ITALIA TROPICANA - INIZIA LA ROTTURA DI COJONI DEGLI ANTICICLONI CON I NOMI AD MINCHIAM (CARONTE, CALDO SAHARIANO PER TUTTI)

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Maurizio Ternavasio per "la Stampa"

L'Italia, da Nord a Sud, da domani sarà stretta da Caronte, un anticiclone a matrice subtropicale sahariana che provocherà una tra le più imponenti ondate di caldo degli ultimi dieci anni. Cioè da quel 2003 contrassegnato da una lunga successione di giornate torride. Sarà quasi un escalation: da domani in poi si assisterà ad una impennata della colonnina di mercurio. Prima le isole maggiori e il Sud raggiungeranno i 36°C, poi lo stesso accadrà nel centro Italia, mentre al Nord i 33°C afosi verranno percepiti come 38.

«Tra domenica e lunedì prossimi il cuore di Caronte stazionerà alla massima potenza sulle nostre regioni, pompando aria caldissima dall'entroterra algerino - spiegano i meteorologi -. Saranno i giorni più caldi dell'estate: 40°C in Puglia, Calabria, Sicilia, poi si toccherà il record di 40°C a Roma, percepiti come 42».

Ma a Milano il caldo si fa già sentire. Tanto che da domani sarà attiva un'unica centrale operativa presso il centro comunale Ponte delle Gabelle, in via San Marco 45. Qui saranno organizzati e gestiti gli interventi di tipo socio-assistenziale, comprese le misure anticaldo, in collaborazione con la Protezione civile e il Ministero della Salute, come la consegna dei pasti a domicilio, la pulizia della casa e l'igiene della persona, gli accompagnamenti per esami e visite mediche in ospedali e ambulatori, le visite a domicilio.

A Bolzano, per il caldo, è bollino rosso, con allerta 3, il più elevato. Ma sino alla fine della settimana non si scherzerà neppure a Firenze (livello tre per domani) e Roma. Situazione analoga a Trieste, Bologna e Perugia. L'allerta indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, e non soltanto sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

Nonostante Caronte, non c'è per ora nessun allarme siccità nelle campagne italiane. L'arrivo del caldo non causerà per il momento problemi alle colture, in considerazione del fatto - dicono da Coldiretti - che l'andamento anomalo della primavera e della prima parte dell'estate, caratterizzata da piogge prolungate, ha consentito di ricaricare le falde ed i bacini.

Chi però ha da temere sono in particolare le aziende agricole della Lombardia. Se nelle stalle sono già entrati in funzione ventilatori, doccette e condizionatori per rinfrescare mucche e maiali - spiega Coldiretti Lombardia - negli ultimi anni i picchi di caldo sempre più frequenti stanno creando problemi anche alle galline: fanno meno uova (per ora il calo è compreso tra il 5 e il 10 per cento) e anticipano la muta per colpa dello stress da afa.

 

 

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