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LA VENEZIA DEI GIUSTI - FORMALMENTE SONTUOSO E VISIVAMENTE DI GRAN CLASSE, "THE ETERNAL DAUGHTER", DELLA PROLIFICA JOANNA HOGG, È UNA SORTA DI BOZZETTO AUTOBIOGRAFICO CAMUFFATO DA GHOST STORY - I FANTASMI SONO LE MEMORIE CHE TILDA SWINTON CERCA DI CARPIRE ALLA VECCHIA MADRE, SEMPRE INTERPRETATA DA TILDA SWINTON. MA A PARTE "FRACCHIA LA BELVA UMANA", QUANDO MAI FUNZIONANO QUESTE SCENE CON LO STESSO ATTORE IN DUE PARTI? LE SCENE PIÙ COINVOLGENTI SONO LE COLAZIONI DELLA MAMMA CON PANE E MARMELLATA SPALMATA. E QUANDO IL MISTERO VIENE SPIEGATO MI ERO GIÀ ADDORMENTATO
Marco Giusti per Dagospia
Formalmente sontuoso e visivamente di gran classe, "The Eternal Daughter" della prolifica Joanna Hogg, presentato oggi in concorso e accolto un po' freddamente dal pubblico dei critici ieri sera, stremati ormai dalle troppe visione e da ore e ore dove sembra che non ci sia tanto da raccontare, è una sorta di bozzetto autobiografico camuffata da ghost story. Ma, il cinema insegna, se metti in piedi una ghost story hai delle regole da rispettare e dei fantasmi da svelare.
Qua i fantasmi sono le memorie che la regista (ancora un film sul cinema, ohibò?!) Tilda Swinton cerca di carpire alla vecchia madre, sempre interpretata da Tilda Swinton, portata in quella che fu la casa di famiglia diventata da anni un albergo elegante ma un po' délabré.
Lei, Tilda, come fosse una Elisa Fuksas qualsiasi, cerca con estrema difficoltà di concentrarsi e di scrivere, ma passa più tempo col cane Louis, ha il terzo nome in cartellone sui titoli e già questo vi fa capire la ricchezza del cast da piena pandemia.
Scava nella memoria della mamma con dei dialoghi tra le due Swinton che non solo non funzionano mai, ma quando mai funzionano queste scene con lo stesso attore in due parti? (a parte "Fracchia la belva umana"), ma addormentano quel po' di apparato da ghost story che Joanna Hogg mette in scena con musica effetto e belle inquadrature di vetrate dove intuiamo strane presenze.
joanna hogg, tilda swinton and carly sophia davies
Qualche situazione alla "Shining", il cameriere nero della notte, una cameriera misteriosa e antipatica di giorno, ci dovrebbero mettere in allarme che non tutto è come sembra, ma dopo un'ora e passa di film le scene più coinvolgenti sono le colazioni della mamma con pane e marmellata spalmata che ci ricordano la sveglia all'alba. Il cane, perso nella notte, altro punto forte del copione viene ritrovato. Non era mai uscito. Quando il mistero viene spiegato mi ero già addormentato
tilda swinton a venezia
joanna hogg, tilda swinton 2
tilda swinton
tilda swinton
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