QUOQUE TU, BRIAN? - IL GIORNALISTAR BRIAN WILLIAMS SI SCUSA: “HO INVENTATO LA MIA STORIA DI GUERRA. NON ERO SULL’ELICOTTERO COLPITO IN IRAQ” - MA LA TOPPA È PEGGIO DEL BUCO, E ORA RISCHIA IL POSTO (VIDEO)

VIDEO - WILLIAMS RACCONTA LA STORIA DELL'ELICOTTERO COLPITO (FALSA)

Francesco Semprini per “la Stampa”

brian williams

Non solo una figura barbina, ma anche il rischio di perdere il posto di lavoro e il ricco stipendio da 10 milioni di dollari. È questa la sorte che potrebbe toccare a Brian Williams, storico reporter di Nbc News, e conduttore di Nbc Nightly News, il telegiornale più seguito negli Stati Uniti. 
 

Il volto noto della tv Usa è reo di aver mentito circa un suo reportage in Iraq durante la seconda guerra del Golfo. Williams ha raccontato che nel 2003 si trovava a bordo di un elicottero Chinook, che fu colpito da fuoco nemico. Il giornalista si sarebbe salvato grazie al coraggio dei militari a bordo, in particolare del sergente Tim Terpak, il quale qualche giorno fa era comparso assieme al giornalista a una partita di hockey dei Rangers raccogliendo l’applauso del pubblico.

brian williams in iraq

La standing ovation dallo stadio è rimbalzata su Facebook, dove anche Williams ha ricevuto complimenti da tutti, eccetto che da Lance Reynolds il quale gli ha scritto: «Mi dispiace, ma non ricordo che tu fossi a bordo». Reynolds è l’ingegnere della squadra che si trovava sul Chinook, come riportato dalla rivista «Stars and Stripes» che per prima ha riportato la dichiarazione comparsa su Facebook, confermata da altri commilitoni.

brian williams in iraq

Il militare ricorda che dopo l’atterraggio dell’elicottero danneggiato il giornalista, che era rimasto a terra, cercava di avere informazioni sull’accaduto, e che solo dopo si imbarcò su un elicottero, diretto verso il Kuwait, «per raccontare la sua guerra a Nightly News».

brian williams in iraq

Una versione ben diversa da quella raccontata dal giornalista negli anni, con dovizia di particolari, come nel 2013 allo show di David Letterman. L’anchorman non ha potuto che fare pubblica ammenda: «Avete ragione. Mi scuso, non so cosa mi sia successo».