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Roberto Pellegrino per “Visto”
AMBER HEARD JOHNNY DEPP - VISTO
Alla fine Johnny ha detto sì. Non a un altro matrimonio dai probabili esisti disastrosi, considerato l’ultimo con la splendida Amber Heard durato quindici mesi e trasformatosi nell’estate scorsa, dopo il divorzio del 2017, in una farsa tragicomica da tribunale con tanto di condanna dell’ex consorte a risarcire con 10,35 milioni di dollari l’immagine e la rispettabilità dell’ex marito, ma ha detto sì alle pressanti richieste della Disney che lo voleva nel quinto capitolo di Pirati dei Caraibi. E sembra che lo abbia avuto questa volta, al di là di voci e conferme.
È emerso, infatti, che la prima produzione del capitolo quinto dell’epopea di Jack Sparrow, il pirata più rock di Hollywood, fosse già in pre-produzione ancora prima dell’inizio del processo che i legali di Depp avevano istruito per diffamazione contro miss Heard la scorsa primavera.
E non solo, perché, colpo di scena, la bionda attrice texana, avrebbe dovuto essere nel cast proprio al fianco dell’ex marito che l’aveva trascinata in tribunale a Fairfax, nello Stato americano della Virginia. Pare che sia stato proprio questo fatto a spingere Depp a dire a una nuova storia del filibustiere con il Rimmel.
In segreto si sarebbe svolta una tesissima trattativa tra Depp e la Disney. Il divo è riuscito a spostare la produzione al 2023 affinché potesse terminare le riprese di La Favorita, della regista Maïwenn Le Besco, pellicola in cui recita nel ruolo di un Luigi XV in evidente sovrappeso.
Depp, dopo il plateale processo, diventato fenomeno mediatico dell’anno negli Stati Uniti e non solo, non ha perso credibilità e affetto da parte dei suoi fan. Quindi sapeva che negare prima e accettare poi, anche se la notizia non è ancora ufficiale, non avrebbe scalfito la fiducia che i suoi aficionados ripongono in lui.
amber heard piange in tribunale meme
Nemmeno le intime immagini rubate dall’ex moglie che mostravano l’interprete di Willy Wonka ciabattare in modo sciatto per casa, indossando soltanto boxer e una vestaglia cenciosa, reggendo un bicchiere di vino grande come la Coppa Davis, mentre in evidente stato di ubriachezza molesta, indirizzava con voce pastosa alla diva di Aquaman – che dal 2015 si dichiara bisessuale - un’abbondanza di insulti è riuscito ad azzerare la sua fama.
Nemmeno la denuncia reiterata alla polizia che lui fosse un ostinato “wife beater”, un picchiatore seriale di donne, ha sortito l’effetto desiderato dall’ex moglie e dai suoi legali, decisi a convincere la giuria popolare che Depp fosse “un ubriacone violento”.
E, invece, i giurati hanno dato ragione a Jack Sparrow, ricordando che Heard nel 2009 fu denunciata per “violenza domestica” dalla pittrice Tasya van Ree, all’epoca sua fidanzata.
AMBER HEARD JOHNNY DEPP - VISTO
Johnny, superato il processo, ha così detto uno dei sì più importanti della sua carriera, perché se il film otterrà il successo degli ultimi quattro (3,9 miliardi di dollari d’incassi mondiali), lui sarà letteralmente coperto d’oro: tra ingaggio e percentuali sulla vendita di biglietti, diritti tv e merchandising, l’attore nato in Kentucky intascherà 300 milioni di dollari, il compenso più alto mai visto nella storia di Hollywood.
Rimane in ballo la “questione Robbie”, ovvero l’altra bionda da urlo Margot Robbie, che in The Wolf of Wall Street mandava ai matti Leonardo DiCaprio. Robbie Era nel cast della prima produzione del quinto capitolo, quella cancellata e ricominciata da zero, tanto che a parte l’attore-chitarrista, il resto del cast, come pure il regista, è avvolto nelle nebbie.
E Amber Heard? Raggiunta da un’ingiunzione di pagamento da parte dell’ex marito di 10,35 milioni di dollari, emessa da un giudice federale, su consiglio del suo legale lo scorso luglio ha frettolosamente venduto la sua villa in California, dichiarato bancarotta e tagliato la corda sotto falso nome assieme alla figlia Oonagh Paige, 18 mesi, rifugiandosi a Costitx, sull’isola di Maiorca, in Spagna, le cui coste per secoli furono saccheggiate dai pirati, quelli del Nord Africa. Forse Amber inconsciamente vuole innamorarsi di un altro bucaniere? Chissà.
Il quotidiano britannico Daily Mail ha scritto che chiederà la residenza sull’isola per eludere il debito con Depp, ignorando, però, l’ostinazione della Giustizia statunitense quando si parla di soldi.
Insomma, alla fine per colpa di Depp, di Amber Heard, del processo, di Re Luigi XV e di motivi di pre-produzione, il set di Pirates of the Caribbean: A day at the sea, questo era il titolo del primo progetto, sarebbe stato spostato dalle acque calde dei Caraibi a quelle fredde della Gran Bretagna, con tanto di riscrittura della sceneggiatura.
A quanto pare produzione inizierà a febbraio 2023 e richiederà otto settimane di riprese e tre di post produzione in modo da essere nelle sale entro il Natale 2023, in tempo per concorrere agli Oscar, ma soprattutto al titolo, molto più succoso, di successo al botteghino.
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