DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Marco Giusti per Dagospia
Con questo caldo, meglio stare fermi a casa sul divano. Netflix lancia una nuova serie coatta alla Liam Neeson, ma israeliana, “Hit&Run”, dove un uomo, Lior Raz, un pelatone alla Jason Statham, vede uccidere sua moglie e parte alla vendetta in America mettendosi in una situazione più grande di lui.
Non l’ho visto ieri, perché ero impegnato, sempre su Netflix, con la saga “Fear Street”, tre film costruiti come un unico puzzle. Niente di sconvolgente, tutto giocato sugli archetipi e sulle manie dei nerd trentenni di oggi cresciuti con “I piccoli brividi”, ma più che vedibile. C’è pure Maya Hawke, figlia di Ethan Hawke e di Uma Thurman…
Amazon prime ha invece inserito due vecchi film italiani di grande interesse, il capolavoro horror di Mario Bava “I tre volti della paura” con Boris Karloff, sarebbe l’ora buona per vederlo, e il raro giallo tratto da un romanzo di Giovanni Comisso “La donna del lago”, diretto nei primi anni ’60 da Luigi Bazzoni e Franco Rossellini con Peter Baldwin, Virna Lisi, Salvo Randone, Valentina Cortese. Sofisticato, intellettuale. All’epoca fu un disastro.
isabelle huppert kris kristofferson cancelli del cielo
Stasera in chiaro, Rai Movie alle 21, 10, avete un kolossal di grande culto come “I cancelli del cielo” di Michael Cimino con Kris Kristofferson, Isabelle Huppert, Christopher Walken, Jeff Bridges. Capolavoro assoluto per molti giovani critici degli anni ’80, disastro assoluto per molti altri, a cominciare da Vincent Canby del “The New York Times”.
Ovvio che fu un disastro, almeno produttivo, 165 giorni di riprese, un budget di 11 milioni di dollari che diventò di 40 milioni (125 di oggi), primi incassi disastrosi e rimontaggio immediato del film, dal director’s cut di 228’ a quello della produzione di 149’. Non funzionò, ovvio.
La United Artist fallì e venne inglobata dalla MGM, la carriera di Michael Cimino più o meno finita, non girò nulla per cinque anni. Quella di Kris Kristofferson da protagonista pure. Andò bene solo a John Hurt, che nell’attesa di girare le sue parti, riuscì a inserire il ruolo da protagonista in “The Elephant Man” di David Lynch. Fu un caso epocale.
Non potevamo non amare Cimino dopo “Il cacciatore”, e amammo anche “I cancelli del cielo”, ovviamente nell’edizione integrale, che vedemmo la prima volta in quel di Venezia nella notte più buia in una proiezione epocale per noi critici teppistelli nel 1981. In tv passò la prima volta durante la maratona “finesenzafine” su Rai Tre. Ma il 70 mm di Vilmos Zsigmond sullo schermo della tv non era più la stessa cosa.
Se non vi va, e vi capisco, avete sempre “Selvaggi” dei Vanzina bros su Cine 34 alle 21. Ezio Greggio, Leo Gullotta, Cinzia Leone, Franco Oppini, Antonello Fassari come rifondarolo e la bellissima Cash sempre nuda.
Che fine avrà fatto? Avete anche la seconda avventura di Austin Powers, Canale 20 alle 21, 05, “Austin Power – La spia che ci provava” di Jay Roach con Mike Meyers, Heather Graham, Elizabeth Hurley, ma anche Michael York e Robert Wagner, viaggio demenziale negli anni ’60 delle spie e del cinema pop.
heather graham austin power – la spia che ci provava
“Minority Report” di Steven Spielberg con Tom Cruise, Samantha Morton, Colin Farrel, lo avrete già visto. Se vi va, ripassa su la7 alle 21, 15. Eviterei il lacrimoso “The Ride – Storia di un campione” di Alex Ranarivelo con Shane Graham e Ludacris su Canale 5 alle 21, 20, un ragazzino di strada che viene rimesso in riga da una coppia mista. Ancor di più eviterei il bruttissimo remake “Conan The Barbarian” diretto da certo Markus Nispel con il pur strepitoso Jason Momoa e Rachel Nichols. Visto un secolo fa e subito scordato. Non poteva competere con l’unico e vero Conan di Arnold Schwarzenegger.
“Big Eyes” di Tim Burton con Amy Adams e Christoph Waltz, Rai Uno alle 21, 25, è un film complesso, forse non del tutto riuscito, ma pieno di idee su un vero caso artistico americano, quello della coppia formata da Margaret e Walter Keane che sfornavano quadri e ritratti di bambini e di star con grandi occhioni.
Opere kitsch invendibili, fecero la fortuna dei Keane perché piacevano ai divi di Hollywood, anche se poi si scoprì, e questo è il dramma descritto da Tim Burton, che l’autrice era solo la moglie, mentre il marito faceva finta di essere lui l’autore. Grande fotografia di Bruno Delbonnel, attenzione, e primo film, in digitale di Tim Burton.
Su Nove alle 21, 35, avete anche un Celentano d’annata, “Segni particolari bellissimo” di Castellano e Pipolo con Federica Moro e Gianni Bonagura. Ma il film che vedrei stasera, confesso, è il tardo cappa e spada diretto da Philippe De Broica, maestro del genere, “Il cavaliere di Lagardere” con Daniel Auteuil, Marie Gillain, Vincent Perez, Fabrice Luchini e Philippe Noiret.
I fan di De Broca troveranno nella note un altro suo film, il ben più celebre “L’uomo di Hong Kong” con la coppia Belmondo-Ursula Andress al suo massimo, Rai Movie alle 3, 05.
Fu un rapporto violento ma estremamente passionale, volavano coltelli e pistolettale. Belmondo le proibì una serie di film interessanti per pura gelosia da maschio, ma lei è rimasta sempre molto legata a lui. Poi se lo fece soffiare via da Laura Antonelli, che trovate stasera, guarda un po’, in “Viuuulentemente mia” dei Vanzina bros con Diego Abatantuono, Cine 35 alle 22, 55. Non male. C’è anche Christian De Sica.
Allora non mi convinse del tutto, ma era un noir abbastanza innovativo, tutto girato a Ostia, “Senza nessuna pietà” diretto da Michele Alhaique con Pier Francesco Favino, Greta Scarano, Ninetto Davoli per una volta non in un ruolo da buono, Claudio Gioè, Rai 5 alle 22, 15. Ci darei un’occhiata.
Rai Due si lancia in un giallo tedesco di nessuna fama, “Helen Dornn: 1386 giorni di vita” di Alexander Dierbach con Anna Loos, costruita come un giallo americano con la poliziotta che ancora cerca di capire perché le andò male con un killer e cerca una rivincita. Preferisco “Giovani si diventa”, un raro film del 2014 del talentuoso Noah Baumbach, il regista di “Marriage Story”, con un grande cast, Ben Stiller, Amanda Seyfried, Naomi Watts, Adam Driver. Di scena è la complicata vita dei quarantenni americani di fronte alle generazioni più giovani.
Rete 4 alle 00, 05 lancia il sequel di “Magic Mike”, cioè “Magic Mike XXL” diretto da Gregory Jacobs con il bonissimo Channing Tatum, Matt Bomer, Joe Manganiello. Cine 34 recupera alle 00, 45 una commedia diretta da Claudio Bonivento, forse più a suo agio nell’action o nel noir, “Le giraffe” con Sabrina Ferilli e Veronica Pivetti che si scoprono sorelle. Ma va?
helen dornn 1386 giorni di vita
Non ho visto “The Conspirator” diretto da Robert Redford con il bravissimo James McAvoy, Robin Wright, Evan Rachel Wood, Rai Movie all’1, 10. E neanche “Volano coltelli” diretto dallo sconosciuto, a me, Bill Guttentag con Rob Lowe e Carrie Ann-Moss, Iris all’1, 50.
leonora fani amore mio, non farmi male
Fece un certo colpo quando uscì “Amore mio, non farmi male” di Vittorio Sindoni, Cine 34 alle 2, 15, che affrontava il problema del sesso tra adolescenti negli anni ’70. I due ragazzini scopatori erano Robertino Chevalier, star della prima tv, e Leonora Fani, i genitori invece Walter Chiari, Macha Meril, Luciano Salce e Valentina Cortese. Buona commedia di Sindoni e De Chiara costruita su una serie di belle facce conosciute del nostro mondo dello spettacolo e con un tema originale.
Troppo moderno per i tempi? Scoppia infatti un caso quando la censura vieta ai minori di 18 anni il film. Come si legge sulle pagine de “Il Messaggero” il 10 ottobre 1974. Il regista, Vittorio Sindoni, denuncia la cosa: “Il dottor Brancaccio, presidente della VII commissione di censura mi ha testualmente detto: ‘Mi complimento con lei perché ha fatto un film nel quale ha evitato ogni compiacimento di tipo erotico sensuale’.
the ride – storia di un campione
Mi aspettavo che il film fosse per tutti, invece è stato vietato ai minori di 18 anni, perché, come si legge nel verbale della commissione, ‘il film tratta del primo rapporto d’amore fra due minorenni (lui ha 19 anni, lei 18)’. Questo significa che due ragazzi che vogliono fare l’amore in modo che la prima volta sia una cosa bellissima e pulita, sono da vietare ai minori di 18 anni: e questo succede il 3 ottobre 1974 e non il 3 ottobre 1874. Ogni commento è superfluo”.
Walter Chiari dichiara invece. “E ci meravigliamo? Per i tutori della nostra morale i bambini li porta ancora la cicogna”. Il film esce così con il divieto ai 18 (“Amorevolmente vietato ai minori di 18 anni” titolo il flano), e funziona benissimo in sala.
Dopo dieci giorni, il 29 ottobre 1974, il divieto è portato a 14 anni senza alcun taglio. Infatti il flano recita: “Per il brio e la freschezza con cui viene trattato il problema dei rapporti sessuali dei giovani, la commissione d’appello ha stabilito- senza nessun taglio – il divieto ai minori di 14 anni”.
leonora fani amore mio, non farmi male.
Sindoni girerà subito con lo stesso cast il sequel, meno fortunato, Son tornate a fiorire le rose. Ovviamente è da recuperare, se non lo avete già fatto, “Il tigre” di Dino Risi con Vittorio Gassman, maturo quarantenne romano alle prese con la ragazzina hippy Ann-Margret, Rete 4 alle 3, 05. Ricordo bene la scena di lei nuda tutta dipinta… Il film non funzionò come altre commedie del tempo perché venne girato in inglese e doppiato interamente in italiano. Mario Cecchi Gori pensava di poter vendere le commedie di Gassman in tutto il mondo. E si sbagliava.
segni particolari bellissimo 1
Rivedrei di corsa anche un piccolo western della nostra infanzia, “Una storia del west”/”The Last of the Fasts Guns” di George Sherman con Jock Mahoney, un John Wayne di serie B, Linda Cristal e il baffuto Gilbert Roland, Iris alle 3, 30. Di grande culto il lacrima movie di Luigi Cozzi “Dedicato a una stella” con Pamela Villoresi malata terminale e Robert Johnson, Cine 34 alle 3, 50, per non parlare del post-atomico di Sergio Martino con trucchi di Stivaletti “Vendetta dal futuro” con Daniel Greene, Janet Agren e Claudio Cassinelli, che morì tragicamente in una scena in elicottero che avrebbe potuto lasciare alla sua controfigura, Iris alle 4, 50. Tutto si chiude alle 5 in punto si Rai Movie con l’arrivo di “Easy Rider” di e con Dennis Hopper e Peter Fonda con la partecipazione speciale di Jack Nicholson. Beh…
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