(ANSA) - Sul riconoscimento dell'invalidità civile "ci sono ritardi allarmanti a discapito delle fasce più deboli della popolazione". A denunciarlo, in un comunicato congiunto, Cittadinanzattiva e FIMMG Inps.
Inps
"Ad ormai un anno di distanza dal primo segnale di allarme, lanciato ad ottobre 2020 dal Presidente del CIV INPS, Guglielmo Loy, che segnalava la presenza di una giacenza preoccupante nei verbali di accertamento per l'invalidità civile, continuiamo a ricevere segnalazioni di ritardi che coinvolgono e danneggiano le fasce più deboli della popolazione, anche con grandi disomogeneità tra le regioni", afferma Isabella Mori di Cittadinanzattiva.
Il problema, prosegue Alfredo Petrone, Segretario Nazionale Settore FIMMG INPS, "si è acuito gravemente sia per la sospensione delle visite mediche durante il lockdown sia per la progressiva riduzione del personale, dipendente e convenzionato, appartenente all'area medica. Se l'INPS non pone seri rimedi in tempi brevi, la situazione rischia di diventare ingovernabile".
pensioni invalidita' 1
Da quando è emerso il problema, "ancora troppo poco è stato fatto e i cittadini continuano ad aspettare mesi e mesi per ottenere un verbale che attesti lo stato di invalidità o di handicap, con risvolti talvolta molto pesanti, come nel caso - rileva ancora Mori - dei ragazzi che avrebbero diritto al sostegno a scuola o dei lavoratori che rientrerebbero nelle categorie protette, o di chi avrebbe diritto ad un collocamento diverso nelle procedure concorsuali.
L'incremento di personale e le altre misure previste dall'Accordo quadro potrebbero contribuire alla soluzione ma, nello stesso tempo, occorrerebbero procedure di semplificazione, soprattutto in caso di patologie stabilizzate e non reversibili, per andare incontro alle esigenze dei cittadini e dare un impatto positivo alla categoria dei professionisti anche in termini organizzativi".