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Giovanni Pons per “la Repubblica”
Il nuovo cda Rcs non accetta nè respinge l’offerta della Mondadori per la Libri ma vuole andare avanti a trattare per ottenere un prezzo più elevato. E’ questa a grandi linee la posizione che è emersa informalmente ieri dopo la riunione che si è svolta a poche ore dall’arrivo della proposta vincolante da Segrate, che contempla una valutazione complessiva di Rcs Libri di circa 135 milioni aggiustabili al ribasso se il perimetro degli asset in vendita verrà ridotto, e al rialzo in funzione dei risultati del 2016.
La cessione però non è ancora decisa e deve inserirsi all’interno del nuovo piano industiale che l’ad di Rcs Pietro Scott Jovane sta mettendo a punto su richiesta esplicita dei nuovi consiglieri. E che si è reso necessario poichè rispetto alle previsioni mancano all’appello circa 200 milioni che le banche avevano considerato al momento di erogare i nuovi finanziamenti alla casa editrice.
Nei piani di Scott Jovane i 200 milioni potrebbero essere coperti con la cessione di Rcs Libri, con 50 milioni aggiuntivi di riduzione dei costi più altre dismissioni minori (le radio).
Intanto altri 18 milioni di cassa sono stati recuperati finalizzando la vendita della IgpDecaux, la società di cartellonistica. Ma il piano non è ancora stato deciso nei dettagli e dunque Rcs prende tempo almeno fino al 30 luglio, quando pubblicherà i risultati preliminari al 30 giugno, o al 25 agosto, data in cui il consiglio dovrà approvare la relazione semestrale.
In ogni caso l’offerta della Mondadori prevede anche un periodo di validità al termine del quale decadrà. Dunque in via Solferino non si potrà tergiversare più di tanto nel prendere una decisione finale e dovrà essere presa dal cda ma tenendo in considerazione anche le posizioni dei vari soci, non tutti propensi a cedere i gioielli del gruppo per fare cassa.
Nel frattempo l’ad di Mondadori Ernesto Mauri si prepara alla futura acquisizione facendo a sua volta cassa, anche se in famiglia. In vetrina da un po’ di tempo c’era la partecipazione dell’80% di radio R101 per la quale adesso è arrivata un’offerta dalla controllata Mediaset Rti. Così il cda di Segrate «ha conferito all’ad mandato per procedere all’accettazione della manifestazione di interesse », con un’offerta che prevede un periodo di esclusiva fino al 20 settembre prossimo.
Ora partirà la due diligence ma il dato di fatto è che le televisioni di Berlusconi entrano nel business delle radio e lo fanno comprando da Mondadori che così può far cassa in vista dell’esborso per i liberi della Rcs.
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