IL CINEMA DEI GIUSTI – DIMENTICATE “IL VIZIETTO” E PREPARATE I FAZZOLETTI PER UNA STORIA D’AMORE GAIO IN TERZA ETÀ: “I TONI DELL’AMORE”, CON DUE MERAVIGLIOSI ALFRED MOLINA E JOHN LITHGOW

Marco Giusti per Dagospia

I toni dell’amore - Love Is Strange di Ira Sachs.

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Preparate i fazzoletti. Le sciure dei Parioli e di Roma Nord impazziranno per questa bellissima e tristissima storia d’amore gay fra un vecchio pittore ebreo newyorkese e un di poco più giovane maestro di coro inglese e cattolico in quel di Brooklyn. “I toni dell’amore – Love Is Strange” di Ira Sachs, quarantenne ebreo gay nato in Tennessee, è un film delizioso che piacerà a tutti, grazie anche a due interpreti meravigliosi come Alfred Molina, che interpreta George, il maestro di coro inglese, e John Lithgow, che interpreta Ben, il vecchio pittore settantenne. Ben e George vivono tranquilli da vent’anni nella loro casa di Brooklyn. Stanno insieme da ben 39 anni.

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E decidono di sposarsi, salutati da amici intimi e parenti. Brutta mossa. Perché George perde il posto nella scuola cattolica dove insegna e i due si ritrovano costretti a vendere, anzi a svendere la loro casa. Dove andranno? Non trovano una stanza tutta per loro e devono dividersi. Ben andrà a vivere con il nipote Elliot, Damian Burrows, sposato con la scrittrice Kate, la grande Marisa Tomei, e con loro figlio Joey, che attraversa un brutto periodo di confusione sessuale.

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George andrà da due poliziotti gay che fanno ogni sera una festa. E’ un disastro. Se George non riesce a integrarsi da settantenne nella vita dei due gai poliziotti, Ben si trova nella piccola casa del nipote a contatto coi loro problemi, soprattutto legati al disagio evidente del figlio Joey, che ha un amico del cuore, Vlad, che è sempre presente fra di loro. Ovvio che i due vecchi signori si sentiranno non solo due vecchi, ma non troveranno modo che raramente di vedersi.

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Inutile dire che Alfred Molina e John Lithgow non possono che incantare il pubblico senza mai eccedere in trucchi di recitazione o inutili mosse da vecchie checche. Sono due vecchi signori barbuti che soffrono a vivere senza dormire assieme e baciarsi, questo sì, ma si muovono per le strade di New York in maniera meravigliosa, con rara eleganza. Presentato con successo di critica al Sundance e poi a Berlino, il film di Sachs magari sprofonda un po’ nel sentimentale, ma è sempre salvato dalla misura e dalla grazia dei suoi protagonisti. In sala dal 20 novembre.

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