NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
dal "Fatto quotidiano"
Questa volta Bruno Vespa ha detto la verità . à successo a Otto e Mezzo, lunedì sera, da Lilli Gruber su La7. Onore al merito: "Per scegliere i giornalisti che fanno le interviste in un programma serve il gradimento del politico" . Vespa non si riferiva soltanto a Porta a Porta, mentre replicare ad Antonio Padellaro che tentava la provocazione: "Perché non hai invitato Marco Travaglio con Silvio Berlusconi?". Il giornalista è stato realista. Ha misurato e certificato i modi televisivi italiani: "Dappertutto funziona così, dicono quello sì e quello no. L'importante che, nel caso di Berlusconi, non ci fosse stato un cronista di centrodestra".
Il direttore del Fatto Quotidiano ha contestato la risposta: il conduttore potrebbe avere il diritto, e magari sfruttarlo, di invitare chi gli pare al proprio dibattito. Ma Vespa non ha né negato la tradizione italiana né salvato i colleghi pur parlando a titolo personale. La verità di Vespa s'interseca perfettamente con la sensazione che può avere la televisione dal punto di vista critico o semplicemente la possono avere i telespettatori che vedono il tale ministro accompagnato, quasi sempre, dal giornalista di fiducia.
à così che la televisione italiana ha trasformato i programmi d'informazione o di dibattito in talk show dove lo show prevale sul contenuto stesso del confronto. La differenza è apparsa lampante con il duello su Sky dei cinque candidati per le primarie del centrosinistra. Domande uguali per tutti, tempo limitato, inquadratura fissa, posizione in piede, e reazione al quesito che basta per farsi un'idea. C'è chi s'affretta a spiegare e chi disperde secondi a riflettere.
Bruno Vespa ANTONIO PADELLARO Lilli Gruber marco travaglio
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…
FLASH – COME MAI IL PRIMO MINISTRO UNGHERESE VIKTOR ORBAN, PUR INVITATO, NON È VOLATO A WASHINGTON…
DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A…