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Marco Giusti per Dagospia
Aspettando gli Oscar arrivano i César, gli Oscar francesi. Trionfa Guillaume Gallienne, regista, sceneggiatore e protagonista di "Tutto sua madre" che vince ben cinque César (miglior film, miglior attore, miglior opera prima, miglior adattamento, miglior montaggio). Come se da noi ai Donatello vincesse tutto Checco Zalone con "Sole a catinelle"...
Ne fa le spese il povero Abdellatif Kechiche, visto che il suo "La vita di Adéle", malgrado le nove nomination, si deve accontentare di un premio miserello alla sua protagonista, Adéle Exarkopoulos, come miglior attrice esordiente, che ringrazia il regista ("Io non so perché non sei qui, ma devo tutto a te") e la collega Léa Seydoux. Nulla per "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino che si vede superare dal suo concorrente belga, "Alabama Monroe" di Félix Van Groeningen.
Possibile che la storia si ripeta anche agli Oscar, visto che in molti puntano sul film belga anche domenica sera. La serata ultrachic presentata dalla bellissima Cècile De France ha avuto ospite d'onore Quentin Tarantino che ha premiato con un César speciale Scarlett Johansson, che ha ringaziato Parigi, sua nonna e Quentin per "averci salvato dalla mediocrità ".
Quentin rimane a bocca asciutta con il suo "Django Unchained", mentre ottiene parecchio«9 mois ferme», di e con Albert Dupontel, che vince vince il premio per la migliore sceneggiatura originale e la migliore attrice protagonista, Sandrine Kiberlain. Roman Polanski, 80 anni, vince il suo quarto premio come miglior regista, dopo "Tess", "Il pianista", "The Ghostwriter" per "Venere in pelliccia".
Qualcuno ha detto che in Francia, per vincere ai Césars si deve o filmare la propria moglie o la propria mamma, come Guillaume Galliene. Mai uscire dalla famiglia, insomma. Julie Gayet, come si sospettava, candidata come miglior attrice non protagonista, non vince nulla. E neanche Marisa Borini, la mamma di Carla Bruni e Valeria Bruni Tedeschi. Al loro posto vince Adèle Haenel per "Suzanne".
Miglior attore non protagonista Niel Astelrup per "Quay d'Orsay". Un altro dei grandi favoriti, "Lo sconosciuto del lago" di Alain Guiraudie si deve accontentare di un premiuccio al miglior attore esordiente, Pierre Deladonchamps. Seguiranno polemiche come da noi tra chi pensa che Guillaume Galliene abbia vinto troppo e Kechiche e Guiraudie nulla.
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