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RITA PAVONE RACCONTA QUANDO FU CENSURATA DALLA RAI: “CANTAVO L’AMORE TRA DUE DONNE, AI TEMPI INNOMINABILE E INFATTI VIALE MAZZINI LA BANDI’” – IL PADRE CHE LA ISCRISSE DI NASCOSTO ALLA FESTA DEGLI SCONOSCIUTI DI ARICCIA ("MAMMA SI SENTÌ TRADITA PERCHÉ, PER LA TRASFERTA, LUI USÒ I SOLDI CHE LEI AVEVA MESSO DA PARTE PER COMPRARE UN FRIGO") – L’AMORE PER TEDDY RENO: “NON MI PIACEVA PERCHÉ NON MI PIACEVANO LE SUE CANZONI. CANTANTE CONFIDENZIALE...” – IL RIMPIANTO: “SE NON FOSSI STATA MINORENNE E MIO PADRE NON AVESSE AVUTO PAURA, FORSE AVREI POTUTO AVERE UNA CARRIERA AMERICANA" - VIDEO
Adriana Marmiroli per “la Stampa” - Estratti
Solo la malattia e un cuore matto – curato con una complessa operazione all'aorta -, hanno tenuto lontana Rita Pavone dal palcoscenico. Era il 2004 e si sarebbe fermata per oltre 7 anni: riportata in scena da Renato Zero per il galà per i suoi 60.
(…) Da allora sono passati dieci anni abbondanti, l'ottantesimo compleanno è vicino e pure i 70 di palcoscenico.
Che festeggerà in tour : dopo una lunga assenza, infatti, torna (sabato è a Legnago) con un progetto per il cui titolo ha preso in prestito le parole di Pierangelo Bertoli, Un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. «Sono parole bellissime che mi corrispondono perfettamente. Mi piace alzare l'asticella».
La prima volta dell'asticella?
«Negli anni 60, quando lasciai Rca che mi voleva per sempre legata all'immagine degli esordi, il pallone e il ballo del mattone. Io volevo interpretare Cuore, dicevano che mi sarei giocata la simpatia dei ragazzi. Fu prima in classifica per 15 settimane. Le case discografiche sono pigre e, se non ti imponi, ti fanno fare la stessa cosa per tutta la vita. Mai accontentarsi».
Altra asticella alzata?
«Avevo scoperto di saper scrivere. Nel 1989, stanca di cantare cose che non sentivo, feci il concept album Gemma e le altre: il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature. Gemma in particolare era un amore tra donne: ai tempi innominabile. E infatti la Rai la bandì».
(…)
Il cambiamento nel 1962 . Un anno magico?
«In realtà avevo deciso di smettere. Era saltato un contratto.
"Non è destino". Inoltre mamma da sempre remava contro: mi voleva con un marito e lontana dall'ambiente musicale. Papà però mi iscrisse di nascosto alla Festa degli sconosciuti di Ariccia. Lei si sentì tradita e ne fece un dramma. Anche perché, per la trasferta, papà usò i soldi che lei aveva messo da parte per comperare un frigo.
rita pavone il giornalino di gian burrasca
Sferrò un colpo basso: "La vita di tua figlia vale di meno?"».
Dopo di che fece filotto: vinse, incise La partita di pallone, andò in testa alla hit parade, la vollero a Studio Uno .
«Mina era incinta, stavano cercando chi la sostituisse. Mi vollero proprio perché ero agli antipodi. Ricordo che ero in pensione con Gianni Morandi e sua mamma, quando telefonò il produttore: voleva incontrarmi. Cenerentola era diventata una principessa».
E come nelle favole, insieme al successo arriva anche l'amore. Con Teddy Reno fu colpo di fulmine?
«Lo conoscevo dalla tv: faceva Souvenir d'Italie e non mi piaceva perché non mi piacevano le sue canzoni. Cantante confidenziale... Quando però lo vidi ad Ariccia, ricordo di aver pensato "Con questo non finisce qui"».
Lei minorenne, lui sposato e vent'anni più grande. Quando cominciò davvero tra voi?
rita pavone l'anno che verra' 2
«Papà non poteva vederlo: per via della differenza d'età, non per la fama di tombeur de femmes. Era diventato il mio manager, eravamo sempre insieme, in ogni città aveva una ragazza diversa. Però parlavamo tanto e ci capivamo, ridevamo e stavamo bene insieme. Quando scoppiò l'amore (primo bacio durante un volo per il Brasile), fu a lungo platonico: ero ragazza d'altri tempi, mai prima del matrimonio. Così abbiamo aspettato per anni, finché la sua unione messicana non è stata annullata. In Italia ci siamo sposati civilmente quando è arrivato il divorzio».
Settimana scorsa a Verissimo suo marito, 96 anni e 56 di vita insieme, le ha mandato una lettera d'amore che ha fatto piangere tutti.
«Nulla che non sapessi e che non ci siamo già reciprocamente detti un'infinità di volte. Ma è stata una sorpresa che non mi aspettavo. E risentirselo dire è sempre una grande emozione».
Wertmüller e cinema: un'altra serie di successi
«Non volevo crederci, quando mi propose Giamburrasca. Attrice io? In un ruolo maschile? "Devi esserlo, non sembrare". Mi sono messa a studiare i miei fratelli. Mi è capitato spesso di fare cose perché c'erano persone convinte che le potessi farle. E io, per non deluderli, ho sempre dato tutta me stessa»
Forse solo Sanremo è stata una delusione. Come mai?
«Canzoni sbagliate? Certo l'ho fatto poche volte, ma per anni c'è stata una persona potentissima che, un po' come la maestra delle elementari, non mi amava anche se avevo canzoni (a detta di tutti) davvero belle. Ma che importa? Semmai il mio rimpianto è altro: se non fossi stata minorenne e mio padre non avesse avuto paura, forse avrei potuto avere una carriera americana. O quanto meno studiare là, come a un certo punto avevo pensato»
Morale?
«Mi sento Alice nel Paese delle meraviglie. Ho vissuto una vita da sogno e volato alta di adrenalina, emozioni e ricordi ».
rita pavone l'anno che verra' 1
rita pavone
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rita pavone
RITA PAVONE 19
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pele rita pavone
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