DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. LA PAROLA SBAGLIATA...
D.C.D per "la Repubblica"
Ci sono parole che la politica dovrebbe pronunciare con più cautela, soprattutto se vengono brandite contro un avversario, prese in prestito per descrivere uno stato delle cose, urlate per stupire. Si trasformano invece in banali e bieche metafore che stridono come unghie sul vetro. Ma soprattutto fanno male. Un tempo furono lager e gulag, piegate a un livello d'astrazione assurdo e mai proporzionate, nella loro storica tragicità , alle situazioni che ne invocavano l'ardito e sciocco accostamento. Oggi è cancro.
Da Berlusconi a Bersani, passando attraverso la Polverini, solo per citare gli esempi più recenti, la parola viene usata per marchiare degenerazioni sociali, economiche e politiche. Né il termine né la malattia, lo sappiamo tutti, per fortuna sono più un tabù, ma - e ce lo dicono oncologi e psicologi - il loro uso disinvolto e spesso sbagliato ferisce i malati e chi li cura: medici e familiari.
Riportandoci, tra l'altro, agli anni dell'oscurità , quando il tumore veniva considerato incurabile, una maledizione laica o una punizione divina. E poi, chi fa politica non dimentichi mai che un po' di eccentricità richiama consensi. Uno sforzo di fantasia retorica, tra metafore e metonimie, potrebbe un po' aiutare.
2. HANNO CLONATO MASSIMO MUCCHETTI
Da Il Fatto
Massimo Mucchetti è mutato, hanno sostituito il cronista finanziario tutto numeri e bilanci con un clone. Uno che pare aver passato la vita nel Pd, sinceramente entusiasta per il segretario Pier Luigi Bersani (era così vicino ai democratici anche quando scriveva di Unipol sul Corriere della Sera?). A Otto e Mezzo l'ex vicedirettore di via Sol-ferino ha addirittura celebrato il comportamento del Pd verso Filippo Penati come un esempio di virtù.
L'ex braccio destro di Bersani accusato di tangenti? Non è un problema, quello che conta è che il Pd lo abbia messo alla porta (ma senza alcuna critica, per gli amici bisogna aspettare sempre la sentenza definitiva). Il politico Mucchetti è uomo di pochi dubbi e molte certezze. A Enrico Mentana, contrario ai giornalisti in politica, risponde: "Mentana ha toppato, di giornalisti che hanno fatto politica con risultati di rilievo ce ne sono stati tanti, Einaudi, Cuccia, Scalfari". Si parva licet.
3. CARLO CRACCO, CUOCO FATUO
Diego Abatantuono e Giorgio Terruzzi per il Corriere della sera
Carlo Cracco - Onnipresente, esibisce espressioni facciali, in numero di una, sull'indispettito-secco-stabile. Come se il suo sguardo inquadrasse a tempo pieno - momenti di svago compresi - un arrosto bruciato, un patè spatasciato, una cucina circondata da dei (poveri) pirla, peraltro sprovvisti di scalogno. Per questo, spesso appare armato. Coltelli, punteruoli, prurito alle mani.
A furia di dar sberle, qualche sberla se la tira, anche a causa della straordinaria somiglianza con il Cattivo, sempre presente nei film di Bud Spencer e Terence Hill. Ma sì, quello lì, che ancor prima dei titoli di testa, rimedia una sacrosanta saccata di botte. In attesa dell'epilogo, suggeriamo un salto in trattoria dove la signora Marisa, dolce e sorridente, canta mentre tira la sfoglia.
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