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LETTERA DI FABIO TAMBURINI
Riceviamo e pubblichiamo:
Ciao, per dovere di cronaca ti prego di pubblicare una precisazione. Ogni decisione su Luca Telese, come ho testimoniato nel dibattimento, è stata presa da me, all'epoca direttore di Radio 24. Punto. Grazie dell'attenzione.
Fabio Tamburini
Lettera di Luca Telese al “Fatto quotidiano” del 22 novembre 2014
Caro Direttore,
il 24 ottobre 2010, dopo essere stato traumaticamente allontanato da Radio24, ho pubblicato su Il Fatto un articolo su Gianni Riotta. Era un pezzo molto polemico e aggressivo, intitolato “Riotta chiama, La Zanzara mi censura”. All’epoca Riotta era direttore del Sole 24ore, io lavoravo ancora in questo giornale, e collaboravo da quasi due anni, (senza ricevere alcun compenso, per pura passione), con la Zanzara, il noto programma in onda su Radio 24, una emittente che - come è noto - fa parte al Gruppo 24ore.
In quei giorni ero stato allontanato dalla trasmissione (e ovviamente anche da Radio24) per una battuta (nelle mie intenzioni era più sarcastica che dileggiativa), sull’allora Presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia (ovvero sull’editore che controlla il gruppo de Il Sole). All’epoca ben due persone che ritenevo degne di fede (e che avevano incarichi di responsabilità nella radio) mi avevano indicato proprio il Direttore del gruppo, Riotta, come il responsabile del mio allontanamento dal programma.
Subito dopo quell’allontanamento ero stato sottoposto a un trattamento incredibile: ogni giorno - per settimane - venivano mandati spezzoni decontestualizzati e paradossali delle mie vecchie partecipazioni: mentre gridavo, mentre ridevo. Si diceva solo che ero “in purgatorio”, ma non si spiegava perché: in poche parole sembravo un matto.
Tutti ovviamente mi chiedevano cosa fosse successo, e se ci fosse un collegamento con la mia battuta sulla Marcegaglia. Per questo motivo, amareggiato e dispiaciuto, avevo scritto su questo giornale quell’articolo, prestando fede a quanto mi era stato detto: e cioè che era stato Riotta a chiamare l’allora Direttore di Radio24 per chiedergli di sospendere la mia partecipazione dal programma radiofonico.
Per queste affermazioni, ritenendosi ingiustamente accusato, a tutela del suo onore e della sua reputazione, Riotta presentò una querela che ha originato l’apertura di un procedimento penale presso il Tribunale di Roma. Per via del processo ho avuto modo di leggere la deposizione di Riotta e quella degli altri protagonisti della vicenda.
L’insieme di queste testimonianze e degli elementi emersi nel dibattimento mi ha convinto della sincerità dell’ex direttore del Sole, del fatto che lui non abbia fatto alcuna pressione per ottenere il mio allontanamento.
Evidentemente altri hanno preso questa decisione, senza che lui ne fosse informato, nascondendo la propria responsabilità dietro il suo nome. Per questo, come fanno le persone oneste, voglio chiedere pubblicamente scusa a Riotta per averlo indicato come responsabile, mettendone in dubbio la professionalità e l’onorabilità: lo faccio qui, oggi, non solo per chiudere una causa, ma perché oggi ne sono davvero convinto.
Luca Telese
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