• Dagospia

    MEDIOBANCA, INIZIA LA GUERRA - ARRIVA IL VIA LIBERA DI FRANCOFORTE: DEL VECCHIO POTRÀ SALIRE FINO AL 20% - NESSUNO CREDE ALLA FAVOLA CHE NON INTERVERRÀ, PRIMA O POI, SUL MANAGEMENT. NAGEL È GIÀ A LONDRA PER CERCARE ALLEATI PER CONTRASTARE IL PAPERONE DI AGORDO. POSSIBILI LE CONTROMOSSE ANCHE DA PARTE DI BOLLORÉ, MEDIOLANUM E BLACKROCK, GLI ALTRI GRANDI SOCI – A FINE AGOSTO INCONTRO DELL’OTTUAGENARIO CON GIOVANNI FERRERO PER TENTARE DI AVERE AL FIANCO “SANGUE GIOVANE”


     
    Guarda la fotogallery

    Leonardo Del Vecchio Leonardo Del Vecchio

     (ansa) - La Delfin di Leonardo Del Vecchio può salire oltre il 9,9% e fino al 20% di Mediobanca. Secondo quanto appreso dall'Ansa, sarebbe così arrivato il via libera della Bce sull'aumento della quota in Piazzetta Cuccia da parte del fondatore di Luxottica. Il semaforo verde di Francoforte arriva alla vigilia della scadenza dei 60 giorni dalla richiesta inoltrata a fine maggio dalla finanziaria di Del Vecchio alla vigilanza unica europea tramite Bankitalia.

     

    Nella richiesta inviata Del Vecchio avrebbe specificato che non intende intervenire sul management, indicazione che per il momento sembra essere stata premiata dal mercato. Da fine maggio infatti il titolo Mediobanca è salito da quota cinque fino all'attuale livello superiore ai sette euro, con la seduta del 4 agosto che ha segnato una gran corsa tra fortissimi scambi.

     

    Milleri Del Vecchio Nagel Milleri Del Vecchio Nagel

    Delfin si era rivolta a Francoforte, dopo 6 mesi di trattative con via Nazionale, per poter raddoppiare la partecipazione in piazzetta Cuccia da circa il 9,9 fino a un massimo del 20%, sottolineando di essere interessata a un investimento finanziario, escludendo di voler presentare una lista per il rinnovo del Cda alla prossima assemblea del 28 ottobre.

     

    Un modo per non far preoccupare toppo i soci del patto di consultazione, che complessivamente controlla il 12,6% e ha oggi come primo azionista Mediolanum al 3,3%, mentre fuori dal patto c'è il gruppo Bolloré  con il 6,7%. Se Del Vecchio salisse in breve all'obiettivo del 14% ipotizzato e mai smentito, sarebbe comunque il primo azionista, ma non esprimerebbe nessun rappresentante in consiglio di amministrazione.

     

    LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

    MEDIOBANCA BCE VERSO IL SÌ A DEL VECCHIO

    Fabrizio Goria per “la Stampa”

     

    È attesa per domani la decisione della Banca centrale europea sul futuro di Mediobanca. Tutte le indiscrezioni portano verso l'approvazione del piano della Delfin di Leonardo Del Vecchio, patron di EssilorLuxottica, per salire al 20% del capitale di Piazzetta Cuccia. Via libera, quindi, al raddoppio della partecipazione di Delfin.

     

    LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

    Possibili le contromosse di Vincent Bolloré, Mediolanum e BlackRock, gli altri grandi soci del gruppo fondato da Enrico Cuccia ed Enrico Mattioli. Sullo sfondo, la partita su Generali, di cui Mediobanca detiene il 13% e l'imprenditore veneto il 4,85%, che si avvia alle nozze con Cattolica. Fondamentale sarà inoltre il rinnovo del consiglio d'amministrazione del gruppo bancario meneghino, nel prossimo ottobre.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport