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1. MA QUALI SCUOLE UNISEX! SE VOLETE CHE I FIGLI CRESCANO BENE SCEGLIETE QUELLE MISTE 2. DOVE MANCA IL SESSO OPPOSTO LE FANTASIE EROTICHE AUMENTANO E NON SI FA CHE SOGNARE I GENITALI ALTRUI: “ALCUNE DI NOI ERANO COSÌ FORTUNATE DA CONOSCERE RAGAZZI FUORI SCUOLA. AVEVANO IL FIDANZATO E SI DAVANO DA FARE GIÀ A 12 ANNI. APPENA UNA COMPAGNA HA FATTO SESSO ORALE, CE LO HA DESCRITTO NEI DETTAGLI, USANDO UNA BOTTIGLIETTA DI ACQUA COME STRUMENTO DIMOSTRATIVO

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Radhika Sanghani per “The Telegraph”

 

Il direttore di Eton pensa che i suoi ragazzi siano il ritratto dell’innocenza. Per Tony Little,

Scuola femminileScuola femminile

le scuole separate, permettono a ragazzi e ragazze di restare puri più a lungo possibile. Evidentemente non ha mai parlato con le giovani studentesse in piena tempesta ormonale che sono costrette a passare ogni secondo della loro pubertà nella stessa classe. Se avesse parlato con loro, avrebbe capito che le loro conversazioni sono più sporche di un film confinato a tarda notte. Posso garantirlo, avendo frequentato una scuola femminile.

 

Tony Little preside di EtonTony Little preside di Eton

La mancanza di ragazzi significava che gli unici nostri pensieri riguardavano i ragazzi. Non li vedevamo e li immaginavamo. Strappavano dalle riviste il “torso del mese” e lo facevamo circolare per esaminarlo e renderlo oggetto sessuale. Dedicavamo il pranzo a discutere sulle varie fasi di un incontro: prima mano nella mano, poi baci, e il resto. Alcune di noi erano così fortunate da conoscere ragazzi fuori scuola. Le più fortunate avevano il fidanzato e si davano da fare già a 12 anni. Non appena una compagna ha fatto sesso orale, ce lo ha descritto nei dettagli, usando una bottiglietta di acqua come strumento dimostrativo. Avevamo 13 anni. Chiunque lo faceva, diventava all’istante una celebrità. La prima ragazza che perse la verginità, a 14 anni, cancellò i confini fra noi e mitici genitali maschili.

 

Nelle scuole unisex le pulsioni erotiche aumentanoNelle scuole unisex le pulsioni erotiche aumentano

Ecco perché l’idea del signor Little di evitare l’educazione sessuale prima dei 9 anni è assolutamente ridicola. Gli adolescenti non possono sfuggire agli ormoni, dato che sono circondati da persone con la stessa combinazione cromosomica. La sessualità pubescente è una realtà e le scuole devono essere disposte ad aiutare i loro giovani alunni. Gli studenti delle scuole solo maschili o solo femminili ne hanno più bisogno di altri. Sono così affamati di sesso opposto che cercano informazioni altrove, da amici, dai forum on line, dalla pornografia. E queste informazioni spesso non sono accurate né complete, e sono dirette esclusivamente al piacere maschile. Le ragazze leggono di cosa dovrebbe essere il sesso e si creano aspettative, senza avere una solida idea di cosa significhi. Possono anche non fare sesso a scuola (fondamentalmente perché non c’è nessuno con cui farlo) ma questo non significa che non ci pensino.

 

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Per alcune ragazze questa privazione della figura maschile ha un enorme impatto sul futuro, perché quando alla fine sono esposte al sesso opposto, si liberano degli anni di repressione e fanno pratica senza averne nozione, spesso senza capire cosa sia il piacere sessuale e il consenso. Lo stesso vale per i ragazzi. Le coetanee che frequentano scuole miste forse non hanno frequentato lezioni di educazione sessuale, ma almeno hanno conosciuto il sesso opposto, non ne hanno fantasticato, e hanno imparato a vedere i ragazzi come loro simili, al pari loro. E questo fa una gran bella differenza. Non confondiamo l’innocenza con la verginità.