RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Aldo Grasso per www.corriere.it
Dal Teatro Sociale di Sondrio, con una lectio ispirata all’omonimo libro edito da La Nave di Teseo, «Michelangelo. Rumore e paura», Vittorio Sgarbi ha raccontato la vita e le opere di Michelangelo, evidenziando la potenza e l’unicità della sua produzione artistica, da sculture celebri come la Pietà o il David fino ai capolavori pittorici della Cappella Sistina (La7).
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Visto che il programma è disponibile sulla piattaforma de La7, non posso che estendere al lettore l’invito a guardarlo, così da evitarmi una cattiva parafrasi dell’evento: le opere di Michelangelo, così vividamente richiamate dal critico, diventano i punti di partenza di un viaggio attraverso l’arte, come un circolo, senza inizio né fine, dal quale emergono in modo chiaro e netto la necessità e l’urgenza della presenza della bellezza intorno a noi.
La domanda che mi pongo (ovviamente senza risposta) è questa: ma perché Sgarbi ha dilapidato parte del suo talento in tanti inutili talk show, facendosi coinvolgere in inutili risse o in contenziosi del tutto marginali? È anche vero che molti personaggi televisivi vanno avanti perché hanno messo a punto un metodo, mentre lui ha un carattere, un daimon, che poi è quello che segna il destino di ciascuno. Per alcuni l’azione è il carattere, per lui la lezione è il carattere.
chiambretti busi sgarbitweet su vittorio sgarbi 2VITTORIO SGARBI IN PISCINA AD ARPINOlo scontro fra dago e sgarbii piedi di vittorio sgarbi 2
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