RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Alle ore 15 di lunedì 18 maggio è convocata a Repubblica un’assemblea. Ordine del giorno: il caso Fca, ex Fiat e il prestito da 6,3 miliardi che ha chiesto di garantire alla Sace, società controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti.
IL CDR DI REPUBBLICA CONTRO MOLINARI
Il comitato di redazione mette sul piatto le sue dimissioni, dopo il rifiuto del direttore Maurizio Molinari a pubblicare un comunicato, così come prevede il contratto di lavoro all’articolo 34.
Repubblica di domenica 17 maggio ha dedicato un richiamo in prima e l’intera pagina 26 alla vicenda, con due pezzi, uno di Paolo Griseri nel quale si spiega che il prestito andrà a beneficio del lavoro in Italia e uno del caporedattore Economia e finanza Francesco Manacorda intitolato “Una formula innovativa che aiuterà migliaia di imprese”. Qui si racconta che Fca fa un quarto del suo fatturato in Italia, che “paga in Italia tutte le tasse sulla attività nel nostro Paese”, che il settore automotive assicura il 6 per cento del Pil nazionale e il 7 per cento dell’occupazione.
Il cdr protesta, il sindacato interno dei giornalisti ritiene che si tratti di una copertura dell’evento squilibrata a favore dell’azienda controllata dal principale azionista del giornale, la Exor di John Elkann. Chiede di pubblicare un comunicato sul giornale. Molinari rifiuta.
Il cdr convoca l’assemblea (in video) con due punti all’ordine del giorno: ricadute del caso Fca, dimissioni del cdr. Molinari ha dato la disponibilità ad intervenire all’assemblea, per illustrare le sue ragioni.
L’insediamento del nuovo direttore in poco più di un mese ha già vissuto vari momenti di tensione con la redazione. Sciopero quando il predecessore Verdelli è stato sostituito proprio nel giorno (23 aprile) in cui, secondo i gruppi neonazisti che lo minacciavano, sarebbe dovuto morire. Polemica sull’istituzione del premio per il miglior giornalista della settimana con 600 euro in palio.
Esodo, per solidarietà con Verdelli e per i mutamenti avvenuti nei contenuti del giornale, di alcuni collaboratori come Gad Lerner, Enrico Deaglio, Pino Corrias. Clamore per la decisione di Molinari di scrivere un fondo ogni domenica sotto quello del Fondatore Eugenio Scalfari.
Ora è la volta del caso Fca e dei 6,3 miliardi di prestito a tasso agevolato da parte di intesa San Paolo con garanzia pubblica.
Verdelli: "Gad Lerner ha lasciato La Repubblica? Per una questione di eleganza preferisco non parlarne. La mia scorta? Sto pensando di chiedere che venga tolta" #ctcf
— Massimo Galanto (@GalantoMassimo) May 17, 2020
carlo verdelligad lerner carlo de benedetti pino corrias foto di baccoenrico deaglio 2
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