Salvatore Riggio per Il Messaggero
CALCIO DIRITTI TV
Un mercato stravolto dall' accordo tra Sky e Mediaset, ma nessun problema a presentare la fideiussione da 1,2 miliardi di euro entro i termini previsti, ossia il 26 aprile. È quanto sostengono da MediaPro. Continua la telenovela sulla vendita dei diritti televisivi del triennio 2018-2021. La Lega serie A si dice tranquilla essendo stato firmato un contratto con MediaPro, che ha partecipato all' asta come intermediario indipendente. L' orizzonte, in realtà, non è così sereno.
Punto primo: a oggi nessuno può sapere dove saranno viste le gare della prossima stagione e al tifoso interessa solo questo.
Mediapro
Punto secondo: gli spagnoli sono pronti ad andare avanti con la trattativa privata con i broadcaster (60 giorni di tempo). Fino a quando? Almeno metà giugno. Tempi lunghi, lunghissimi. Il concetto è tutto in una frase: «Se la concorrenza svanisce è un problema per il mercato e potrebbe diventarlo per il calcio in Italia». Parola di Jaume Roures, socio fondatore e manager dell' agenzia spagnola nell' intervista rilasciata alla Reuters.
Jaume Roures Taxto Benet mediapro
IL PROGETTO INIZIALE Lo sanno tutti. MediaPro cercherà di convincere la Lega che la strada migliore è la creazione del canale tematico. Contro questo progetto ci sono diverse società, tra cui Juventus, Inter e Roma. La considerano un' idea non sostenibile adesso. Ci si può pensare dal 2021, quando scadrà il triennio in questione. Gli spagnoli, che già avevano rinviato la pubblicazione del bando (avrebbe dovuto farlo prima di Pasqua, lo hanno fatto venerdì 6 aprile alle ore 23), considerano l' accordo tra Sky Mediaset pericoloso per il proprio investimento di un miliardo cinquanta milioni e mille euro.
PAOLO SALVADERI - PIERSILVIO BERLUSCONI - HAZAN
andrea zappia
L' agenzia spagnola, secondo quanto riferisce la Reuters, è convinta che Mediaset rinuncerà all' acquisto dai pacchetti. Ipotesi già smentita dall' azienda di Cologno Monzese, intenzionata a investire i 200 milioni di euro già offerti a gennaio. «Vediamo quello che succede, ma se la piattaforma di Mediaset smette di giocare un ruolo attivo sul mercato, logicamente il gioco è cambiato.
C' è da dire che non abbiamo acquistato i diritti della serie A con una prospettiva di corto respiro. Continueremo a spingere per la soluzione del canale». Ne vedremo ancora delle belle.