DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Estratto dell’articolo di Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano”
[…] per anni Federico Zampaglione, fondatore e leader dei Tiromancino, è apparso burbero, chiuso, quasi respingente, "e in parte è colpa della timidezza, del sentirmi inadeguato sul palco […]".
[…] Insomma, nel 2008 ha mollato
Dopo aver raggiunto il sogno di sentire i miei pezzi cantati da altri, i passaggi per radio, e l' adrenalina perenne, sono caduto in una strana catalessi nella quale mi mancavano gli obiettivi. Mi svegliavo e la prima domanda era: "Che cazzo faccio?".
Mentre l'inizio è stato faticoso.
A volte eravamo più noi sul palco che gente sotto.
[…] Il maestro è Califano.
Quando l' ho riascoltata, la mente è andata al Califfo sulla sua Jaguar anni Settanta.
Per lei è sempre una presenza attiva
Conoscere Franco è stata una gran botta di culo, ma al di là delle canzoni, proprio la persona; un personaggio talmente potente da aver oscurato la sua musica, e nonostante alcuni capolavori.
Le piaceva prima di conoscerlo?
Tantissimo. E non cantava neanche una sillaba se non la sentiva dentro, se non la riteneva vissuta.
Un poeta.
Un giorno siamo in macchina, viaggiamo vicino al mare. Mi dice: "Fèrmate". Obbedisco. Scende dall' auto, si incammina, non capisco, poco dopo lo seguo. Lo raggiungo: era con gli occhi bagnati di lacrime: "Me commuovo sempre quando il sole more".
Perla assoluta. Dotato di grande sensibilità, poi era anche preda del suo personaggio; comunque uno di cuore.
Ci ha lavorato insieme.
Un giorno gli porto un brano: "Fra', manca solo la frase finale". La prende, legge, e subito: "'Non escludo il ritorno', altrimenti se monta la testa". Lì ho pensato: "È un genio", e l' ho abbracciato.
Non si offende quando le correggono i pezzi.
Il Califfo poteva buttarli anche al cesso, da lui mi sarei preso di tutto; con gli altri colleghi è normale il dialogo, non tutte le parole calzano a prescindere. Quando Franco mi ha scritto Un tempo piccolo, sono intervenuto sul testo: in origine era "dimenticai un passato folle in un tempo piccolo". Avevo 33 anni, ma quale passato? Rischiavo il ridicolo.
Tra i presenti nel disco c' è Luca Carboni.
Amici dal 1992, quando aprivo i suoi concerti; lui mi ha sempre affascinato, alla fine l' ho inquadrato "come fotografo dell' intimità", in grado di narrare i piccoli stati d' animo.
[…]
FEDERICO ZAMPAGLIONE COL PADRE FILOSOFO
Ha il naso leggermente gonfio e storto.
Cazzotto sul ring.
Pratica la boxe?
Mi piace tantissimo, sono diventato uno dei massimi analisti italiani: ho una pagina web con quasi diecimila amici, molti dei quali sono professionisti del settore.
Torniamo a "ieri": come ha gestito il successo?
Confusione totale […] al punto tale che Ho detto "basta", e mi sono ritirato fino al 2014.
claudia gerini e federico zampaglione foto carbone gmt087
La casa discografica come la prese?
Con una bella causa.
Ecco il cinema.
La salvezza, e nonostante tutti me lo sconsigliassero.
[…]
Fuga all' estero.
Il risultato? Shadow è l' horror italiano più venduto nel mondo negli ultimi vent' anni; tutto grazie a quel folle di Massimo Ferrero
AUDITORIUM DEL GONFALONE - FEDERICO ZAMPAGLIONE
La musica, nel frattempo?
In quel periodo ho perso quasi tutto il mio pubblico, la mia "statuetta" era fuori dal presepe dei musicisti
Impressionato?
Per niente, in alcuni momenti forse soddisfatto, fino a quando hanno iniziato a definirmi in qualunque modo, compreso ex musicista.
O marito della Gerini.
Appunto.
Peggio "ex musicista" o "marito della Gerini"?
Se la giocano; dipende dai momenti. Comunque ero visto come uno che dava i numeri, mentre nel frattempo mi invitavano ai festival di tutto il mondo, dall' Asia, alla Germania, fino all' America del Nord.
SINIGALLIA E ZAMPAGLIONE TIROMANCINO
Meglio Sanremo o il Festival di Venezia?
Venezia perché lì mi diverto; a Sanremo è quasi impossibile.
In un suo film c' è Remo Remotti.
Personaggio assurdo, impossibile fargli seguire il copione, andava avanti a "nun me rompete il cazzo"; alla fine il senso della scena lo portava a casa.
La musica poi è tornata.
In un periodo complicato: mia madre stava molto male, e anche la vita privata non era serena.
Pessimo, non complicato.
Peggio: di merda proprio, quando ogni sospiro si somma a quello precedente, e le mazzate giungono a raffica; quindi ho preso in mano la chitarra, e senza pensarci è uscito l'arpeggio di Liberi: non sentivo più quel senso di staticità, ma lo spirito del ventenne.
È stato il classico ragazzo da spiaggia, chitarra in mano?
A 16 anni sì, a 17 mi esibivo nei locali con Alex Britti.
Lei suonava gli altri rimorchiavano.
Questa è stata la reale fregatura. "Fai quella, fai quell' altra" e via; poi gli altri se ne andavano e io restavo nel ruolo del menestrello.
Ha recuperato da famoso.
Eh, i primi anni tantissimo, poi non sono mai stato un bello, e quando sono arrivate, e tutte insieme, mi sono stupito. I primi tour, incredibili.
Federico Zampaglione mascherato
[…] Intanto duetta con Tiziano Ferro.
Sono un fan, è il nostro Sinatra, e poi unisce una gran voce a gran pezzi, e pure tanti.
[…] Lei da giovane, concorrente di un talent.
Probabilmente mi avrebbero stroncato.
[…] Thegiornalisti: oggi tutto quello che toccano è oro.
Sono momenti magici, molto delicati, dove devi cercare di mantenere la tua identità, non accettare le sirene, i facili complimenti; dove tutti ti cercano, dove credi di essere il centro del mondo. Lì devi evitare le mode. Le mode finiscono. Ma Tommaso (Paradiso, il leader) è veramente bravo.
Federico Zampaglione all uscita della Messa
La sua carriera sarebbe stata la stessa, senza "Le fate ignoranti"?
Non credo, lì è stata una bomba a orologeria. […]
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