DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER…
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Al sole 24 ore bisogna “ripulire la stalla”. E il direttore Gentili non tralascia di pulire anche lo storico supplemento Domenicale dedicato alla cultura. Armando Massarenti, che lo ha diretto per anni, è caduto in disgrazia con la caduta dell’ex direttore Napoletano: dall’ultimo numero silenziosamente il suo nome non deve più apparire nella gerenza e lui deve togliere il disturbo. Al suo posto, per puro interim, curerà l’uscita il collega Sessa.
Il Domenicale, sopravvissuto per miracolo all’inverosimile trasformazione in tabloid voluta da Johnny Riotta ai tempi della sua direzione, aveva perso smalto. Ma pare che a Massarenti si rimproveri anche altro; da qui l’affermazione “ripulire la stalla” che sarebbe circolata nei corridoi del quotidiano della Confindustria.
Ma interim a parte, poi, che fare? Il Domenicale resta il più completo approfondimento effettivamente culturale proposto dai quotidiani italiani (certo più di “Robinson” dove lo spazio bianco prevale sul verbo radical-chic delle colonne) e il Sole 24 ore, che ha anche una divisione mostre (in crisi a sua volta) non può abbandonare uno strumento prestigioso e prezioso anche per il sostegno a questo settore della sua attività. Ma dopo l’interim?
Al Domenicale lavorava Stefano Salis, “promosso” (nel senso di dirottato) da Napolitano ad altri incarichi e c’è tutt’ora il critico d’arte Marco Carminati. Ma l’entourage del Sole starebbe guardando non dentro il cosiddetto “cimiciaio” bensì altrove. Ma con cautela. Sarebbe stata sondata una prestigiosa firma della cultura del “Corriere della Sera”, ma la pista principale porta verso… i pensionati! Forse più di uno.
Sì, il giornale della Confindustria, il giornale di quelli che chiedono sgravi per assunzioni, cuneo fiscale e tanto altro non punterebbe su un quarantenne o un cinquantenne ma dritto dritto verso i pensionati e verso un clamoroso ritorno: quello di Armando Torno, ex direttore del Domenicale stesso ed ex del “Corriere della Sera”, da alcuni anni in pensione.
La formula sarebbe da studiare, ma la ciccia è questa. Torno, gran erudito salottiero, una specie di abate settecentesco caro ai preti e incline alla divulgazione in stile “Newtonianesimo per le dame” potrebbe riprendere il comando.
AURELIO PICCA ARMANDO TORNO ELISABETTA SGARBI
E dal prestigioso soglio di suggeritore-consulente-direttore del Domenicale potrebbe prendersi la soddisfazione di togliere lettori alla cosiddetta “Lettura”, il supplemento del “Corriere della Sera” (che dedica quattro pagine al compleanno di Jovanotti) dal quale lui e tutti i “corrieristi” sono stati fatti fuori sin dalla prima ora, quando era direttore Flebuccio De Bortoli e vice Barbara Stefanelli, la vicedirettrice di lotta (tardofemminista) e di governo (attenzione agli inserzionisti modaioli) tutt’ora in cattedra. Far vincere la cultura del Domenicale sul pop sarebbe, per Torno, un ritorno da trionfatore.
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