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ELON MUSK TORNI A FARE L'INNOVATORE: DI POLITICA NON CAPISCE UN CAZZO - DOPO IL SUO TWEET DI SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD ("SONO GLI UNICI CHE POSSONO SALVARE LA GERMANIA"), A MUSK VIENE DATA LA POSSIBILITÀ DI VERGARE UN EDITORIALE SU "WELT" IN CUI DIMOSTRA DI IGNORARE ALLA GRANDE COSA ACCADE A BERLINO (RIBATTEZZA IL GIORNALE "WELD") - IL MILIARDARIO AMICO DI TRUMP ATTACCA IL PRESIDENTE STEINMEIER ("PERDERÀ LE PROSSIME ELEZIONI"), NON SAPENDO CHE NON È CANDIDATO PERCHÉ È IL CAPO DELLO STATO - CAOS ALL'INTERNO DEL QUOTIDIANO PER LA DECISIONE DI PUBBLICARE IL PEZZO A FIRMA DI MUSK

Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per "La Repubblica"

 

ARTICOLO DI ELON MUSK SU WELT

Elon Musk continua con la sua campagna di riciclaggio di un partito sporco. E su un giornale reazionario, certo, ma dal quale forse non ci sarebbe aspettata un’operazione del genere. Si narra che sul letto di morte Axel Springer, fondatore della Bild, abbia chiesto alla sua famiglia di non vendere mai la Welt.

 

Che all’epoca era il fratello minore, il quotidiano meno letto e meno gridato del tabloid più letto d’Europa, ma perennemente in crisi di vendite. Ieri il giornale berlinese, che nel frattempo vanta una delle pagine web più lette in Germania, ha scatenato una bufera per una decisione che forse avrebbe fatto storcere il naso al controverso fondatore, odiato dalla sinistra ma filoatlantista e filoeuropeista fino al midollo.

ELON MUSK PERSONA DELL ANNO - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Nella sua versione domenicale, la Welt ha pubblicato un commento di Musk a sostegno dell’Afd, un partito filorusso che nel programma elettorale propone l’uscita di Berlino dalla Ue e dall’euro. E per il proprietario di X solo l’Afd può salvare la Germania dal declino economico. Apriti cielo.

 

A Natale Musk aveva già twittato che «solo l’Afd può salvare la Germania ». E secondo alcuni media sarebbe stato l’attuale editore del gruppo Springer (che possiede anche Politico), Mathias Doepfner, a cercarlo per chiedergli di articolare meglio quel tweet. Il risultato è un commento che mostra solo come Musk non abbia mai letto il programma dell’Afd e punti a normalizzare una forza politica ritenuta pericolosa per la democrazia persino dai servizi segreti tedeschi.

 

Nella riunione di redazione sembra che alcuni giornalisti di punta come il vicedirettore Robin Alexander si siano espressi contro la pubblicazione. E la discussione accesa tra colleghi ha mietuto una vittima eccellente: la capa delle pagine dei commenti, Eva Marie Kogel, si è dimessa. Ma nel frattempo la polemica si è allargata.

DONALD TRUMP CAMERIERE DI ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON GROK

 

Dimostrando ancora una volta di non capire nulla della Germania, Musk ha pubblicizzato il suo commento segnalando che era uscito su una fantomatica “Weld”, con la “d” finale. E già che c’era ha attaccato il presidente della Repubblica Steinmeier che venerdì aveva stigmatizzato il suo sostegno all’Afd: «Perderà le prossime elezioni», ha twittato.

 

Ignorando che Steinmeier non è candidato perché è il capo dello Stato. Ma contro il patron di Starlink e Tesla, dopo giorni di assordante silenzio, è sceso in campo il capo dei cristianodemocratici e probabile prossimo cancelliere, Friedrich Merz, che ha criticato «l’invadente e presuntuoso spot elettorale» di Musk.

MATHIAS DOEPFNER A BAGNAIA

 

In più, Merz gli ha ricordato che l’uscita della Germania dalla Ue «danneggerebbe l’economia tedesca », e «non solo quella automobilistica ». Vale la pena di ricordare che l’Afd, coerentemente con il suo odio per le auto elettriche, protestò a lungo contro la costruzione della Gigafactory di Tesla in Brandeburgo. […]

frank walter steinmeier a marzabotto foto lapresse sergio mattarella e frank walter steinmeier a marzabotto foto lapresse EDITORIALE PRO AFD DI ELON MUSK SU DIE WELT