una donna da 0 a 50 anni e, come c'era da aspettarsi, Ã¨ esplicito, con scene di bondage, sesso interrazziale e altro.

Von Trier si ispira piÃ¹ alla sensualitÃ artistica di Carl Dreyer che alla pornografia di Russ Meyer. E' seriamente un film drammatico, con una struttura letteraria (Ã¨ diviso in capitoli) e una cornice di riferimento che spazia da Bach ai numeri di Fibonacci e a Poe.

Un altro dramma che si aggiunge alla serie di donne sofferenti che il regista ritrae. Per le umiliazioni che subisce, qui la protagonista non Ã¨ diversa dalla Bjork di â€˜Dancer In The Dark' o alla Emily Watson de â€˜Le onde del destino'.

Per la maggior parte Nymphomaniac mostra il meglio di Von Trier, anche se ci sono momenti di libidine e stupiditÃ .

All'inizio incontriamo Joe (Charlotte Gainsbourg), picchiata selvaggiamente in un vicolo. Viene soccorsa da un estraneo gentile (Stellan SkarsgÃ¥rd) e a lui racconta la storia della sua vita.

Il Volume 1 ha toni piÃ¹ leggeri. Joe Ã¨ una ragazzina ribelle che seduce ogni uomo e crede nel sesso senza amore. Perde la verginitÃ con Jerome (Shia Le Boeuf), che incontra ripetutamente nel film. C'Ã¨ un straordinario cameo di Uma Thurman, furiosa moglie di uno degli amanti di Joe, un efficace Christian Slater e un sadico Jamie Bell.

Gainsbourg e SkarsgÃ¥rd sostengono conversazioni erudite su arte, letteratura e natura del desiderio sessuale, a volte c'Ã¨ un calo di tensione, ma Ã¨ un'opera seria che esplode di idee. Un film sul sesso piÃ¹ intellettuale di questo non c'Ã¨.

2. CHARLOTTE: ESTREMA IN NIMPHOMANIAC MA HO SCELTO IO LE CONTROFIGURE HARD
Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

Per Lars von Trier, la timida Charlotte Gainsbourg ha accettato di recitare accoppiamenti e auto-mutilazioni accanto a Willem Dafoe in Antichrist (2009), si Ã¨ trasformata in mogliettina borghese - e infatti punita dalla fine del mondo - con Kiefer Sutherland in Melancholia (2011), e ora interpreta una donna ossessionata dal sesso che racconta dei suoi infiniti partner a Stellan SkarsgÃ¥rd in Nymphomaniac.

Va detto che all'esordio della Gainsbourg il personaggio era giÃ lÃ¬: era il 1984 e la dodicenne Charlotte appariva in mutandine con l'immenso papÃ Serge nel video di Lemon Incest . Innocenza e provocazione.

C'Ã¨ voluto il regista danese perchÃ© quel destino si compisse del tutto, Ã¨ stato Lars von Trier - tra tanti registi come Patrice ChÃ©reau o Michel Gondry o il compagno Yvan Attal - a tirar fuori il lato esibizionista della solitamente introversa figlia di Jane Birkin e Serge Gainsbourg. Nymphomaniac , con quelle locandine degli attori e i loro orgasmi in primo piano, completa degnamente la trilogia di amore - anzi sesso - e morte di von Trier e della sua musa.

Â«Ho una specie di doppia personalitÃ , Ã¨ una cosa che capita spesso alle persone timide - dice la Gainsbourg -. L'esibizionismo significa oscillare perennemente tra l'amarsi e il detestarsi. Quello che ti spinge davanti a una cinepresa Ã¨ la voglia di piacere e di piacerti, ma resti delusa: Ã¨ per questo che non riesci a smettere, e ci riprovi sempreÂ».

Abbiamo incontrato Charlotte Gainsbourg prima del lutto che pochi giorni fa ha colpito la sua famiglia (la morte della sorella fotografa Kate Barry, figlia di Jane Birkin e del compositore britannico John Barry). Nel raccontare il set di Nymphomaniac , che uscirÃ il giorno di Natale in Danimarca, una settimana dopo a Parigi e poi in Italia, la Gainsbourg parla della difficoltÃ di condividere il set con attori porno (quasi un'abitudine per Lars von Trier, sin da Idioti , 1998).

Â«Io e Shia Labeouf, Stellan SkarsgÃ¥rd, Willem Dafoe, Uma Thurman e Stacy Martin, che interpreta il mio ruolo da ragazzina, non abbiamo mai fatto sesso davanti alla cinepresa. Ho accettato di mostrarmi nuda, ma per le scene piÃ¹ spinte entravano in azione le controfigure. Si Ã¨ creato un rapporto un po' strano, anche perchÃ© avevo dovuto scegliere io tra diverse candidate, la produzione mi ha fatto avere delle foto che le mostravano in tutta la loro intimitÃ . Abbiamo condiviso i camerini, c'erano due cast completi - noi attori tradizionali e loro attori porno - che si alternavano continuamenteÂ».

Ãˆ scattata una forma di complicitÃ ? Â«No, per niente. Loro erano molto professionali, io un po' turbata perchÃ© non era facile accettare il fisico di qualcun altro. Non sapevo se sperare che al cinema poi si vedesse che non sono io, o invece confidare nella verosimiglianza.
Ci sono stati giorni bizzarri, tra scene di gruppo, sadomasochismo, organi sessuali finti per coprire i nostri ma che ci impedivano di andare alla toilette, e io che la sera poi telefonavo a mia madre (Jane Birkin, ndr ) per raccontarle tutto. Abbiamo riso molto insiemeÂ».

NymphomaniacÃ¨ la storia di Joe (Charlotte Gainsbourg), che nell'apertura del film giace sull'asfalto, sotto la pioggia, insanguinata, e viene soccorsa da Seligman (Stellan SkarsgÃ¥rd), che vive solo e le offre di essere suo ospite per il tempo necessario a riprendersi.

A casa di Seligman, Joe gli racconta la sua vita a cominciare dall'adolescenza, attraverso otto capitoli che mettono in scena, tra le altre cose, la gara con un'amica a chi seduce piÃ¹ uomini in treno, l'ebrezza di pagare sconosciuti in un parco, l'inevitabile prova con la frusta regalata per Natale, il disperato tentativo di uscire dalla dipendenza chiudendosi in casa e mascherando con carta e nastro adesivo qualsiasi forma che possa evocare il sesso (manopole, rubinetti e infine, soprattutto, lo specchio). Come spesso accade nei film di Lars von Trier, molta tristezza, anche e soprattutto nel sesso.

Â«Ho superato la mia timidezza perchÃ© Ã¨ il mio lavoro, mi piace, e perchÃ© adoro Lars von Trier, attento e rispettoso anche quando chiede le cose piÃ¹ spinte. La sua franchezza evita imbarazziÂ». Charlotte Gainsbourg partecipa anche alla colonna sonora, con una versione alquanto sussurrata di Â«Hey JoeÂ» di Jimi Hendrix prodotta da Beck (che giÃ collaborÃ² con lei per l'album Stage Whisper).

Il film Ã¨ stato spezzato in due parti, la versione completa di oltre cinque ore verrÃ forse presentata a Cannes 2014. Tre anni fa, alla conferenza stampa di Melancholia sulla Croisette, Lars von Trier si lanciÃ² in una gaffe memorabile - Â«Capisco Hitler, simpatizzo un po' per luiÂ» - dalla quale non si Ã¨ piÃ¹ completamente ripreso (da allora evita di parlare in pubblico).

Â«Fu terribile - ricorda la Gainsbourg -, un momento di infinito disagio, io ero seduta accanto a lui. Dopo Ã¨ venuto a scusarsi, "non sono antisemita, era per fare un po' di scena, lo so che tuo padre era ebreo". A parte il fatto che anche io mi considero ebrea, Lars era entrato in un tunnel e piÃ¹ parlava e peggio faceva. Ogni tanto dice colossali idiozie, un po' per il gusto di vedere l'effetto che fanno. Ma sono orgogliosa di lavorare con luiÂ».