RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Tommaso Naccari per www.vice.com
"Comment by an annoyed Italian in 3, 2, 1…"
Ogni volta—e cioè sempre—che mi compare nel feed un video di Tasty, una di quelle rivisitazioni di ricette classiche italiane che in quanto italiani ci provocano rabbia e un senso di incomprensione, sotto c'è un commento con questa formula breve e pregnante. A quanto pare nel resto del mondo si chiedono davvero per quale motivo un ingrediente in più o in meno in una carbonara mandi così fuori il 98 percento di noi e in quel termine, "annoyed," sta il giudizio circa l'italiano medio su internet: se la prende per cose futili perché non ha un cazzo da fare.
Ecco: in questo momento all'estero è in corso un tentativo di rendere un meme questa nostra caratteristica e, in generale, il concetto di italianità. Sto pensando ai cosiddetti "italian army memes" e al recente "how Italians do things" che sta girando parecchio in questi giorni per la gioia del mio Facebook (e delle piccole pagine nate sulla scia).
È difficile stabilire una data precisa in cui è iniziato, ma è successo di recente. Personalmente i primi meme sugli italiani li ho visti a gennaio, e già a febbraio su r/MemeEconomy (un subreddit dedicato al "trading" di meme in una parodia dei mercati finanziari) ci si chiedeva se non avessero raggiunto il picco. Secondo KnowYourMeme, invece, il meme "how Italians do things" risale addirittura a settimana scorsa, quando è stato lanciato per la prima volta in questo tweet—coinvolgendo il caffè e, appunto, il gesto che più di ogni altra movenza delle mani caratterizza l'italiano all'estero:
Per quanto possa sembrare a sua volta un meme o una qualche forma di gag, i primi due tweet di risposta sono di due "annoyed Italians" che polemizzano sul fatto che quello in foto non è assolutamente un caffè italiano. Ovviamente è difficile valutare chi sia a lanciare per primo un meme, ma se tutto fosse davvero partito da qui sarebbe nel contesto più italiano possibile: caffè e accuse agli stranieri di non saper capire il nostro cibo.
La diffusione del meme è poi proseguita su Twitter e Imgur—dove un utente ha postato una prima raccolta di questi meme, raggiungendo in poche ore centinaia di commenti, centinaia di migliaia di views e qualche migliaio di like.
In una lista che, sempre secondo KnowYourMeme, è stata la fonte primaria alla base della nascita del meme e che viene venduta come una sorta di guida per "diventare italiano," questo gesto—il cosiddetto "finger purse", che già nel 1958 Bruno Munari, nel suo Supplemento al dizionario italiano collocava in copertina descrivendolo come "Le estremità delle cinque dita si riuniscono rapidamente e formano un cono col vertice in alto. La mano può restare ferma o essere scossa più o meno velocemente, secondo che la domanda è fatta con gentilezza o con impazienza. Molto usato a Napoli"—compare come uno dei dieci gesti tipici degli italiani.
Ad oggi comunque le origini del meme sono così confuse che lo stesso ha cominciato a perdere il suo significato iniziale—nelle ultime ore sono comparsi anche meme di questo tipo che più che un richiamo alla gestualità italiana, sembrano ricordare involontariamente lo struzzo dei corti di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Su r/MemeEconomy, nel frattempo, la discussione verte già sulle potenzialità rimaste ancora al meme—con commenti che suggeriscono di "disinvestire" perché il meme è già stato "normalizzato."
Non consiglio di investire ancora sui meme italiani. Hanno raggiunto il loro picco e da qui in avanti possono solo scendere. Consiglio piuttosto di vendere tutti i meme italiani che si posseggono per realizzare un buon profitto.
"I meme sull'Italia non sono un fenomeno improvviso, esistono da sempre," aveva detto qualche tempo fa a VICE Giulio Marobin, uno dei gestori di Irriverent Italian Memes—probabilmente la pagina Facebook più seguita per quanto riguarda l'equazione "meme + Italia." "Lo si deve soprattutto alla visione stereotipata che si ha dell'Italia all'estero. Se chiedessimo a un americano come immagina un italiano ci direbbe che è caloroso, mammone, che mangia pasta e pizza tutto il tempo, urla, fa casino, ha una famiglia numerosa, legami mafiosi e gesticola un sacco. Essendoci quest'accozzaglia di stereotipi, l'Italia offre più possibilità memetiche di qualsiasi altro soggetto."
Il modo stesso in cui sono nati gli "Italian army memes" è una conferma di questo punto: all'inizio questi meme—che tramite una finta ricerca di Google immagini giocano sugli stereotipi di diversi paesi—non si concentravano sull'Italia. Parlando con i gestori di Internet Tourist Guide—una pagina Facebook straniera che è stata tra le prime a pubblicare "army memes"—avevamo scoperto che si erano evoluti naturalmente, finendo poi per caso a parlare dell'Italia.
"La prima volta che li abbiamo visti è stato a metà dicembre e circa un mese dopo abbiamo deciso di provare a renderli virali, più che altro perché erano facili da fare e si potevano applicare agli stereotipi su qualsiasi paese e cultura del mondo," mi hanno spiegato. "Poi i fan hanno cominciato a mandarcene 30-40 al giorno in messaggio privato, e stranamente tutti quelli che ci mandavano erano sull'Italia. Abbiamo smesso di postarli a fine gennaio, perché ci sembrava avessero esaurito il loro potenziale."
Anche secondo loro i meme sull'Italia sono sempre esistiti "perché ci sono tanti stereotipi sugli italiani, quindi non ci vuole molto a farli." In più funzionano bene, perché gli italiani sono ossessionati dall'immagine che gli altri hanno di loro. "Sono sempre molto esaltati e fieri quando il resto del mondo parla di loro, ma allo stesso tempo non sono in grado di recepire nessuna critica nei loro confronti."
Il che ci porta agli effetti di questi meme sugli italiani. Molti fan italiani di Italian Tourist Guide l'hanno presa sul personale commentando i post con insulti. Allo stesso tempo c'è chi ironizza, e anche chi in una sorta di moto di orgoglio nazionalista cerca di far capire al mondo che gli italiani non sono solo un popolo che ha donato al mondo una spiccata gestualità.
Ad esempio c'è iPantellas che, tanto per uscire dallo stereotipo, ci ricorda che gli italiani hanno regalato al mondo la pizza.
O chi ancora, per far sì che nessuno degli stereotipi venga confermato, ci ricorda che "loro non sanno cucinare"
E chi infine è davvero esausto ed esasperato
Comunque sia, in realtà, già in queste ore la forza del meme sembrerebbe essersi affievolita facendolo collassare su se stesso. Perché torni di moda non c'è che da aspettare che qualcuno decida di cucinare un piatto di pasta senza salare l'acqua pubblicando poi il video su internet, o qualcosa del genere.
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