DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
1 - RAI: VELTRONI, MI AUGURO PARTITI FACCIANO PASSO INDIETRO
(AGI) - Walter Veltroni ha invocato una riforma della Rai. "Mi auguro che quello che e' successo nel paese succeda in Rai e i partiti facciano un passo indietro", ha detto l'ex leader del Pd intervistato a '28 minuti' su Radio2. Serve, ha spiegato, "una legge che istituisca un consiglio d'amministrazione di 3 persone, che sia nominato un amministratore delegato e che la Rai possa tornare a essere un'azienda che si occupa del prodotto, l'unica cosa di cui nessuno parla".
2 - MEDIASET: CONFALONIERI, COSTRETTI A TAGLI SENZA BASI PER RIPRESA
(Adnkronos) - "Un'azienda come Mediaset, in una fase di rallentamento della dinamica dei ricavi con conseguente forte contrazione dei profitti, ha deciso di non intaccare i propri livelli occupazionali. Ma e' evidente che se non si pongono le basi per una ripresa dell'economia e del mercato pubblicitario, sara' inevitabile farlo. E come Mediaset, molte altre aziende italiane saranno costrette a farlo".
A lanciare l'allarme e' Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, nel corso dell'audizione in Commissione Bilancio di Montecitorio. Parole pronunciate a poche ore dall'incontro con il premier Mario Monti, oggi a Palazzo Chigi, e sul quale Confalonieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni: "ubi maior minor cessat", ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano dell'incontro.
Ma nell'intervento in Commissione il presidente di Mediaset non nasconde le preoccupazioni per il futuro. E per un presente minato dalla crisi. "Tutte le manovra poste in essere negli ultimi mesi - attacca - portano ad effetti recessivi sull'economia e un inevitabile aumento della disoccupazione. A prescindere, quindi, dall'ovvio rafforzamento degli ammortizzatori sociali necessari per evitare effetti indesiderati in termini di clima sociale, un'attenzione particolare va riposta sui temi strutturali che riguardano l'occupazione".
E ancora. "Anziche' dedicare risorse mediatiche e politiche in una battaglia sull'articolo 18" rincara la dose, dopo aver sottolineato che "bisognerebbe in concreto agire per ottenere obiettivi di breve termine quale l'aumento della produttivita' del lavoro e il miglioramento delle condizioni 'ambientali' per facilitare l'insediamento in Italia di nuove attivita' portatrici di impiego".
3 - TV DIGITALE: DA CONFALONIERI APPELLO ACCORATO, REGOLE CERTE SU BEAUTY CONTEST
(Adnkronos) - "Un ultimo accorato appello alla necessita' di regole certe". A rivolgerlo e' il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, in audizione in Commissione Bilancio della Camera.
"Il nostro cammino per la rivoluzione digitale - ricorda Confalonieri - e' iniziato nel 2001 con la legge che ci obbligava al nuovo standard. Sono passati 11 anni e ancora siamo con il beauty contest, la procedura di assegnazione delle frequenze in grado di chiudere la procedura europea, sospeso. Non e' con queste incertezze che le aziende possono andare avanti e non e' con la demagogia che potremo continuare a svolgere il ruolo che abbiamo nella societa', nell'economia, nell'informazione e nella produzione di contenuti originali".
"Mediaset - sottolinea rivolgendosi ai membri della Commissione - e' un'azienda sana, che fa impresa in Italia e che chiede il sostegno del sistema paese per proseguire nella sua politica di investimento, occupazione e di crescita".
4 - RAI: DOMANI IN CDA ODG SU MAZZA E PIANO FICTION RITOCCATO A 180 MLN
(Adnkronos) - Domani mattina sul tavolo del Cda Rai due voti significativi: quello sull'ordine del giorno presentato da Rodolfo De Laurentiis il 29 febbraio scorso per chiedere il riassetto organizzativo della rete ammiraglia della Rai e la sostituzione del direttore Mauro Mazza; e quello sul piano fiction presentato dal direttore Fabrizio Del Noce il 2 febbraio scorso e discusso in Cda il 9 febbraio. Un piano che, a quanto apprende l'Adnkronos, non avrebbe recepito, se non in piccolossima parte, le critiche avanzate poco meno di un mese fa da piu' di un consigliere.
Fra le novita' apportate dal direttore di Rai Fiction vi sarebbe l'introduzione di un tv movie sulla strage di Duisburg che andrebbe incontro alla richiesta fatta da alcuni consiglieri di inserire tematiche contemporanee, la cancellazione della miniserie 'Delitto d'Amore', prodotta da Massimo Ferrero, per fare posto a quella sulla legge Merlin, ed infine la decisione di rimettere 'Il Medico in famiglia' per intero e cioe' con 26 puntate da 50 minuti e non a meta' come inizialmente stabilito. Tutte novita' che avrebbero effetti anche sui costi: il budget sarebbe passato, infatti, da 171 mln a 180 mln di euro (compresi i cartoni animati).
Su una parte dei 9 milioni di differenza, sembra, pero', che ai consiglieri i conti non tornino: se, infatti, e' ritenuto comunque legittimo che 3 milioni possano essere recuperati dalla rinuncia alle attivazioni delle fiction per l'equivalente cifra; per gli altri c'e' chi storce il naso considerando inverosimile, se pure interessante come idea di fondo, che possano arrivare dalla realizzazione delle produzioni con strutture produttive Rai, perche' si tratta di fiction da condurre in porto nell'anno in corso.
5 - RAI: ORFINI, GOVERNO NON SI CURI DI VETI PDL, AVANTI SU RIFORMA GOVERNANCE
(Adnkronos) - "L'atteggiamento di Alfano dimostra oltre ogni ragionevole dubbio quale sia l'idea che il centrodestra ha del futuro della Rai: un'azienda asservita alla politica e incapace di competere. Ormai siamo al dunque, il cda e' in scadenza e si vedra' chi davvero ha intenzione di rilanciare il servizio pubblico". Lo afferma Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione Partito Democratico.
"Al governo chiediamo di non curarsi dei veti di chi ha paura di perdere l'amata lottizzazione e di andare avanti con coraggio: serve una riforma della governance da approvare subito e dispiacerebbe che si facesse finta di non considerare questa una priorita'", aggiunge.
"Ad Alfano suggeriamo di tornare sui suoi passi: non c'e' niente di moderno e innovativo in una destra che si rifiuta di fare le riforme per conservare questo desolante staus quo, al solo fine di continuare a lottizzare", conclude Orfini.
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