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Davide Vecchi per Il Fatto Quotidiano
Dire che l'Ilva ha inquinato Taranto può costare una querela. La sorte è toccata prima al leader dei Verdi, Angelo Bonelli, poi ad Aldo Busi. L'ex presidente dello stabilimento Emilio Riva, 86 anni, nell'agosto 2012 finito agli arresti domiciliari, ha chiesto un risarcimento danni di mezzo milione di euro allo scrittore bresciano per una dichiarazione resa a Servizio Pubblico durante la puntata dal titolo "La Crosta" . Sia Bonelli sia Busi si sono "guadagnati" la querela intervenendo al programma di Michele Santoro.
Il leader dei Verdi ha parlato di "infami che hanno venduto la salute dei tarantini", all'autore de "El especialista de Barcelona", invece, Riva contesta quasi l'intero intervento. Dalla prima frase: "Che cos'è quest'imprenditore italiano che si chiama Riva (...). Un Imprenditore che in 17 anni guadagna 3 miliardi e mezzo di euro e non investe un euro negli impianti", l'incipit. "Che cosa ne fa? Dove sono andati? Bisognerebbe trovare questi soldi, confiscarli esattamente come si confiscano i beni ai mafiosi, darli a questi uomini e queste donne che hanno lavorato per due anni" proseguiva Busi.
Dopo aver ricordato che i lavoratori "depauperati rimettendoci vita, salute, la vita dei loro cari, dei loro bambini, parliamo di 1700/1800 morti l'anno, ragazzi un'ecatombe". A Riva questo passaggio non è piaciuto, dimenticando che sono state le aule dei tribunali a disegnare questo scenario. Busi va avanti, definisce Riva un "prenditore", "cosa se ne fa a 80 anni di 3 miliardi? Ma se non li dà a chi glieli ha fatti guadagnare, ma che vita ha fatto, che vita insulsa, che vita ignobile ha fatto lui e i suoi discendenti e i discendenti dei discendenti. Questa cosa io non capisco e nessuno la può capire".
Sicuro non l'ha compresa Riva che è andato per via legali e ha querelato Busi per dichiarazioni "gravemente offensive e diffamatorie", parole che rappresentano una "aggressione gratuita alla sfera morale e personale e a quella della famiglia" di Emilio Riva. "Espressioni ingiuriose", "offesa gravissima".
In trasmissione a parlare della catastrofe ambientale causata dall'Ilva, oltre a Bonelli e Busi, erano presenti anche il leader della Fiom, Maurizio Landini, Guido Crosetto e il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Era il 30 novembre. Taranto una città bloccata insieme agli stabilimenti inquinanti. I quotidiani titolavano il dramma di quanti avevano trovato impiego all'Ilva e sapevano di mettere a rischio la loro salute: "O lavoro o morte". Poi certo, anche la tv può fare male.
ALDO BUSI AL FESTIVAL DEL LIBRO ALL AUDITORIUM
FABIO ED EMILIO RIVA
Angelo Bonelli
nube rossa all ilva di taranto
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ILVA
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