UMILIO FEDE - “MEDIASET MI HA BUTTATO IN MEZZO A UNA STRADA. È ARRIVATA LA LETTERA DI LICENZIAMENTO, MA IO VOGLIO GIUSTIZIA. ANCHE DI PIETRO VUOLE AIUTARMI” - “IL MIO AVVOCATO MI HA PIGNORATO TUTTO” - DA SILVIO “MI ASPETTO ALMENO UN MESSAGGIO”

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diana de feo emilio fedediana de feo emilio fede

Da “Radio 24

 

“Io sono nella storia di Mediaset. Non ho sentito Silvio, ora ha cose più importanti di cui occuparsi, la nostra amicizia non può essere messa in crisi da questo. Però umanamente mi aspetto da lui un messaggio”. Lo dice alla Zanzara su Radio 24, Emilio Fede, ex direttore del Tg4, il cui rapporto di collaborazione con Mediaset è stato troncato dall’azienda nei giorni scorsi. “La lettera di licenziamento – dice Fede – mi è arrivata ieri. Mi cacciano perché c’è un inchiesta sulla storia delle foto.

emilio fede (9)emilio fede (9)

 

Mi hanno buttato in mezzo a una strada, sono on the road. Mi hanno maltrattato. Ma voglio giustizia, almeno i soldi fino alla fine del contratto, cioè giugno. Invece nella lettera c’è scritto che il contratto viene rescisso a partire dal primo ottobre. E che devo lasciare la casa alla fine di novembre”.  “Vorrei evitare di portare Mediaset in tribunale – prosegue Fede – ma vedremo. L’altro giorno Antonio Di Pietro mi ha detto che sono una brava persona e che se ho bisogno posso farmi difendere da lui che è pure avvocato. Mi ha fatto piacere”.

SILVIO BERLUSCONI ED EMILIO FEDE SILVIO BERLUSCONI ED EMILIO FEDE

 

“Pensate – dice Fede ai conduttori della Zanzara – che l’avvocato Alecci, il mio ex legale,  mi ha presentato una parcella di 500mila euro. E dire che mi ha lasciato a metà del processo. Mi ha fatto un sequestro di 600mila euro sul conto , ho lo stipendio pignorato e pure un quinto della pensione”. E  senza la casa a Milano Due come farà?: “Vorrei restare qui perché c’è il verde, magari provo a subentrare nell’affitto che mi pagava Mediaset, 2500 euro al mese. Ma  ho un’altra casa a Milano, bellissima, in Corso Plebiscito. E’ vuota e arredata da mia moglie con mobili cinesi. L’autista? Andrò in taxi”.

ANTONIO DI PIETRO ANTONIO DI PIETRO