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    MEDIOBANCA PAX - LASCIANDO LA GESTIONE A NAGEL, DEL VECCHIO SI ACCONTENTEREBBE DI METTERE VITTORIO GRILLI SULLA POLTRONA DI PRESIDENTE - ALTRO TEMA DI TRATTATIVE È LA MISSION DI GENERALI. E QUI DEL VECCHIO SI FA FORTE DI UNA ALLEANZA CON CALTAGIRONE. A NAGEL, A QUESTO PUNTO, POCO IMPORTA LA SORTE DELL’AD DONNET, E SI È DICHIARATO BEN DISPONIBILE A INDIVIDUARE UN NUOVO MANAGER, QUESTA VOLTA NON FRANCESE


     
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    LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL

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    Le trattative presso lo studio di Sergio Erede tra l’Ad di Mediobanca Alberto Nagel e il primo azionista di Piazzetta Cuccia, Leonardo Del Vecchio cominciano a dare i primi frutti. Infatti, Del Vecchio, porgendo il ramoscello d’ulivo a Nagel in vista della nuova assemblea, chiede un riequilibrio in Consiglio di Amministrazione: lasciando la gestione a Nagel, si accontenterebbe della poltrona di presidente, attualmente occupata da Renato Pagliaro.

    philippe donnet philippe donnet

     

    E’ inutile dire che su questa poltrona ambirebbe traslocare Vittorio Grilli, JPMorgan e advisor del fondatore di Luxottica.  Ma l’ex ministro incontrerebbe molti ostacoli in alcuni ambienti finanziari milanesi.

     

    VITTORIO GRILLI VITTORIO GRILLI

    Altro tema di trattative è la mission di Generali. E qui Del Vecchio si fa forte di una alleanza formale ma reale con Francesco Caltagirone. A Nagel, a questo punto, poco importa la sorte dell’Ad di Generali Donnet, e si è dichiarato ben disponibile a individuare un nuovo manager, questa volta non francese.

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