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    CHE CE FREGA DE BRUXELLES, NOI C’AVEMO L’AGCOM – IN BARBA ALLE LETTERINE DELLA COMMISSIONE EUROPEA L'AUTORITÀ GARANTE DELLE COMUNICAZIONI HA APERTO UFFICIALMENTE L’ISTRUTTORIA SU VIVENDI PREVISTA DALL’EMENDAMENTO SALVA-MEDIASET – SOTTO LA LENTE ANCHE SKY ITALIA DOPO L’INGRESSO NEL SETTORE DELLA FIBRA OTTICA


     
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    BOLLORE' DE PUYFONTAINE BOLLORE' DE PUYFONTAINE

    Andrea Bassi per “il Messaggero”

     

    L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha aperto ufficialmente un' istruttoria sulla posizione di Vivendì alla luce della sua doppia partecipazione in Mediaset e Tim. Si tratta di un altro punto a favore del Biscione nella lunghissima battaglia legale e regolamentare con il socio francese.

     

    berlusconi bollore vivendi mediaset berlusconi bollore vivendi mediaset

    Il consiglio del Garante, che si è riunito ieri, ha deliberato a maggioranza l' avvio di due istruttorie in applicazione dell' articolo 4 del decreto 125 del 2020, il cosiddetto comma salva-Mediaset, voluto dal governo dopo che la Corte di giustizia europea aveva bocciato il divieto italiano di incroci tra le televisioni e le telecomunicazioni.

    giuseppe conte patuanelli giuseppe conte patuanelli

     

    Sotto la lente dell' Autorità, oltre a Vivendì-Mediaset-Tim, è finita anche Sky Italia, la televisione satellitare di recente entrata nel settore della fibra ottica. I due procedimenti, ha spiegato il Garante, avranno una durata di 120 giorni. Insomma, l' Italia ha deciso di tirare dritto nonostante l' altolà arrivato da Bruxelles con due lettere inviate al governo.

     

    Rai CAUSA GOVERNO AGCOM Rai CAUSA GOVERNO AGCOM

    La Commissione aveva sostenuto che la tutela del pluralismo non potesse «andare al di là di ciò che è necessario» per ottenerla, «anche tenendo in considerazione la libertà di condurre affari nel mercato interno». Bruxelles aveva anche contestato la mancata notifica in Europa del comma salva-Mediaset. Ma nonostante le rimostranze, il governo ha deciso di tirare dritto sulla sua strada.

     

    LA MISURA

    vincent bollore vincent bollore

     La misura partorita dal ministero dello Sviluppo economico, di fatto congela per sei mesi la scalata di Vivendi. La norma, infatti, obbliga l' Autorità per le Comunicazioni ad avviare un' istruttoria, della durata di sei mesi appunto, per accertare violazioni da parte di soggetti che possiedono partecipazioni importanti nel Sic, il sistema integrato delle comunicazioni introdotto in Italia con la legge Gasparri.

     

    Per l' Italia sarebbero sostanzialmente infondate le osservazioni mosse dalla commissione europea. Dunque l' Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, come previsto dalla cosiddetta norma salva-Mediaset ha aperto l' istruttoria sulla scalata dei francesi guidati da Vincent Bolloré.

     

    patuanelli conte patuanelli conte

    Nelle intenzioni dichiarate del governo l' obiettivo è quello di evitare un vuoto normativo dopo il pensionamento della legge Gasparri e del Testo unico della radiotelevisione avvenuto con la sentenza di settembre della Corte di giustizia europea. La pronuncia della Corte europea nasceva dal ricorso fatto al Tar da parte di Vivendi sulla delibera dell' Agcom che impediva al gruppo francese, in base ai divieti sugli incroci societari nei due mercati, di far pesare l' intera sua quota in Mediaset nella gestione della società.

     

    La norma anti-scalate affida all' Agcom il ruolo di guardiano del sistema italiano delle comunicazioni, che del resto già gli compete con le sue funzioni di garante della tv e delle tlc: un' operazione su aziende del settore in quanto suscettibile di mettere modo a rischio il pluralismo del settore è quindi secondo l' articolo del decreto oggetto di una istruttoria in capo all' Authority da concludere entro sei mesi.

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