tumblr

TUMBLR, TUMBLR, PERCHÉ CI HAI ABBANDONATO? – LA PIATTAFORMA BANDISCE I PORNO: ERA UNO DEGLI ULTIMI LUOGHI VIRTUALI RIMASTI AL RIPARO DAL PERBENISMO, DOVE ACCEDERE ANCHE A CONTENUTI PER ADULTI SENZA IMBARAZZI O VIRUS (FOTOGALLERY) – LA RAGIONE E' SEMPRE QUELLA CHE COLPISCE SITI E TESTATE: LA CANCELLAZIONE DALL’APP STORE – OCCHIO CHE IN GIRO C’È GIÀ UN’OTTIMA ALTERNATIVA

1 – TUMBLR DICE ADDIO AL PORNO: UNA DECISIONE DAVVERO NECESSARIA?

Andrea Signorelli per www.esquire.com/it

ragazza nuda tumblr

 

Da oltre un decennio, Tumblr è uno dei luoghi più sereni in cui poter guardare porno sotto forma di foto, brevi video o GIF. Ovviamente, non è che su internet scarseggino i siti che permettono di accedere a video XXX: basti pensare a YouPorn o Pornhub. Come sottolineato da Slate, però, che una piattaforma come Tumblr (da tempo posseduta dal colosso delle telecomunicazioni Verizon) permetta ai suoi utenti maggiorenni di accedere a contenuti “adult” ha parecchi vantaggi: niente pubblicità ultra-invasive (e spesso tremende da guardare), niente rischio di beccarsi un virus, niente imbarazzanti cronologie da nascondere a sguardi indiscreti.

tumblr 1

 

TUMBLR RAPPRESENTAVA UNO DEI POCHISSIMI LUOGHI MAINSTREAM AL RIPARO DAL PERBENISMO

 

È la giusta normalizzazione dei contenuti sessuali: che si possono consumare magari dopo aver visto un gatto rincorrere un cane o dei meme a tema filosofico; tutto sulla stessa piattaforma. Da questo punto di vista, Tumblr rappresenta(va) uno dei pochissimi luoghi mainstream ancora al riparo dal perbenismo dei vari Facebook e Instagram (Twitter, resisti!).

porn su tumblr

 

Eppure, Tumblr ha annunciato che, a partire dal 17 dicembre, eliminerà dal social network qualunque contenuto per adulti; lasciando solo un po’ di spazio per la nudità in forma d’arte. Perché tutto questo? Perché Tumblr ha scelto di eliminare contenuti che – pur venendo pubblicati da meno dell’1% dei suoi utenti – erano visti dal 28% di essi?

 

tumblr 2

Per capire cosa sia avvenuto, bisogna fare un passo indietro e andare al 19 novembre scorso, quando Tumblr si è trovata improvvisamente cancellato dall’App Store. La ragione, come spiegato in seguito, era che contenuti di stampo pedopornografico avevano superato i filtri di controllo facendo capolino sul sito. “Ogni immagine caricata su Tumblr è messa a confronto con un database di immagini di materiale pedopornografico noto; i contenuti che vengono così individuati non dovrebbero mai raggiungere la piattaforma”, aveva spiegato una portavoce.

 

ovopositore tumblr

Evidentemente, qualcosa era andato storto negli algoritmi incaricati di eliminare i contenuti (giustamente) proibiti; portando alla decisione di Apple di eliminare l’applicazione dal suo store finché non avessero avuto garanzie che il problema era stato risolto. Molto probabilmente, quindi, Tumblr ha deciso di gettare il bambino con l’acqua sporca ed eliminare tutti i contenuti porno, indipendentemente dalla loro natura legittima o criminale.

 

Un po’ come Facebook ha limitato gradualmente la diffusione di tutte le notizie sul social network (anche) per la sua incapacità di distinguere le fake news; allo stesso modo, Tumblr potrebbe aver deciso di eliminare tutto ciò che ha a che fare con la nudità per essere più sicuro che nessun contenuto pedopornografico sfugga ai controlli.

porno su tumblr

 

GLI ALGORITMI DI CONTROLLO SARANNO SÌ RAPIDISSIMI, MA NON SONO PER NIENTE AFFIDABILI

 

Una sensazione confermata anche dal fatto che – come sottolinea The Verge – già oggi vengono segnalate come inopportune alcune immagini del tutto innocue. Questo dimostra come gli algoritmi (nel caso in cui avessimo ancora dubbi) saranno sì rapidissimi a svolgere il loro lavoro; ma non sono per niente affidabili: scambiano delle rocce per dei peni, i protagonisti a torso nudo di un manga per immagini porno, dei bambolotti di pezza per dei bambini veri.

tumblr

 

“Sappiamo che ci saranno degli errori”, ha scritto il CEO Jeff D’Onofrio nel comunicato ufficiale. “Sarà un processo in continua evoluzione e cercheremo di farlo nel migliore dei modi”. Nel post si trova solo qualche scarno riferimento alla vicenda della pedopornografia e senza metterlo in collegamento con la decisione di bannare tutto il materiale adulto. “È diventato sempre più chiaro che senza questi contenuti avremo l’opportunità di creare un luogo in cui le persone si sentono maggiormente a loro agio e possono esprimersi più liberamente”, ha spiegato ancora D’Onofrio.

 

tumblr e un social blog

In poche parole, Tumblr vuole darsi una ripulita; nella speranza che questo lo aiuti a tenere ben alla larga il materiale pedopornografico e magari anche ad ampliare la sua base utenti (di circa 150-200 milioni). Ovviamente, essendo un’azienda privata, Tumblr ha tutto il diritto di decidere quali contenuti vuole che non appaiano sulla piattaforma. Peccato che, in questo modo, si limiti la circolazione più disinvolta e normale di materiale del tutto innocuo.

 

2 – COS’È PILLOWFORT, IL SITO CHE VUOLE ATTIRARE GLI UTENTI TUMBLR (DOPO IL BANDO DEL PORNO)

Gabriele Porro per www.wired.it

 

pillowfort

È ancora nella versione beta e, in questi giorni, momentaneamente chiuso per risolvere alcune potenziali falle nel sistema di sicurezza. Ma Pillowfort, social network finanziato questa estate con una campagna su Kickstarter, punta a diventare una nuova piattaforma di blogging alternativa a quelle già esistenti. A cominciare da Tumblr, che, vittima del suo giro di vite ai contenuti porno.

 

Pillowfort ha colto la palla al balzo. “Sembra che Tumblr stia facendo ancora qualcosa di insensato, quindi ci pare l’occasione giusta per ricordare a tutti che Pillowfort è un nuova piattaforma di social network che mira a dare agli utenti il controllo dei loro contenuti e delle modalità con cui sono visti e condivisi, così come a fornire migliori strumenti di comunicazione per promuovere le conversazioni e la creatività”, scrivono i gestori di Pillowfort proprio sul profilo Tumblr. Proprio l’affluenza di nuovi iscritti ha richiesto di mettere in manutenzione i sistemi di sicurezza.

 

pillowfort 1

Nata con l’intento di migliorare lo stato attuale dei social media, Pillowfort offre uno spazio user-friendly per dare libero sfogo alla propria creatività favorendo la condivisione dei contenuti e la comunicazione tra gli utenti.

 

Pillowfort prende il nome dal fortino di cuscini del divano che i bambini costruiscono da piccoli per giocarvi all’interno con le proprie regole. Così vuole essere il sito. Al suo interno, Pillowfort, racchiude tantissimi fandom e community., Ciascno spazio è autoregolato e autogestito seguendo le regole base del sito e implementandole con quelle della community stessa.

tumblr 3

 

I creatori hanno deciso di intraprendere questa strada poiché, frequentando internet come blogger, si erano resi conto che ogni piattaforma offrisse delle proprie peculiarità ma presentasse allo stesso tempo parecchie lacune. Hanno così deciso di riunire in un solo portale tutte le migliori funzionalità delle varie piattaforme disponibili consentendo all’utente finale una personalizzazione della propria esperienza sul sito. Hanno così raccolto tramite le donazioni di 4.476 sostenitori la somma necessaria per avviare il loro progetto. Attualmente Pillowfort è in versione closed beta con più di 10mila utenti. Per avere accesso alla beta basta donare 5 dollari su Kickstarter.

tumblr

 

Il social network offre agli utenti un maggiore controllo su come il loro contenuto può essere utilizzato dalla comunità. Gli utenti possono scegliere se un post può essere aggiunto o meno da altri, se è visualizzabile da tutti o solo dai follower. L’eliminazione di uno dei tuoi post cancellerà tutte le condivisioni, le modifiche apportate al post verranno riflesse in autonmatico. Inoltre Pillowfort non farà visualizzare la pubblicità di default ma consentirà agli utenti di scegliere di rendere visibili tali gli annunci per sostenere il sito.

 

musulmani queer su tumblr

Il sito offre anche una funzione di messaggistica privata e la funzionalità black list per far si che inserendo una parola chiave vengano bloccati tutti i contenuti che la riportano. La prima fase della campagna di crowdfounding si è chiusa con una raccolta di oltre 57mila dollari. Sono iscritte oltre 10mila persone.