DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Alessandro Ferrucci e Federico Pontiggia per il Fatto Quotidiano
Valeria Golino zoppica. Nulla di grave, per carità, ma il tutore c' è, ed è solo l' ultima conseguenza di un atteggiamento oramai consolidato nella sua vita: "Mi capita spesso di farmi male, in particolare quando ho un appuntamento importante. Posso rompermi le costole. Cadere. Sbattere. Sempre così, fa parte di me".
spielberg cita valeria golino nel suo discorso
Questa volta il colpevole è stato il viaggio a Cannes per il Festival: "Correvo verso il pulmino che mi avrebbe portato all' aereo per Nizza, tutta emozionata perché presentavo il mio film". E si è ribaltata. "Davanti a tutti, e tutti estranei: Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea e la mia agente erano già in aereo ad aspettarmi, io come al solito in ritardo, quindi correvo da scriteriata e sono crollata da disgraziata". E scoppia a ridere, con quella sua risata figlia di una voce roca, una voce alla-Golino, senza troppi atteggiamenti impostati, ma da cinquantenne conciliante con se stessa, le proprie debolezze, i propri errori, ma in grado di non esaltarsi per i successi e di trattare il termine "diva" come un attributo non fondamentale per giudicare l' esistenza di una persona.
valeria golino e jasmine trinca
La parola "film", viceversa, la qualifica: Euforia (dal 25 ottobre in sala) è elaborazione sentimentale, autobiografia indotta, canto libero. Si regge benissimo, la Golino meno.
Sbadata.
Capita subito prima o subito dopo una data importante. In questo caso ho nettamente anticipato i tempi e mi sono rovinata la festa dall'"antipasto": ghiaccio, antidolorifici, calzettone nero, niente tacchi Però cado con dignità. Sempre con dignità.
Perché lo so e mi vergogno.
Non si concede. Dorme mai al mare, in pubblico?
No, e sempre per lo stesso motivo; nella vita mi è capitato di ubriacarmi, mai in maniera eclatante, evito i sensi di colpa del giorno dopo.
Tutto sotto controllo.
È una questione di pudore e orgoglio, sono loro a impedirmi di sfondarmi, pur avendone tutta l' aria: so perfettamente di trasmettere l' impressione di una sciamannata. E invece no.
Valeria Golino, Alba Rowvacher e Roberto D'Antonio
A Cannes il presidente di giuria di "Un Certain Regard" era Benicio Del Toro, suo ex fidanzato.
Inizialmente non ci siamo neanche lasciati bene, poi ci siamo ritrovati, siamo affettuosi, e quando ho saputo del suo ruolo ho pensato: "Mmmmm, non so se andrà bene".
Ne avete parlato?
Mai visti a Cannes. Riccardo (Scamarcio) lo ha incontrato, mentre io stavo in stanza con la caviglia nel ghiaccio, e a lui ha detto: "Bel film".
Niente premi.
Ho partecipato a tante giurie e so perfettamente che è un terno al lotto, una serie di incastri, e alla fine i giurati restano con la strana sensazione di non aver lavorato bene.
Arte del compromesso.
È la prima dote quando si giudica ai Festival.
Con "Miele" ha vinto un premio a Cannes
Quello Ecumenico, e la mia prima reazione è stata: "Perché?". Poi mi sono data della stupida, e quando ho scoperto che lo stesso riconoscimento era stato assegnato a La grande bellezza, da stupida sono passata a cretina.
È l' idea di "ecumenico" ad averla turbata.
I premi in generale sono effimeri: quando ne conquisti uno ti fa piacere per le persone alle quali vuoi bene, di solito eccitate, ma tutto finisce lì.
Preferisce più i premi o gli applausi?
I premi, ma solo perché gli applausi mi imbarazzano, soprattutto quando durano più del previsto. Avverto una sensazione di disagio, di vacuo, non riesco mai a gioirne; mentre quando vedo qualcosa di bello quasi mi sbraccio.
Preferisce fare regali o riceverne?
Tutti e due e quando vedo che non mi arriva nulla, chiedo.
Dopo Cannes le ha scritto Del Toro?
No, e un po' mi dispiace; aspettavo un suo messaggio. Al suo posto mi sarei comportata diversamente.
Lei i complimenti li fa?
Sempre, anche se la persona mi sta antipatica.
A Sorrentino?
È un amico, ma ha un certo pudore nel riceverli.
"Loro" le è piaciuto?
Sì, è ho provato a parlarne con lui, e come al solito, imbarazzato, mi ha interrotta: "Non ti preoccupare, non ti preoccupare".
valeria golino e chiara caselli
Non è soddisfatto del risultato?
In assoluto è difficile capire com' è Paolo, e in qualsiasi occasione: è una persona molto pudica dei suoi film.
Lei è pudica?
Le mie emozioni sono più lampanti.
Bazin diceva: "Ci sono due cose che non si possono filmare: il sesso e la morte".
Li evito più che posso. In Miele muoiono tutti, ma non li ho filmati; e poi la morte è rappresentata in continuazione, ne siamo pregni, così come il sesso, soprattutto a causa delle serie tv statunitensi.
Non ama le serie tv
Si sono impossessate di tutti gli argomenti, anche quelli che una volta appartenevano solo al cinema, e in maniera spregiudicata; all' improvviso il grande schermo si è ritrovato senza più la priorità sui suoi temi, i tabù, gli scandali; ma c' è una speranza: spesso le serie non lasciano traccia.
"La Casa di Papel" è un successone.
Vista e mi sono molto divertita, ci sono un paio di personaggi strepitosi, e il momento in cui cantano Bella ciao è una scena da brividi; però non sono contro le serie, le considero solo dei predatori.
Cosa ne pensa delle "quote rosa" nel cinema?
Mi imbarazza l' idea di "specie protetta", bisogna passare dai vari stadi di questa fase storica, per poter raggiungere l' equilibrio tra teoria e realtà.
Tradotto.
Ci sono dei fatti, poi opinioni e mentalità.
I fatti.
A pari ruolo le donne vengono pagate meno, e a questo punto dovremmo smettere di parlarne e scovare la soluzione.
Weinstein lo ha conosciuto?
Eccome.
E Ha tenuto con me più o meno lo stesso atteggiamento.
Quale?
valeria golino e alba rohrwacher 8
Quello descritto da le altre attrici.
E Ho scelto di non parlarne perché credo che a questo punto sia inutile, quindi sto vivendo un #MeToo personale, una riflessione con me stessa. Ci penso e mi analizzo.
Perché non lo ha detto prima?
Avrei dovuto denunciarlo a suo tempo, o ne avrei dovuto parlare, e invece sono rimasta zitta e per mille motivi.
Prova sollievo nel vederlo in manette?
Per niente e non credevo neanche che si sarebbe arrivati qui, con lui diventato la personificazione del male.
valeria golino e jasmine trinca
Per lei è un trauma?
Sono più di trent' anni che sono nel mondo del cinema, e lui è stato una delle tante persone incontrate con questo tipo di atteggiamento, e di volta in volta mi sono barcamenata per non vergognarmi di me.
Quindi non è l' unico.
Purtroppo no, e per questo non è stato un trauma, ma un episodio molto fastidioso.
In carriera ha incontrato altri attori accusati, come Dustin Hoffman, Charlie Sheen e Quentin Tarantino Nessuno di questi è stato molesto. Anzi. Quindi non so cosa pensare. Charlie in particolare è un tesoro, poi negli anni l' ho anche visto andare via via fuori di testa, e in maniera interessante.
Come, interessante?
Seguire il suo processo, assistere al suo delirio, offre visioni uniche. È uno molto intelligente sì, con me è stato simpatico, carino e gentile.
Hoffman.
Uguale.
Restano le molestie.
L' abuso di potere è imperdonabile, mettere la sessualità, il sesso per ottenere è una vergogna, e non la perdono a nessuno; però è necessario tenere conto di un dato: trent' anni fa c' era un' altra percezione di questi episodi, quello che oggi incaselliamo in un modo, allora veniva derubricato a parte del sistema.
Differenti consapevolezze.
Per questo non so com' era Dustin 40 anni fa, ai tempi di Kramer contro Kramer
Anni Settanta e Ottanta
Oggi sarebbero impensabili gli spifferi, le chiacchiere, le illazioni o le certezze di qui tempi; oggi alcune trasmissioni di allora con le donne, anche giovani, scosciate, l' amante in video, non verrebbero accettate.
Lei fa parte di "Dissenso comune".
Perché è giunto il momento di cambiare certe situazioni, e poi voglio aiutare tutte le donne a non vergognarsi come è capitato a me, a non provare quello che ho provato io.
Da regista è più facile abusare?
Sei a capo di un baraccone.
Citto Maselli disse: "Valeria fece un provino meraviglioso, era giovane e distante dall' attrice che sarebbe diventata; era piena di sogni e ingegni. Sognava di essere ricordata da bomba sexy".
Lo provocavo solo per innervosirlo, perché lui mi voleva come attrice ideologica.
Tutto qui.
Mi esponevo volontariamente al ridicolo (Ci pensa) . Ho da poco rivisto una vecchia intervista e ho scoperto che ero bellissima.
Non se lo aspettava?
Proprio no, allora non lo pensavo, e mi sono chiesta: "Perché nessuno me lo ha detto, veramente!?" Magari sarei diventata sex symbol.
Lo è.
No, avrei potuto, anche se sono arrivata al cinema in un momento in cui in Italia c' era la divisione tra pseudo attrici bonone e attrici suore. Io mi sono trovata nel mezzo.
C' è ancora la biforcazione?
Forse sì.
valeria golino e alba rohrwacher 7
Ha detto: "Umorismo ed erotismo non vanno d' accordo".
Non in assoluto, è il mio erotismo a non andare d' accordo con l' umorismo; per altri non è così, sono molte le amiche che mi dicono: "L' uomo mi deve far ridere".
A lei, no
Mi deve far sentire in pericolo: mi accendo di più, mi incuriosisco maggiormente. Gli amici mi fanno ridere.
I suoi amori sono gossipati.
Forse perché i miei rapporti lunghi sono stati con attori; o il motivo è il non avere una famiglia e dei bambini, quindi ci si sente più liberi di domandare; ah, poi sono stata a lungo con Riccardo (Scamarcio), lui è pure molto più giovane.
Poi lei è una delle poche star in circolazione.
Soprattutto perché ho lavorato all' estero, e negli Stati Uniti è normale parlare della vita privata, molto più del lecito.
valeria golino e alba rohrwacher 6
Dei suoi uomini, chi l' ha fatta sentire in pericolo?
Tutti inizialmente. Poi mi sono accorta che erano irrimediabilmente buoni, quando sembravano cattivi
È più pericolosa lei.
Posso sembrarlo.
Si rivede?
Come regista sono obbligata, da attrice può capitare, e mi piace rilevare le differenti percezioni, il mutare del mio occhio. A volte mi stupisco.
Un esempio.
Dopo tantissimo tempo ho rivisto Le acrobate, e a suo tempo, segretamente, mi ritenevo più brava e più brillante di Licia (Maglietta). E non è vero per niente.
Lo ha detto a Soldini?
Sì, e non ricordo la risposta, avrà sicuramente borbottato qualcosa come "non rompere le palle con queste cose". Io e Silvio non andiamo quasi mai d' accordo.
valeria golino e alba rohrwacher
Litigate.
Sempre e allegramente. È come se avessimo due differenti letture della vita, su tutto. Oramai è un po' una scenetta.
Rubini ha detto: "Perché tra noi non c' è stata una storia? Percepivo la gitanità di Valeria come un pericolo".
(Scoppia a ridere) Senti chi parla. Lui è uno degli uomini più pericolosi che hanno mai toccato la Regione Lazio, la Puglia, e forse tutto il territorio nazionale.
Addirittura
Lo conosco bene, ha lasciato frantumi. Forse ci siamo solo riconosciuti.
Del suo periodo statunitense si è definita sciatta e noncurante
Per molti versi è stata una fase divertente, piena d' incontri; però c' era un' ambivalenza tra il restare un po' sciatta e noncurante, e il professionismo degli altri. Ho pure sbagliato nel rifiutare dei film.
MARIA ELENA BOSCHI CON LA GOLINO AL BRANCACCIO
Con "Rain Man" ha capito di dover smettere con le canne.
Non era il caso: sono arrivata sul set con un approccio brado, e probabilmente era un modo per difendermi davanti a un progetto troppo grande per la Valeria d' allora; così sminuivo la questione per poter abbracciarla in toto.
I suoi colleghi Tom (Cruise) e Dustin (Hoffman) avevano una dedizione incredibile, una passione totale, mentre io ero parziale.
Ha lavorato con i grandi.
E tra questi chi mi ha stupito maggiormente è Sean Penn, uno brillantissimo
Torniamo al pericoloso
VALERIA GOLINO E DUSTIN HOFFMAN
Dopo i primi reciproci sguardi pericolosetti, abbiamo capito che era meglio lasciar perdere; un giorno mi ferma: "Rischiamo di metterci nei guai". Da quel momento siamo diventati amici.
Solo amici?
Mi ha insegnato molto, mi ha regalato consigli che poi ho ritrovato nella vita professionale, in particolare su come non seguire sempre l' istinto, l' inconsapevolezza, quando prima ero stata forgiata così, pensavo fossero le basi da preservare a ogni costo.
Professionismo
Mi ha inculcato empiricamente cosa vuol dire, e che l' importante non è risultare credibili, ma guardabili; se non sei guardabile, nessuno giudicherà la tua credibilità.
Woody Allen.
Non ci ho mai parlato.
Pure lui accusato.
Ci lavorerei subito, anche se a degli amici attori non è piaciuta l' esperienza: lo definiscono un po' freddo, un po' antipatico.
E non importa.
Anni fa stavo per lavorare con Elia Kazan, in un film poi non realizzato, e sarebbe stato il ruolo più bello della mia vita; intorno alla sua figura aleggiava un pessimo clima, con accuse plurime, ma era un grande regista, e si può essere dei grandi artisti, e non degli essere umani apprezzabili.
VALERIA GOLINO E DUSTIN HOFFMAN
Ne è certa.
Quanti scrittori del '900 sono stati filo nazisti? Viaggio al termine della notte non è comunque un gran romanzo?
Vacanze?
Con la mia amica e sorella Valeria (Bruni Tedeschi: il nuovo film da lei diretto e interpretato dalla Golino, Les estivants, è fuori concorso a Venezia): con lei accade l' imprevedibile, l' avventura dove meno te l' aspetti, e allo stesso tempo sai perfettamente l' arrivo dell' avventura Devo recuperare la caviglia.
VALERIA GOLINO TOM CRUISE E DUSTIN HOFFMAN
Mannaggia la sbadataggine.
Valeria mi sollecita sempre: "Chiediti perché ti sei rotta le costole. A che scopo?
" Risposta.C' è qualcosa in me, come se mi frenassi. Poi riparto. Riparto sempre.
valeria golino e alba rohrwacher 3 golino 1valeria golino e riccardo scamarciogaudino e valeria golinovaleria golino e riccardo scamarcio a cannes valeria golinovaleria golinovaleria golino micaela ramazzottivaleria golino e riccardo scamarcio 5valeria golino e riccardo scamarcio 6valeria golino 3valeria golino 4Valeria Golino (Greenpeace)-2Valeria Golino (Greenpeace)-2Valeria Golino nuda in nome di Greenpeace Valeria Golino nuda in nome di Greenpeace valeria golino (2)valeria golinoVALERIA GOLINOvaleria golino cannes 2016 serata inaugurale abito valentinovaleria golino valeria golino golino 2
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