“PRIMA I BULLI, ORA GLI STALKER. DOPO MISS ITALIA SONO PERSEGUITATA” – LA BATTAGLIA DI FRANCESCA BERGESIO CONTRO GLI HATER (DOPO LA CONDANNA DI UN ODIATORE DI BRESCIA, L'EX MISS HA DENUNCIATO UN 26ENNE DI CATANIA CHE LE HA SCRITTO SU FACEBOOK MESSAGGI DEL TIPO “SO DOVE ABITI, TI LEGO AL LETTO E TI STUPRO”) - "LE INTIMIDAZIONI NON ERANO RIVOLTE SOLTANTO A ME, MA ANCHE A MIO PADRE (SENATORE LEGHISTA) MA NON SONO LEGATE ALLA POLITICA. CHI MINACCIA LO FA DA DIETRO UNO SCHERMO E LA PAURA SI AMPLIFICA"

Floriana Rullo per il "Corriere della Sera" – Estratti

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Passo dopo passo, Francesca Bergesio, 20 anni, originaria di Cervere, in provincia di Cuneo, Miss Italia 2023 e figlia del senatore Giorgio Bergesio, porta avanti la sua battaglia contro la violenza. Verbale, nel suo caso: dopo la condanna, tramite patteggiamento, di un hater di Brescia, ne ha denunciato per lo stesso motivo un secondo, un 26enne di Catania che le ha scritto su Facebook messaggi pesanti come «so dove abiti, ti lego al letto e ti stupro».

Ma non è la prima volta che combatte: da bambina ha dovuto affrontare un’altra piaga altrettanto dolorosa. Ha raccontato di essere stata bullizzata. Che cosa è successo?

«Sono cresciuta a Cervere, un paese di appena 2.300 abitanti. Sono sempre stata molto alta per la mia età. E alcuni ragazzi mi prendevano in giro. Avevo appena 14 anni».

Eppure ce l’ha fatta.

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«Arrivata a casa ho raccontato tutto a mia madre. Quelle parole mi avevano ferita. È stata lei a farmi riflettere. È riuscita a trasformare in pregio ciò che per altri era un difetto. Pian piano, crescendo, attorno ai 15 anni, mi ha fatto indossare i tacchi. Così avrei fatto sentire a disagio soltanto i maschi insicuri. Non ho più sofferto».

È da lì che nasce la sua sensibilità verso il tema?

«Sì, perché ho realizzato di essere stata una vittima. Per questo ho voluto parlarne nel mio monologo durante Miss Italia».

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Il bullismo viene sottovalutato?

«Sì, spesso si subisce perché si ha il terrore di denunciare. Del resto chi minaccia lo fa da dietro uno schermo e la paura si amplifica. È successo anche a me: io avevo paura. Poi però ho capito che non dovevo lasciarla vinta a chi confonde la libertà con il diritto di ferire il prossimo».

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È un tema che viene affrontato nel mondo dello spettacolo?

«Ora se ne parla molto. Ci sono campagne di sensibilizzazione. Ovviamente essere un personaggio conosciuto ti porta sempre sotto i riflettori. Anche per questo diventiamo un punto di riferimento per i giovani. Dopo Miss Italia so di essere più esposta a ogni tipo di commento. Ma le critiche, se sono costruttive, si accettano».

Chi l’ha convinta a denunciare gli hater?

«La prima volta erano stati i miei genitori e Patrizia Mirigliani. Questa volta sapevo che cosa fare e come comportarmi».

Il suo primo hater è stato condannato, ora ne ha denunciato un altro...

«È successo di nuovo, a febbraio. Ho ricevuto minacce gratuite. Dovevo difendere la mia libertà».

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Le minacce erano di nuovo di morte?

«Di morte, di violenza sessuale e fisica. E le intimidazioni non erano rivolte soltanto a me, ma anche a mio padre e alla mia famiglia, ma non sono legate alla politica».

Quando sono iniziate la prima volta?

«Con la fine di Miss Italia.Sono stata minacciata da un profilo di una donna. Lo ha scoperto mia madre, poi abbiamo capito fosse un uomo».

Il risarcimento ottenuto dalla prima condanna è stato devoluto in beneficenza.

«Sì e anche l’onorario del mio avvocato, Nicola Menardo. Il denaro andrà ad un’associazione del territorio che si occupa di tutelare le donne vittime di violenza. Voglio lottare anche per loro».

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