NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE…
NOTA CONGIUNTA DI VIVO CONCERTI SRL, FRIENDS&PARTNERS SPA, PEGASO MANAGEMENT
In merito alle recenti polemiche intervenute circa la partecipazione dell’artista “Tony Effe” al Capodanno del Comune di Roma, le società Friends&Partners spa e Vivo Concerti srl, quali organizzatrici dell’evento, precisano quanto segue. Nel prendere atto della scelta del Comune di Roma di cancellare la presenza dell’artista all’evento, pur nel rispetto delle decisioni di tale Istituzione e dei suoi organi, dobbiamo rappresentare il nostro vivo stupore e dispiacere poiché tale decisione è stata presa in assenza di alcuna valida motivazione, dopo il raggiungimento di un accordo fra le parti ed addirittura dopo l’annuncio e la conferenza stampa in cui veniva annunciata e pubblicizzata la presenza di Tony all’evento.
A quanto sopra, Pegaso Management, il management di Tony Effe, aggiunge come appaia evidente il danno di immagine subito dall’Artista a causa di questa situazione, avendo peraltro appreso quanto stava accadendo solamente dai titoli di giornale. Pegaso, pur riservandosi ogni ulteriore riflessione, aggiunge come sia innegabile che questa vicenda abbia esposto Tony Effe a una forte pressione mediatica, rischiando di compromettere l’immagine e la carriera di uno degli artisti più rilevanti di questo 2024, trattandosi di un artista che, con la sua musica, è stato un forte motivo di aggregazione per tanti giovani che abbiamo incontrato nel corso di quest'anno.
Selvaggia Lucarelli per il Fatto Quotidiano - Estratti
Non si sa da che parte cominciare per ridefinire il concetto di “ridicolo” dopo la polemica sul concertone di Capodanno a Roma con Tony Effe.
Perché pensare di negare al rapper la possibilità di esibirsi a causa dei suoi testi è un precedente di una tale stupidità che le antiche, infinite discussioni natalizie su Spelacchio acquistano improvvisamente spessore. Secondo alcune firmatarie della lettera di protesta al sindaco Gualtieri (per esempio Luisa Laurelli, assessora Pd alle Politiche sociali del Municipio IX) le canzoni del rapper “spesso inneggiano alla violenza e promuovono stereotipi di genere”.
(...) Il sindaco Roberto Gualtieri, terrorizzato all’idea di passare per picchiatore di donne ma terrorizzato pure all’idea di scaricare un rapper che ha la faccia da picchiatore, sta provando a farsi lasciare dalla fidanzata. Ha dichiarato cioè: “È stato un errore invitarlo, gli abbiamo chiesto un passo indietro”.
Insomma, è Tony Effe che deve dire: scusate ma sono uno schifoso maschilista, è giusto che a Capodanno resti a casa a lanciare bombe carta dal terrazzo nel giardino di quella bitch della mia vicina di casa. E qui torniamo al concetto iniziale: è tutto ridicolo.
Intanto perché non mi è ben chiaro da quale pulpito femminista queste firmatarie si auto-conferiscano la patente di poliziotte morali che decidono quali artisti e quali testi siano degni di trovare spazio su un palco. L’arte, la musica, i testi dei rapper sono una materia su cui si possono aprire discussioni accese e articolate, ma non applicare censure.
Anche perché se analizzassimo i testi dei cantanti considerati rassicuranti e magari di generazioni precedenti, troveremmo strofe zeppe di passaggi che oggi giudicheremmo pericolosi. Raf, col suo “Ti pretendo... È inutile che dici di no/ Io questo amore lo pretendo/ Sei l’unico diritto, l’unico diritto che ho” quindi al massimo ormai può cantare alla serata karaoke al “Bar Cinzia”.
Aggiungo poi che questi testi orribilmente sessisti di Tony Effe non li ho trovati. O meglio, forse il più forte è “Bitch, ogni giorno / non mi lasciano libero. / Le ordino da casa / come su Deliveroo...Mangio queste tipe come M&M’s (M&M’s) Museruola e collare (bau, bau) Lei la tratto come un cane...”, ma è un testo contenuto in un album di Fedez, in una canzone cantata e firmata anche da Fedez assieme a Tony Effe. Faccio notare che entrambi – Fedez e Tony Effe – fanno parte del cast di Sanremo 2024. Le poliziotte morali evidentemente sono un po’ distratte.
Del resto devono esaminare i testi di tutte le canzoni italiane e straniere uscite negli ultimi quattro millenni per capire chi sostituirà Tony Effe, mica un lavoro facile.
GUALTIERI, FAI CANTARE TONY EFFE L’ITALIA CERCA UN LOUIS DE FUNÈS
Francesco Merlo per la Repubblica - Estratti
Caro Merlo, al posto del sindaco Gualtieri forse io non avrei chiamato Tony Effe. Ma ora è una censura la sua esclusione dal Concertone, perché si sono accorti che i suoi testi sono volgari e sporcaccioni.
Livia Acciariti - Roma
La Risposta di Francesco Merlo
Invece io lo avrei incluso tra i cantanti del Concertone perché ha abbastanza seguito per parteciparvi. Il suo genere, il trap, piace a molti giovani in America, dove i testi hardcore about pussy, money and cars di Gucci Mane, Chief Keef, Lil Uzi Vert, Young Thug, non scandalizzano ma divertono, trascinano nella danza, e nessuno li giudica come se fossero le Operette morali di Leopardi o i Minima moralia di Adorno.
(...)
La sua “Sesso e samba” è stata la canzone-filastrocca più ascoltata dell’estate scorsa, il tormentone-sciocchezzaio d’agosto, la versione attualizzata e impoverita di “sesso, droga e rock’n’roll”, l’edonismo povero da spiaggia libera. Dunque il sindaco Gualtieri e gli organizzatori hanno fatto benissimo a includerlo.
E ora che, con un po’ di viltà, lo escludono, in sostanza lo premiano due volte per l’effetto boomerang che reprime e al tempo stesso promuove il censurato, come sanno gli scrittori che sono felici di “subire” almeno una censura. Se poi Tony Effe è attaccato anche dal Codacons e dai soliti attori e cantanti e fumettisti e domatori di pulci “impegnati”, allora sì che viene elevato ad artista maledetto. E quasi quasi mi convinco pure io che è il nuovo Baudelaire.
tony effe gaiatony effe 23tony efferoberto gualtieri (3)tony effetony effetony effe giulia de lellistony effeTONY EFFE E FEDEZ - MURALE BY TVBOY
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