DAGOREPORT – IL MIRACOLO DEL GOVERNO MELONI: HA UNITO LA MAGISTRATURA – LE TOGHE SI SONO COMPATTATE…
SERGIO MATTARELLA SCHERZA CON QUENTIN TARANTINO
Fulvia Caprara per www.lastampa.it
SERGIO MATTARELLA E QUENTIN TARANTINO
Era il faccia a faccia più atteso della giornata, e non ha deluso le aspettative. Anzi, le ha superate. Da una parte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dall’altra il regista culto di «Kill bill». Due mondi opposti e distanti che si incontrano tra gli stucchi e gli specchi del Quirinale, nella mattinata che precede l’assegnazione dei premi David di Donatello al cinema italiano.
QUENTIN TARANTINO ALLA TAVERNA FLAVIA
Affrontando l’ingresso del palazzo, tra sole cocente e ressa di fotografi, tutti si chiedevano, candidati ai riconoscimenti, giornalisti, addetti ai lavori, invitati, che cosa Mattarella e Tarantino si sarebbero detti, se sarebbero mai riusciti a trovare un argomento comune. È proprio il Presidente a rompere il ghiaccio con una battuta del suo discorso che nessuno si aspettava, rivolta al regista, seduto in prima fila, tra i colleghi italiani in gara per i David: «Uscire dalla crisi non è facile - dichiara il Presidente -. Signor Tarantino, anche se ci prestasse il suo mister Wolf, neppure lui riuscirebbe da solo a risolvere tutti i problemi...». L’autore sorride deliziato, in sala scorre un brivido di divertimento inatteso.
QUENTIN TARANTINO CON FRANCA E ROBERTA ALLA TAVERNA FLAVIA
Poco dopo, durante il tradizionale cocktail, Tarantino assalito dalla stampa, commenta l’uscita del Presidente: «E’ stata un’assoluta sorpresa, non me l’aspettavo, molto divertente, e ne sono onorato...Potrei anche decidere di ritornare sul personaggio». Qualcuno gli chiede che cosa gli piacerebbe girare nei saloni del Quirinale: «Sono un grande fan degli spazi ampi - risponde osservando volte e soffitti - e qui devo dire che, dovunque ti giri, caschi bene».
QUENTIN TARANTINO CON FRANCA E ROBERTA ALLA TAVERNA FLAVIA
Ha ascoltato con attenzione l’intervento del Capo dello Stato e ne fa un piccolo riassunto, come un bravo alunno all’uscita di scuola: «Ha parlato del vostro cinema, della crisi, cose che mi interessano perchè, come sapete, sono un grande fan dei vostri film e sono veramente contento di essere stato invitato qui oggi».
QUENTIN TARANTINO E MIMMO CAVICCHIA ALLA TAVERNA FLAVIA
Il motivo della presenza di Tarantino a Roma è la consegna di ben due David che gli erano stati attribuiti nel 1995 per «Pulp fiction» e nel 2013 per «Django unchained». Non aveva potuto ritirali allora e lo fa oggi, perchè ha appena finito le riprese del suo ultimo film «The Hateful eight», nelle sale americane a Natale e immediatamente dopo da noi.
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