“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
«Questa non potete perdervela». «Questa» è la foto di una signora di 70 anni, sovrappeso che gira senza vestiti negli spogliatoi di un centro fitness di Los Angeles. E che la playmate 24enne Dani Mathers ha deciso di condividere con i suoi follower su Snapchat, la popolare piattaforma social invitando tutti a guardare. Una giovane spietata e pericolosa o solo una maleducata? La modella ora rischia sei mesi di carcere e una multa di mille dollari.
«Accuse prive di fondamento», le ha definite il suo legale. Per il procuratore di Los Angeles Mike Feuer invece la faccenda è seria. E la coniglietta di Playboy è colpevole non solo di violazione della privacy per aver scattato e diffuso la foto di una donna nuda senza il suo consenso. Ma è imputabile anche di body shaming (letteralmente sarebbe gogna fisica, in pratica si tratta di deridere qualcuno per il suo aspetto).
Per la prima accusa i precedenti negli Stati Uniti sono parecchi. Si va da un rabbino condannato a sei anni per aver filmato una donna che stava preparando per un bagno rituale fino ad un officiale di frontiera finito dietro le sbarre per aver immortalato le colleghe nelle toilette degli uffici. Ma nel caso del body shaming si apre un nuovo fronte che potrebbe vedere alla sbarra parecchi imputati. «È un comportamento che tende all' umiliazione, causa dolore e ha conseguenze di lungo termine», ha spiegato Feuer. Bullismo, che può indurre la vittima, di qualunque età essa sia, al suicidio. E dunque molto di più di una banale presa in giro.
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