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Franco Montini per "la Repubblica-Roma"
Un successo che non ti aspetti e che, per una volta, premia la qualità e la cultura. E' quanto accaduto con "Pompei", documentario che ricostruisce con rigore storico la realtà della nota città romana distrutta nel 79 d.C. dall'eruzione del Vesuvio.
Il film, una produzione del British Museum, distribuita in Italia da Microcinema, società specializzata nel proporre contenuti culturali, è arrivato nei cinema lunedì e sarebbe dovuto restare in programmazione solo per due giorni, come appuntamento/evento destinato ad un pubblico di appassionati e specialisti. Ma la risposta degli spettatori è stata superiore ad ogni più rosea previsione.
A livello nazionale lunedì e martedì, "Pompei" ha fatto segnare la media copia più alta d'Italia, battendo perfino le commedie in questo momento più gettonate: "Sole a catinelle" con Checco Zalone e "Fuga di cervelli" di Paolo Ruffini.
A Roma il film è stato proposto in cinque sale, e in particolare al Barberini, "Pompei" ha rastrellato fra lunedì e martedì 10mila euro, una cifra assolutamente imprevedibile in giornate feriali. Tanto che gli esercenti del Barberini hanno deciso di proiettare nuovamente "Pompei", destinandolo ad una programmazione che proseguirà fino a quando il pubblico continuerà a mostrare interesse.
Non è la prima volta che il cinema si occupa di Pompei: lo aveva fatto già all'epoca del muto con una serie di cortometraggi e un autentico kolossal "Gli ultimi giorni di Pompei", realizzato da Carmine Gallone nel 1926. Con lo stesso titolo seguirono nel 1935 un tipico peplum hollywoodiano diretto da Ernest B. Schoedsack e nel 1959 una nuova versione italiana con la regia di Mario Bonnard e Sergio Leone, cui fu affidato il compito di terminare la lavorazione, dopo la malattia del primo.
Ma questo "Pompei" non ha nulla da spartire con le fantasiose ricostruzioni e la trame melodrammatiche dei film citati. In questo caso tutto è storicamente documentato e l'intento è quello della divulgazione più rigorosa. Qui i protagonisti non solo mitici imperatori, gladiatori o legionari, ma persone comuni e il film pone grande attenzione alla vita quotidiana e domestica. Il pubblico viene come immerso fra le strade della città , il mercato, le terme e le taverne, fra risse e amori. Ma nel film non manca neppure una visione esclusiva della straordinaria mostra "Life and death in Pompei and Herculaneum", ospitata a Londra da marzo a settembre di quest'anno.
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